Le Fake News sono sicuramente un problema, ma quanti di noi le ritengono davvero pericolose nel senso proprio nel termine? Forse è il caso di iniziare a rivalutare la questione: in India c'è gente che viene aggredita e persino uccisa a causa delle Fake News, soprattutto per via di quelle che circolano molto rapidamente sui gruppi WhatsApp. Il Governo Indiano non ne può più, e WhatsApp non è in grado di contrastare la situazione in breve tempo: quindi ha deciso di chiedere aiuto.
WhatsApp ha offerto 50.000 Dollari a qualsiasi studio esterno di sviluppatori che troverà un modo rapido ed efficace per contrastare l'ondata di Fake News sul proprio sistema di messaggistica istantanea, arginando la loro diffusione con un algoritmo in grado di individuarle ed eliminarle. Si tratta di un vero e proprio concorso, ogni studio può presentare il proprio progetto, e il migliore riceverà l'incarico ufficiale da parte di WhatsApp. Anche questa società dunque, subito dopo Facebook, si schiera contro le Fake News, che in India sono diventate un problema di vita e di morte, in tutti i sensi.
L'iniziativa è arrivata però solo dopo la richiesta di aiuto da parte dell'India, che non ne può veramente più di omicidi e aggressioni a causa di WhatsApp. O, sarebbe più corretto dire, "a causa delle Fake News che si diffondono velocemente attraverso WhatsApp". Solo nell'ultimo periodo si contano 20 morti in villaggi rurali e altrettanti feriti: gli aggressori vengono aizzati dai contenuti a sfondo etnico e religioso delle Fake News, oppure convinti che queste persone innocenti abbiano rapito membri della propria famiglia, soprattutto minori. I morti finora accertati pare fossero tutti innocenti: neppure la polizia è riuscita a reagire, l'ultimo caso di aggressione di gruppo risale a domenica 1 Luglio, con l'uccisione collettiva di cinque uomini di un villaggio rurale. E per fortuna che la tecnologia dovrebbe aiutare l'uomo a migliorare la propria vita.
