Facebook, a quanto pare, è considerato la piattaforma più pericolosa del web, benché continui ad essere probabilmente anche la più utilizzata al mondo. Sono questi i risultati di uno studio (basato su principalmente su sondaggi organizzati per campioni di utenti) condotto dall'Edith Cowan University in Australia. Ve ne parliamo più diffusamente in questo articolo, perché contiene spunti interessanti.
Il 68% degli intervistati complessivi si è detto certo che i propri dati personali non siano al sicuro su Facebook. Anche Instagram e Twitter sono visti come piattaforme rischiose, ma con un certo margine di tolleranza, che ha portato loro ad ottenere rispettivamente il 65% e il 57%. Comunque, in generale, per i social network lo studio non è andato affatto bene: vengono considerati piattaforme rischiose rispetto al resto del mondo di internet, a prescindere. Solo il 14% degli intervistati ritiene che l'online banking possa costituire un problema.
A non avere alcuna fiducia in Facebook (e nell'ultimo periodo vanno annotati anche gli inserzionisti) sono soprattutto i cosiddetti "millennials" (il 73% ha scelto Facebook come principale piattaforma pericolosa); i "baby boomers" invece hanno molta meno fiducia in Instagram (72%).
Lo studio ha coinvolto circa 1130 persone dall'Europa, dagli Stati Uniti e dall'Australia. Più della meta degli intervistati (il 59% del totale) crede che la geolocalizzazione sia la principale minaccia alla sicurezza della propria privacy, seguita dal riconoscimento facciale e dai lettori di impronte digitali.
Facebook è considerato la piattaforma più pericolosa del web, secondo uno studio
La piattaforma più pericolosa per i propri dati personali su internet? Secondo gli utenti è Facebook, ecco il risultato di uno studio recente.