Come già anticipato nelle scorse settimane, da oggi Xbox Game Pass per console e Xbox Game Pass Ultimate sono più cari in Italia e numerosi altri paesi del mondo per chi non ha una sottoscrizione attiva. Parliamo di un rincaro ampiamente prevedibile, ma che potrebbe avere un impatto negativo sui numeri della piattaforma, non tanto per chi è già abbonato quanto piuttosto per chi non si è ancora mai avvicinato al servizio di Microsoft, che di fatto rappresenta un catalizzatore per la crescita di Xbox e attirare nuovi giocatori all'ecosistema verdecrociato.
Ma andiamo per gradi. Per chi non lo sapesse, da oggi il prezzo per un nuovo abbonamento al piano base del Game Pass passa da 9,99 euro a 10,99 euro al mese, con un rincaro quindi di 1 euro, in percentuale del 10%. Il piano Ultimate invece è salito da 12,99 euro a 14,99 euro, parliamo quindi di 2 euro in più, in percentuale circa il 15%. Specifichiamo inoltre che l'aumento dei prezzi vale solo per i nuovi abbonamenti, mentre quelli già attivi saliranno di costo dal 13 agosto. Inoltre, non è previsto nessun rincaro per PC Game Pass, che rimarrà a 9,99 euro al mese.
Come accennato in apertura, l'aumento dei prezzi del Game Pass era ampiamente prevedibile considerando l'evoluzione del mercato negli ultimi anni (i rincari sono praticamente in ogni settore, non solo quello videoludico) ma anche le parole di Phil Spencer, il boss di Xbox, che già alla fine dello scorso anno aveva anticipato questa eventualità. Come abbiamo spiegato in un precedente Parliamone, erano anche ampiamente prevedibili le polemiche che avrebbe generato questo cambiamento. In fin dei conti un rincaro non fa mai piacere, anche quando è relativamente piccolo e prevedibile, ma soprattutto quando si ha l'interesse di schernire la fazione videoludica di cui non si fa parte, il tutto per alimentare una console war sui prezzi che ha davvero poco senso.
A tal proposito è bene notare che l'aumento dei prezzi è stato accettato senza tanta negatività da una grossa fetta degli iscritti a Xbox Game Pass, che hanno espresso il desiderio di rimanere abbonati nonostante tutto. È facile capire il perché: a fronte delle centinaia di giochi inclusi nel catalogo, tra cui tutte le produzioni dei team first party di Microsoft al day one a cui si aggiungono alcune eccellenze di terze parti e produzioni indipendenti di indubbia qualità, il prezzo del servizio anche dopo il rincaro viene valutato come adeguato o molto vantaggioso da chi è attualmente abbonato o ha avuto modo di provarlo.
Per certi versi ci troviamo in uno scenario simile a quando Amazon Prime è aumentato in Italia lo scorso anno, visto che anche il quel caso l'aumento dei prezzi non ha avuto un impatto negativo sul numero di abbonati proprio per via della qualità e l'utilità della suite di servizi offerti dal sito di e-commerce di Bezos. Eppure ci sono delle differenze importanti, arrivando così al nocciolo della questione.
Al contrario di Amazon Prime, il Game Pass di Microsoft non è altrettanto diffuso e non è sulla bocca di tutti, all'infuori di sedi specifiche, come possono essere siti di videogiochi, forum, thread di Reddit e così via. Parliamo infatti di un abbonamento ancora in piena crescita, che non ha raggiunto il suo apice e che per quanto stia registrando ottimi numeri, questi non stanno aumentando con il ritmo che spera Microsoft, come confermato dalla compagnia stessa pochi mesi fa che ha riferito di come la crescita su console del servizio sta rallentando.
Insomma, il rischio è che l'aumento dei prezzi del Game Pass, pur senza cambiare la percezione di chi è già abbonato, potrebbe rallentare ulteriormente la crescita del servizio disincentivando nuovi utenti a iscriversi.
Ciò di conseugenza potrebbe avere un contraccolpo anche sulle vendite delle console Xbox, visto che il Game Pass è probabilmente l'arma più forte di Microsoft per rendere appetibile il suo ecosistema di console. E in tal senso non aiuta neppure il fatto che dall'1 agosto il prezzo di Xbox Series X passerà da 499 a 549 euro.
Detto questo, siamo certi che Microsoft si sia fatta i suo conti e sia infine arrivata alla conclusione che l'inevitabile aumento dei prezzi del Game Pass e della sua console ammiraglia nonostante tutto dovesse avvenire ora, a pochi mesi da un autunno di fuoco per Xbox, grazie al debutto di esclusive molto attese come Starfield e Forza Motorsport che hanno tutto il potenziale per attrarre nuovi utenti. Vedremo se avrà ragione.
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.