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Google pubblica un brevetto che mira a usare l'IA per le fasi di test dei giochi

Google ha pubblicato un brevetto nel quale si presenta l'idea di usare un sistema basato su IA per eseguire delle fasi di test nei videogiochi.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   29/03/2023
Google pubblica un brevetto che mira a usare l'IA per le fasi di test dei giochi

Google ha pubblicato un nuovo brevetto che illustra un possibile sistema basato su una IA per la gestione delle fasi di test dei videogiochi. Il brevetto è disponibile dal 23 marzo 2023. Il sistema si chiama, in traduzione, "Allenamento efficiente del gameplay per l'intelligenza artificiale".

Secondo quanto indicato, il sistema sarebbe in grado di creare un modello per un personaggio all'interno del gioco e poi allenerebbe il personaggio per svolgere una serie di azioni.

"I giochi moderni non sono solo più complessi dei loro predecessori, ma riflettono cambiamenti fondamentali nel modo in cui i giochi vengono progettati e giocati", afferma Google.

"Nonostante questi cambiamenti radicali nel modo in cui i giochi vengono giocati, il modo in cui vengono testati è rimasto in gran parte invariato", continua l'azienda. "Di conseguenza, la fase di test dei giochi è un processo prevalentemente manuale, che dipende in larga misura dagli esseri umani che giocano ripetutamente al gioco e cercano i difetti".

Un'immagine del brevetto di Google
Un'immagine del brevetto di Google

Google sostiene che la "complessità" dei giochi moderni che utilizzano ancora i processi tradizionali sta portando a problemi all'interno degli studi. Ritiene che senza trovare nuovi sistemi per la verifica dei contenuti dei giochi vi saranno sempre ritardi e pubblicazioni di giochi in pessime condizioni qualitative.

Con questo sistema, vengono stabiliti criteri predefiniti per assicurarsi che i giochi siano testati correttamente. Viene affermato anche che il modello di analisi può essere modificato e aggiornato in base a "dati osservativi aggiuntivi", basati sul modo in cui un utente umano gioca. Ciò suggerisce che le persone continueranno a svolgere in qualche modo un ruolo nei test dei giochi, soprattutto quando si tratta di eseguire azioni alle quali gli sviluppatori e quindi l'IA non avrebbero pensato inizialmente.