Nintendo Switch Lite è ufficiale, finalmente: a conferma dei tantissimi rumor e leak più o meno credibili che si sono susseguiti negli ultimi mesi, l'annuncio della nuova console portatile della grande N ha posto fine alle indiscrezioni e fornito senz'altro nuovi spunti di discussione. Ad esempio: è di questo che avevamo bisogno?
Come ormai certamente saprete, Nintendo Switch Lite è una versione esclusivamente portatile della console Nintendo, pensata per essere utilizzata in mobilità e non per essere collegata al televisore. Il concetto di Joy-Con in questo caso non esiste: i controlli sono integrati nella scocca, su cui è presente anche un d-pad propriamente detto.
Questa caratteristica pone chiaramente dei limiti alla compatibilità con alcuni dei giochi per Nintendo Switch: per utilizzare i titoli che fanno uso dei sensori di movimento, del Rumble HD e di altre funzionalità specifiche bisognerà collegare dei Joy-Con a Nintendo Switch Lite e usare la console in modalità da tavolo, in tal caso però senza poter contare sullo stand. Una prospettiva quantomeno improbabile.
Disponibile a partire dal 20 settembre a un prezzo di 200 dollari, che in Italia potrebbe diventare qualcosa fra i 200 e i 230 euro, Nintendo Switch Lite potrà essere acquistata nelle colorazioni giallo, grigio e turchese. Le caratteristiche tecniche della console saranno identiche a quelle della versione originale, con l'importante differenza di un touch screen da 5,5 pollici (sebbene il sito ufficiale Nintendo parli erroneamente di 6,2 pollici) che garantirà una durata della batteria del tutto simile al modello casalingo, ovverosia circa tre ore.
Quali sono i motivi che hanno spinto Nintendo a lanciare sul mercato una versione solo portatile della sua console ammiraglia? Molto probabilmente c'entra l'uscita di giochi come Pokémon Spada e Pokémon Scudo, appartenenti a un franchise storicamente legato proprio a una fruibilità di questo tipo, libera da vincoli e orientata a un multiplayer "dal vivo", fra giocatori che possano guardarsi in faccia.
Dopodiché, naturalmente, c'è il fattore prezzo e la diversificazione del catalogo: portare nei negozi un modello di Nintendo Switch che può essere acquistato a circa 100 euro in meno rispetto alla versione originale aprirà senza dubbio le porte a una clientela più ampia, quella che finora era rimasta "chiusa fuori" per via di politiche che non prevedono tagli al listino anche solo minimamente paragonabili a quelli effettuati nel corso del tempo da Sony e Microsoft.
Bisognerà capire se appunto questi nuovi utenti saranno disposti a rinunciare a determinate funzionalità a fronte di un prezzo pià accessibile, nonché se il concetto dell'handheld tradizionale abbia ancora senso oggi come oggi, con la diffusione oramai capillare di dispositivi mobile di cui anche Nintendo è ben consapevole; come dimostra il progressivo debutto su iOS e Android di alcuni dei suoi brand storici, vedi ad esempio l'uscita di Dr. Mario World.
Insomma, l'idea di Nintendo Switch Lite è destinata ad avere successo e consentirà effettivamente alla console di entrare nelle case di un maggior numero di persone? Lo scopriremo nel giro di qualche mese, ma intanto sarebbe interessante sapere la vostra. Ottima idea o un prodotto superfluo? Parliamone.