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Gran Turismo 7, Babylon’s Fall e le microtransazioni: non si sta esagerando nella mungitura dei giocatori?

Le microtransazioni di Gran Turismo 7 e Babylon's Fall fanno discutere: sono troppe e troppo costose per dei titoli premium, secondo i giocatori.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   04/03/2022

Le microtransazioni tornano a far discutere con Gran Turismo 7 e Babylon's Fall, entrambi i titoli accusati di essere fin troppo rapaci verso i giocatori (dai giocatori stessi), vuoi per i loro prezzi, vuoi per la loro stessa presenza. Citiamo questi due titoli non a caso, visto che sono stati pubblicati praticamente insieme eche vengono venduti a prezzo premium, nonostante poi al loro interno offrano possibilità di spendere centinaia di euro.

Ora va fatta una distinzione: le microtransazioni di Gran Turismo 7 servono per sbloccare contenuti di gioco che si possono avere anche giocando, mentre quelle di Babylon's Fall danno accesso a oggetti cosmetici e a qualche booster. Babylon's Fall ha inoltre già attivo un sistema di stagioni, la cui prima ha la bellezza di mille fasce di premi, acquisibili giocando o pagando. Sembra tutto opzionale, quindi. Il problema, in entrambi i casi, è il tempo, perché i due giochi ne richiedono moltissimo per accedere a tutti i contenuti.

C'è anche da dire che nel caso di Gran Turismo 7 è particolarmente spiacevole vedere le stesse auto già acquistabili in Gran Turismo Sport costare molto di più. Ecco qualche esempio, riportato da VGC:

  • Aston Martin Vulcan '16 ($4,99 in GT Sport) - 3.300.000 crediti in GT 7 ($40)
  • McLaren P1 GTR '16 ($4,99 in GT Sport) - 3.600.000 credits in GT 7 ($40)
  • Audi R18 TDI '11 ($2,99 in GT Sport) - 3.000.000 crediti in GT 7 ($40)

Inoltre molte auto hanno prezzi che fanno avanzare dei crediti, il classico trucco usato dai free-to-play più rapaci per spingere l'utente ad acquistarne altri. Ad esempio molti tra i veicoli migliori costano 1.000.000 di crediti, ma le fasce di acquisto sono le seguenti:

  • 100.000 crediti - $2,49 / £1,99
  • 250.000 crediti - $4,99 / £3,99
  • 750.000 crediti - $9,99 / £7,99
  • 2.000.000 crediti - $19,99 / £15,99

Naturalmente si può arrivare a 1.000.000 di crediti precisi acquistando dieci volte 100.000 crediti o quattro volte 250.000 crediti, ma guarda caso la spesa complessiva è superiore (nella prima ipotesi) o uguale ad acquistare due volte 750.000 crediti, con quest'ultima che è uguale ad acquistare 2.000.000 di crediti in una volta sola. Badate bene che non si tratta di scelte casuali, ma di un modo per spingere l'acquirente verso precise fasce di acquisto.

Inoltre in Gran Turismo Sport era possibile l'acquisto diretto delle auto con soldi veri (con prezzi che andavano dai 0,99$ ai 4,99$), che è sempre la scelta più etica per rendere evidente al giocatore quanto sta spendendo effettivamente, ma in Gran Turismo 7 non è possibile farlo. Insomma, acquisire tutte le auto giocando richiede un tempo di gioco mostruoso e i prezzi per avere qualche auto extra senza sprecare ore e ore sono altissimi.

Il problema di Babylon's Fall è simile, molto più semplice da spiegare, e riguarda sempre il tempo: per ottenere gli oggetti giocando, bisogna fare un grinding selvaggio, o spendere fino a 89,99€ per i Garaz, la moneta di gioco.

Fa specie che in entrambi i casi si stia parlando di titoli venduti a prezzo pieno e che in entrambi, ma soprattutto in Babylon's Fall, le microtransazioni siano presentissime anche nel tessuto ludico e riducano parecchio il coinvolgimento (a chi piace giocare con qualcuno che ti chiede continuamente dei soldi?).

Ultimamente l'industria si sta preoccupando tantissimo per l'implementazione degli NFT nei videogiochi, ma non dimentichiamoci che anche le microtransazioni classiche possono superare il limite, mostrando la voracità di chi produce videogiochi.