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WhatsApp: lo spazio di archiviazione per il backup non sarà più gratuito e illimitato

Su Android, i backup di WhatsApp utilizzeranno lo spazio di archiviazione dell'account Google dell'utente, con costi aggiuntivi per quantità superiori.

NOTIZIA di Luigi Cianciulli   —   17/11/2023
WhatsApp: lo spazio di archiviazione per il backup non sarà più gratuito e illimitato

Notizie non felicissime per gli utenti WhatsApp su Android: la piattaforma ha annunciato un cambiamento che potrebbe far storcere il naso a molti.

A partire da questo dicembre, i backup delle chat e dei media non verranno più archiviati gratuitamente nello spazio cloud dell'account Google.

Per essere più precisi, già dal prossimo mese, il contenuto delle conversazioni passate su WhatsApp avrà un impatto sulla quota di archiviazione del cloud di Google, costituendo una novità che fino ad ora non comportava costi aggiuntivi.

Questo cambiamento potrebbe infatti tradursi in spese extra per chi fa un uso frequente di questa funzione.
L'introduzione avverrà gradualmente, coinvolgendo all'inizio un numero limitato di utenti entro la fine dell'anno e successivamente estendendosi a tutti gli utilizzatori Android.

Cambio di politica

Google e WhatsApp si erano accordate riguardo l'archiviazione su cloud nel 2018, ma la situazione sembra destinata a cambiare di nuovo
Google e WhatsApp si erano accordate riguardo l'archiviazione su cloud nel 2018, ma la situazione sembra destinata a cambiare di nuovo

Google e WhatsApp hanno partecipato congiuntamente all'annuncio della modifica che coinvolgerà la gestione dei backup.
Tra le impostazioni dell'app, comparirà un avviso che informerà gli utenti dei giorni mancanti prima che il cambio diventi effettivo.

In ogni caso, a partire dal 2024, l'app di messaggistica più diffusa al mondo implementerà una modifica che in qualche modo riporterà la situazione a com'era prima del 2018.
In quel periodo, le due aziende avevano concordato che i backup delle chat non avrebbero impattato lo spazio cloud dedicato agli utenti.

In pratica, con questo cambio sarà possibile continuare ad accumulare dati nell'account Google, tuttavia, qualora il limite di archiviazione gratuito venisse raggiunto, si dovrà procedere a fare spazio eliminando cose non necessarie o scegliere un piano a pagamento di Google One.

Estremi rimedi

Google One rappresenta il servizio di storage di Google, offrendo nuove funzionalità rispetto al piano base, inclusa una VPN gratuita per più dispositivi
Google One rappresenta il servizio di storage di Google, offrendo nuove funzionalità rispetto al piano base, inclusa una VPN gratuita per più dispositivi

Google mette a disposizione 15 GB di spazio gratis per conservare file online.
Se si necessita di ulteriore spazio, è possibile considerare l'opzione di sottoscrivere i piani a pagamento offerti da Google One, con tariffe che partono da 19,99 euro annui per affittare 100 GB, oppure $1,99 al mese per lo stesso quantitativo.

In caso contrario, se lo spazio a disposizione sta per esaurirsi, è consigliabile eliminare immediatamente gli elementi non più necessari.
È comprensibile come questo cambiamento potrebbe non essere gradito a tutti, soprattutto a coloro che effettuano frequenti backup di grandi quantità di dati.

Pertanto, in vista delle nuove norme, è consigliabile liberarsi di elementi superflui e monitorare attentamente il download dei file multimediali, specie dopo le ultime introduzioni della piattaforma, come quella per l'invio di file ad alta risoluzione o per gestire più account sullo stesso dispositivo.
Potrebbe addirittura essere utile considerare il trasferimento della cronologia delle chat su un altro dispositivo per affrontare le prossime regole senza inconvenienti.