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Battle Souls, la recensione

Dal team spagnolo Talesoft Studio arriva un RPG ad ambientazione fantasy medievale che trae chiara ispirazione dalle meccaniche di Darkest Dungeon: ecco la recensione di Battle Souls.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   21/03/2019
Battle Souls
Battle Souls
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Battle Souls ci catapulta in uno scenario fantasy inquietante, un mondo abbandonato dagli dei e piombato nell'oscurità, in cui uomini e villaggi sono alla mercé di orde di creature demoniache. Un gruppo di avventurieri decide di recarsi fra le montagne, alla ricerca di un passaggio che potrebbe garantire loro l'accesso a nuovi luoghi, ma l'incarico non è dei più semplici: per arrivare a destinazione bisogna superare quattro differenti scenari, ognuno caratterizzato da venti missioni man mano più complessi, disponibili in tre gradi di difficoltà. Nuovo titolo per iOS e Android del team spagnolo Talesoft Studio, Battle Souls utilizza meccanismi RPG strategici e un sistema di combattimento a turni per metterci di volta in volta di fronte ad assembramenti differenti di nemici, nel corso di una campagna discretamente lunga ma inevitabilmente ripetitiva.

Battle Souls 5

Il gioco si rifà in maniera palese all'eccellente Darkest Dungeon, ma non riesce a coglierne le atmosfere o la profondità, semplificando di molto il gameplay e trasformando gli scontri in un semplice scambio di colpi fra personaggi dotati di valori differenti in termini di salute, resistenza e capacità d'attacco. Il punto di forza dell'esperienza sta proprio nell'ampio roster di guerrieri, arcieri, soldati armati di cannoni, ladri e maghi che è possibile evocare utilizzando la valuta pregiata del gioco e inserire nei quattro slot che compongono la squadra. Ognuno di essi vanta alcune peculiarità, ad esempio manovre a zona che infliggono danno a più bersagli oppure colpi di precisione dalla distanza, la capacità di guarire i compagni o di lanciare maledizioni. Comporre il team più forte possibile rappresenta insomma la chiave per il successo, e bisogna dire che da questo punto di vista il gioco non si fa problemi a rilasciare unità di alto livello in maniera completamente gratuita, chiedendo in cambio solo pochi secondi di pazienza al termine di ogni boss fight per assistere a brevi inserzioni pubblicitarie.

Gameplay e struttura

La schermata principale di Battle Souls racchiude in modo interessante le varie sezioni che è possibile controllare fra una missione e l'altra: il portale per le evocazioni a cui abbiamo già accennato, la gestione della squadra (non sempre chiarissima quando i personaggi cominciano a diventare tanti), gli achievement disponibili (sotto forma di incarichi da portare a termine per ottenere una ricompensa) e naturalmente la lista delle missioni, divise come detto fra quattro differenti ambientazioni per un totale di ottanta stage, disponibili ognuno in tre gradi di difficoltà. Passare dal livello più basso a quello più alto si traduce ovviamente in nemici più forti e resistenti, insidie che si verificano con maggiore frequenza ma anche premi migliori alla fine.

Battle Souls 4

L'esplorazione degli stage avviene secondo uno schema in stile dungeon bidimensionale, in cui bisogna spostare la "pedina" che rappresenta la squadra e affrontare eventi casuali di casella in casella, subendo ad esempio delle ferite per via di una trappola inaspettata oppure trovandosi di fronte al dilemma di depredare un corpo oppure dargli una degna sepoltura. Gli incontri sono dunque regolati da un sistema random, e quando la squadra si imbatte in un gruppo di nemici la visuale assume i connotati di una contrapposizione alla Darkest Dungeon, appunto, con i combattenti da una parte e dall'altra che a turno sferrano i propri colpi (da una rosa di tre possibili azioni, quantomeno inizialmente) finché i nemici non vengono tutti eliminati.

Battle Souls 3

Il percorso a ostacoli continua fino all'ultima casella, quella del boss fight, dove affronteremo appunto degli avversari ancora più temibili per poi tornare alla base con il bottino... oppure in una cassa da morto. In realtà il mix di drop generoso e bassa difficoltà rende le prime venti missioni di Battle Souls abbastanza banali e bisogna insomma attendere un bel po' perché la situazione diventi un po' più movimentata, ma le limitazioni del gameplay e la conseguente ripetitività delle situazioni potrebbero farvi mollare la presa in anticipo, nonostante la mancanza di vincoli legati ai meccanismi freemium. La grafica in pixel art è senz'altro affascinante, ma molto manchevole sul fronte delle animazioni, che si limitano a pochissimi fotogrammi. Il gioco inoltre non è ottimizzato per il display di iPhone X, e così capita di vedere nelle bande laterali elementi e asset che sarebbero dovuti rimanere nascosti.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.9)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
7.6
Il tuo voto

Battle Souls è un RPG strategico caratterizzato da un'ambientazione affascinante, resa discretamente bene dalla grafica in pixel art e dall'abbondanza di personaggi differenti, ognuno dotato di abilità e caratteristiche uniche. La campagna del gioco, composta per il momento da ottanta missioni su quattro scenari, comporta sfide progressivamente più complesse ma tendenzialmente troppo simili per via di un gameplay semplice e limitato, che non contempla parecchie variabili e generalmente premia la squadra più forte, senza sorprese. Cambiare i componenti del party e sbloccare gli achievement è insomma una pratica interessante, che tende però a perdere spunto dopo qualche ora.

PRO

  • Tanti personaggi differenti
  • Campagna discretamente lunga
  • Bella grafica in pixel art...

CONTRO

  • ...ma le animazioni lasciano a desiderare
  • Gameplay tendenzialmente ripetitivo
  • Sfida banale nelle prime ore