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Facebook, strategia diversa da Twitter sulle pubblicità dei politici

Durante l'ultimo resoconto finanziario, Mark Zuckerberg ha riferito che Facebook non cambierà il proprio approccio riguardo alle inserzioni pubblicitarie di natura politica.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   31/10/2019

Facebook manterrà un approccio diverso rispetto Twitter per quanto riguarda le inserzioni pubblicitarie a pagamento dei politici. In occasione dell'incontro con gli investitori per discutere dei risultati finanziari del terzo trimestre 2019, Mark Zuckerberg ha confermato che non ci sarà alcuna inversione di tendenza rispetto alla situazione pregressa.

Secondo il fondatore di Facebook, la scelta non è in alcun modo dettata da motivazioni economiche, dal momento che le inserzioni politiche avranno un'incidenza di appena lo 0,5% sul fatturato annuale. La multa di 5 miliardi di dollari comminata dalla Federal Trade Commission è stata dieci volte più dannosa. Zuckerberg ritiene inoltre che non sia corretto censurare i politici e che si debba agevolare la libertà di parole e di espressione.

I risultati finanziari di Facebook sono positivi: il fatturato del terzo trimestre 2019 è cresciuto del 29% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con guadagni netti del 19%. Comprendendo Messenger, Instagram e WhatsApp, gli utenti attivi sono 2,8 miliardi. Di questi, almeno 1,6 miliardi sono soliti collegarsi alla piattaforma social quotidianamente.

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