L'E3 2020 è ancora un appuntamento imprescindibile nell'anno videoludico? La fiera di Los Angeles è ancora in grado di catalizzare l'attenzione di fan e media e di dettare i tempi della comunicazione? Osservando le strategie tracciate da Sony e Microsoft per PS5 e Xbox Series X abbiamo due punti di vista profondamente diversi. Ma è davvero così?
Se ne stava parlando da giorni e alla fine è arrivata l'ufficialità: Sony non parteciperà all'E3 2020. La fiera di Los Angeles, quindi, perde per il secondo anno consecutivo uno degli attori principali dell'industria. Ma soprattutto perde, perlomeno in via ufficiale, il lancio di una nuova console, ovvero PlayStation 5. Una novità epocale che denota in maniera inequivocabile il declino di quello che era l'appuntamento più importante di tutto l'anno videoludico.
Un declino, però, apparentemente più figlio di tensioni con gli organizzatori dell'ESA che dell'incapacità di catalizzare le attenzioni del pubblico e dei media. Microsoft, infatti, ha confermato la presenza all'E3 2020 e approfitterà anche quest'anno dell'assenza della storica rivale. Durante la conferenza dello scorso anno, senza il contraddittorio di Sony, Xbox ha potuto prendersi tutti gli allori, anche grazie alla performance breathtaking di Keanu Reeves.
Attenzione, però: Microsoft ha sì uno stand in fiera, ma la maggior parte dei suoi appuntamenti li gestisce, un po' come fa Electronic Arts, esternamente. Il Microsoft Theater, infatti, è fisicamente al di fuori del Convention Center. È a un tiro di schioppo, ovvero dall'altra parte di una strada rispetto ai padiglioni dell'E3, ma sempre esterno. Questo consente al colosso di Redmond di poter avere una presenza alla fiera, garantendosi -a costi moderati- una presenza massiccia e una libertà d'azione che altri non possono avere.
Quindi i due colossi hanno apparentemente un approccio diametralmente opposto nei confronti dell'E3, ma operativamente anche Microsoft è una presenza esterna della fiera. Quello che almeno al momento sembra molto diverso è l'interesse verso il buzz che l'E3 2020 ancora riesce a generare. Come abbiamo detto Microsoft ne approfitterà e utilizzerà la convergenza di Bethesda, Ubisoft e forse Square Enix per avere le attenzioni del mondo dei videogiocatori e dare agli sviluppatori terze parti una vetrina importante per mostrare le loro meraviglie next-gen.
Sony oltre all'evento Experience PlayStation di New York (lo diamo per certo, giusto?) sembra voglia concentrarsi su tanti altri appuntamenti di scala più piccola, ma in grado di connettere direttamente i fan a PlayStation 5. Una strategia che sembra sposarsi perfettamente gli State of Play, i "Sony Direct" tanto per intenderci, ma che forse sembra scordarsi che per avere successo, soprattutto in un mercato interconnesso come quello attuale, è fondamentale anche uscire dai propri confini e arrivare alle orecchie di coloro che solitamente non sono i tuoi clienti. Tanto che persino Nintendo è una presenza fissa della kermesse losangelina.
E l'E3 è ancora in grado di uscire dai confini del videogioco: l'esempio di Keanu Reeeves lo abbiamo già fatto, ma è innegabile che l'attore di Matrix nelle settimane successive alla fiera abbia goduto di un'esposizione mediatica eccezionale, portandosi il marchio Xbox e Cyberpunk 2077 su tutti i rotocalchi e account social sui quali appariva. Poi magari non è successo nulla, ma si sa che da un battito d'ali di farfalla in Cina... Il successo di The Witcher su Netflix, oltretutto dovrebbe mostrare come strategie crossmediali potrebbero pagare alti dividendi.
Quindi dal nostro modesto avviso Sony fa bene a pianificare degli appuntamenti più mirati per lanciare PS5, ma in qualche modo dovrebbe trovare il modo di essere a Los Angeles durante l'E3 2020. Perché è vero che si parlerà di PlayStation 5 quando proveremo il nuovo Batman o il nuovo Assassin's Creed, ma l'assenza di Kratos e Joel si sentirà.
Forse è il nostro vecchio cuore da videogiocatori a parlare, ma è sempre bello vedere l'industria riunita all'E3 e avere una settimana nella quale tutto il mondo è interessato a sentire quali sono le ultime novità dei videogiochi. Un po' come è appena successo a Las Vegas con il CES 2020 e come avviene per tutte le industrie di una certa importanza.