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PlayStation Game Pass, giochi PS5 al day one e costi di sviluppo: come stanno le cose?

Si è tornato a discutere di un eventuale PlayStation Game Pass con i giochi PS5 disponibili dal day one: un'ipotesi che Sony ha scartato per non deprimere i costi di sviluppo, ma come stanno davvero le cose?

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   11/05/2022

PlayStation Game Pass diventerà realtà oppure no? Esiste la possibilità di vedere i giochi PS5 disponibili nell'ambito di un catalogo in abbonamento fin dal day one, come accade su Xbox? Sony rifiuta tale ipotesi parlando di costi di sviluppo che finirebbero per essere sacrificati, a discapito della qualità finale, ma come stanno davvero le cose?

Cominciamo da un fatto: non c'è alcun dubbio che Xbox Game Pass, con i suoi 25 milioni di abbonati, sia al momento la vera killer application della piattaforma Microsoft. Parliamo infatti di un servizio che in termini di rapporto qualità / prezzo non teme alcun confronto.

Tuttavia, e questo è il punto del discorso, Sony non è Microsoft: né dispone delle enormi risorse della casa di Redmond, né al contempo ha passato l'ultima generazione a inseguire i propri competitor, il che significa che non ha materialmente bisogno di ingolosire gli utenti perché questi ultimi la supportano già in maniera numerosa e appassionata.

I giochi di PlayStation Studios hanno un valore percepito che è molto chiaro e la gente è disposta a pagarlo senza pensarci due volte: si tratta del risultato di una precisa strategia di investimenti portata avanti dalla seconda metà del ciclo vitale di PS3, quando invece Xbox si trovava ad affrontare il colpevole immobilismo dell'era Mattrick, e che ancora oggi dà i propri frutti.

Horizon Forbidden West, Aloy in procinto di affrontare un'enorme Macchina
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Xbox ha scelto di includere le proprie produzioni first party nel catalogo del Game Pass, e con le acquisizioni di Bethesda e Activision questa strategia assume contorni davvero notevoli; e al contempo ha accettato che la percezione del valore dei suoi giochi diminuisse. Anche se in realtà magari parliamo di titoli di qualità straordinaria, sia chiaro.

Ebbene, Sony probabilmente non dispone delle risorse per poter compiere un passo del genere ed è dunque vero che in caso di una forzatura in tal senso finirebbe per sacrificare la qualità dei progetti. Tuttavia, come detto, la casa giapponese in questo momento non ha minimamente bisogno di puntare in tale direzione, visto che il suo business funziona alla grande.

God of War: Ragnarok, Atreus e Kratos
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Dopodiché, per non sbagliare, una prova generale di PlayStation Game Pass si è comunque deciso di imbastirla: è il nuovo PlayStation Plus con i suoi tre livelli, il secondo dei quali includerà un ampio catalogo composto da qualcosa come quattrocento giochi PS5 e PS4 inclusi nel pacchetto.

Non ci saranno le esclusive dal day one, è vero, ma concettualmente si tratta della cosa più simile in assoluto all'offerta Microsoft e racchiude il meglio dei due mondi: da un lato promuove in maniera sostanziale la diffusione di PS Plus e del tier Extra, dall'altro porta avanti l'attuale politica dei titoli first party che vendono come il pane.

E se poi in futuro diventerà plausibile e sostenibile anche per Sony spostare tutto sugli abbonamenti, basterà poco per completare la transizione. Voi che ne pensate? Parliamone.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.