Ieri 25 aprile 2019 sono state aperte tre indagini contro Facebook per questioni legate alla privacy dei suoi utenti. Insomma, non c'è pace per il colosso dei social network.
La prima indagine è partita in Irlanda, dove le autorità locali vogliono fare luce sulla storia delle password conservate in chiaro sui server di Facebook e Instagram. L'ipotesi di reato sarebbe la violazione del GDPR. Nel caso Facebook fosse trovata colpevole potrebbe dover pagare una multa salatissima, di un massimo del 4% del suo fatturato annuale.
La seconda indagine è stata avviata invece in Canada e parte dallo scandalo di Cambridge Analytica. A quanto pare il comportamento di Facebook nella faccenda avrebbe pesantemente violato le leggi sulla privacy canadesi. La Corte Federale dovrà quindi decidere sulla compromissione dei dati di circa 600.000 cittadini canadesi. Anche in questo caso Facebook rischia una multa salatissima.
Infine, la terza causa arriva dallo stato di New York, dove la procuratrice distrettuale Letitia James vuole fare chiarezza sul milione e mezzo di indirizzi email raccolti indebitamente da Facebook. Dei portavoce di Facebook hanno fatto sapere di essere già in contatto con la James per rispondere a tutte le questioni.