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Xbox e la strategia multipiattaforma: un'ipotetica console senza esclusive avrebbe senso?

Microsoft continuerà a portare i giochi Xbox su altre console, come PS5 e Nintendo Switch, potenzialmente anche brand storici come Halo e Gears of War. Un'ipotetica Xbox senza esclusive avrebbe comunque senso?

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   13/11/2024
Logo di Xbox

In una recente intervista concessa a Bloomberg, Phil Spencer, il capo della divisione gaming di Microsoft, è tornato a parlare dell'approccio multipiattaforma di Xbox, confermando che fondamentalmente qualunque esclusiva prodotta dai team interni potrebbe arrivare anche su piattaforme concorrenti, come PS5 e Nintendo Switch, dato che non ci sono particolari limiti che impedirebbero alla compagnia di "osare". Fondamentalmente ciò include anche brand storici nati su Xbox e che hanno fatto la fortuna del brand, come Halo, Gears of War e Forza, giusto per citarne alcuni.

In realtà non si tratta di una grande novità per chi segue il panorama Xbox, ma anche quello videoludico in generale, con una certa assiduità: questo percorso è già iniziato con Sea of Thieves, Pentiment, Hi-Fi Rush e Grounded nei primi mesi dell'anno, continua con Indiana Jones e l'antico Cerchio e proseguirà anche in futuro, come per l'appunto confermato oggi da Spencer.

Non c'è da stupirsi, insomma, ed è palese che la direzione presa da Microsoft è quella di espandersi per raggiungere ogni piattaforma e mercato possibile, ridimensionando l'importanza delle esclusive, che evidentemente ritiene meno importanti e sostenibili economicamente di un tempo. Inoltre, tralasciando l'ambito console casalinghe, sappiamo che la compagnia ha da tempo puntato con decisione al mercato mobile (ricordiamo che l'acquisizione di Activision Blizzard include anche i giochi di King come Candy Crush e le versioni tascabili di Call of Duty) e sta spingendo la diffusione del cloud gaming, mentre lontano dai riflettori si lavora a una console portatile.

Si decide caso per caso

Riassumendo, la strategia di Microsoft è quella di portare i giochi a più persone e su più dispositivi, per buona pace dei patiti di console war. Se ha senso o meno lo scopriremo negli anni, ma sono indubbi i vantaggi per i giocatori che non hanno una Series X o S, o in generale una console, così come i potenziali vantaggi in termini di incassi per ogni singola produzione Xbox che eventualmente arriverà su console rivali.

Phil Spencer
Phil Spencer

Ma in concreto, quali giochi Xbox arriveranno su PS5 e Nintendo Switch? Bella domanda! Phil Spencer e compagni più volte hanno ribadito il concetto che la compagnia "valuterà caso per caso" cosa portare su altre piattaforme e con quali tempistiche. Guardando al futuro, un ipotetico scenario in cui Microsoft assume il ruolo di publisher multipiattaforma in toto e tutto arriva altrove subito o quasi è plausibile tanto quanto una strategia più conservatrice dove i titoli sbarcano su altre piattaforme dopo mesi o anni dall'uscita su Xbox.

Ciò sta creando un clima d'incertezza che comprensibilmente fa innervosire parte dell'utenza Xbox e rende ancora meno appetibile l'acquisto di una Series X o S, specie considerando che, al contrario, Sony e Nintendo si tengono ben strette le loro esclusive (anche se la prima sta mostrando alcuni segnali di cambiamento in questo senso). Perché acquistare oggi una console verdecrociata, quando in futuro forse sarà possibile giocare tutto anche su PS5 o Nintendo Switch 2? Da questo punto di vista sarebbe necessaria una comunicazione più cristallina da parte di Microsoft, che metta in chiaro la strategia di Xbox, anziché lasciare gli utenti navigare a vista.

Va detto che, anche esportando tutto il catalogo verdecrociato su altri lidi, Xbox Series X, S e le future console di Microsoft avrebbero comunque dalla loro il Game Pass, che già di per sé potrebbe attirare una fetta di utenza piuttosto ampia, per quanto il servizio ad oggi non sembrerebbe avere ancora i numeri necessari per trainare da solo le vendite hardware. Ma forse al colosso di Redmond va bene anche così: una console non deve per forza vendere 80+ milioni di unità per essere profittevole e Microsoft ormai pare già ben proiettata in un futuro dove per giocare non serve avere una scatola di plastica sotto il TV o sulla scrivania della nostra postazione PC.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.