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Windows 11 blocca la scorciatoia per evitare l'account Microsoft durante l'installazione

Microsoft ha deciso di rimuovere lo script che permetteva di configurare Windows 11 senza un account connesso a internet.

NOTIZIA di Simone Lelli   —   31/03/2025
Windows 11

Con l'ultimo aggiornamento per gli Insider di Windows 11, Microsoft ha rimosso un noto escamotage che permetteva di installare Windows 11 senza dover accedere con un account Microsoft connesso a internet. Questo cambiamento è stato annunciato con l'obiettivo di migliorare la sicurezza e l'esperienza utente, costringendo ogni nuovo dispositivo a completare la configurazione con un account online.

La funzione bypassnro.cmd era ampiamente utilizzata da coloro che preferivano mantenere un profilo locale oppure desideravano evitare l'accesso a internet per configurazioni aziendali o per altri motivi pratici. Tuttavia, con l'eliminazione di questo comando, Microsoft mira a standardizzare il processo di installazione su tutti i dispositivi Windows 11. Nonostante il blocco della bypassnro.cmd, alcuni utenti sono riusciti a trovare metodi alternativi per completare l'installazione senza dover accedere a un account Microsoft.

L'obbligo dell'account Microsoft è destinato a rimanere

Microsoft sostiene che l'obbligo di configurare Windows 11 con un account connesso a internet sia fondamentale per garantire un livello superiore di sicurezza e una migliore esperienza utente. Questa modifica, infatti, permette a Microsoft di monitorare meglio l'utilizzo del sistema operativo, fornire aggiornamenti più puntuali e garantire un'esperienza uniforme tra tutti i dispositivi.

Il menu di Windows 11
Il menu di Windows 11

Tuttavia, questa decisione ha scatenato polemiche tra chi desidera mantenere il pieno controllo del proprio dispositivo e preferisce un account locale piuttosto che uno collegato a internet.

Il futuro di Windows 11 e la spinta verso il cloud

Oltre alla rimozione della bypassnro.cmd, Microsoft ha già iniziato a limitare l'installazione di Windows 11 su hardware più vecchio, insistendo sulla necessità di supportare TPM 2.0 e altri requisiti minimi. Con l'avvicinarsi della fine del supporto per Windows 10, prevista per ottobre, la pressione sui consumatori per aggiornare il proprio hardware è destinata a crescere.

Questa mossa evidenzia la strategia di Microsoft nel promuovere un ecosistema sempre più legato al cloud e ai servizi online, rendendo sempre più difficile l'utilizzo di Windows senza un collegamento ai server dell'azienda.