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Unity: chiusi gli uffici della compagnia a causa di minacce di morte "credibili"

Unity è stata costretta a chiudere gli uffici delle sue sedi a San Franciso e Austin dopo aver ricevuto delle serie minacce di morte.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   14/09/2023
Unity: chiusi gli uffici della compagnia a causa di minacce di morte 'credibili'

A pochi giorni dell'annuncio della tanto discussa "tassa sulle installazioni" per i giochi realizzati con il motore grafico Unity, la compagnia omonima è stata costretta a chiudere temporaneamente i suoi uffici dopo aver ricevuto delle minacce di morte definite come "credibili" per assicurare la sicurezza dei suoi dipendenti.

Per lo stesso motivo, l'azienda ha cancellato anche un incontro interno programmato in precedenza in cui avrebbe affrontato la questione della nuova clausola e le risposta da parte degli sviluppatori.

La notizia è arrivata tramite un comunicato di Unity inviato alla testata Bloomberg, in cui una portavoce afferma che l'azienda è stata "messa al corrente di una potenziale minaccia ad alcuni dei nostri uffici" e di aver "adottato misure immediate e proattive per garantire la sicurezza dei nostri dipendenti". Di conseguenza gli uffici situati a San Francisco e Austin sono stati chiusi.

"Ehi tutti, vi ricordo di pensare prima di prendere di mira i dipendenti di Unity", ha dichiarato Javier Busto, senior product designer di Unity XR, in un post su Twitter. "Questa mattina abbiamo appreso che le forze dell'ordine hanno notificato a diversi uffici di Unity minacce credibili".

Unity e la tassa sulle installazioni

Facciamo un breve riepilogo per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, pochi giorni fa Unity ha annunciato una nuova clausola di utilizzo dell'Unity Game Engine che sostanzialmente costringe gli sviluppatori che adottano questo motore grafico a pagare una tassa di 20 centesimi di dollaro per ciascuna installazione dei giochi da loro realizzati, su qualsiasi piattaforma e in qualsiasi ambito, incluse le installazione dei giochi in abbonamenti come il Game Pass o anche quelle di copie pirata.

Dopo le numerose critiche ricevute, la compagnia ha fatto un parziale retrofont, applicando la tassa solo sulla prima installazione di un gioco (prima erano incluse anche le reistallazioni), ma il problema di base chiaramente permane e moltissimi sviluppatori e studi in tutto il mondo si sono schierati pubblicamente dietro questa decisione. Ad esempio i team di Among Us e di Cult of the Lamb stanno pensando di rimuovere il gioco in protesta sulla tassa.