La serie P30 è, al momento, una delle punte di diamante del catalogo del colosso Huawei. Seguendo un trend ormai consolidato, anche in questo caso l'offerta è composta da diversi smartphone contraddistinti da differenti caratteristiche, così da poter soddisfare le necessità di qualsiasi utente. Tra il lussuoso e ingombrante P30 Pro e il più economico P30 Lite si pone quindi questo P30, la classica "via di mezzo", che però potrebbe per molti rappresentare il punto di incontro ideale tra prestazioni, dimensioni e versatilità.
Estetica e schermo
Partendo rapidamente dal classico unboxing, la confezione di vendita comprende una dotazione standard piuttosto ricca: caricabatterie rapido 5V/4,5A, cavo USB Type-C, graffetta per la rimozione del cassetto sim, cuffie a filo, cover in silicone e manualistica. Tutto il necessario insomma per iniziare ad usare lo smartphone senza bisogno di ulteriori acquisti. Il design di Huawei P30 ripercorre i tratti del predecessore P20, in una linea di continuità che tratteggia uno smartphone molto piacevole da vedere, seppur privo di particolari spunti di originalità. Ecco quindi un retro con scocca in vetro lucido che si interrompe soltanto per ospitare l'ottica della fotocamera, composta da tre sensori collocati uno sotto all'altro in linea. I colori disponibili sono il sobrio Black e i più estrosi Breathing Crystal e Aurora: noi abbiamo avuto modo di testare quest'ultimo, che si distingue per un gioco di tinte che parte dal turchese fino al viola. La cornice metallica ospita il cassetto per la Nano sim principale, accanto ad un secondo slot che può essere occupato da una seconda sim o in alternativa da una scheda di memoria NanoSD, così da poter espandere la memoria interna.
La parte anteriore è invece per la stragrande maggioranza dello spazio composta dallo schermo, che infatti copre oltre l'85% dell'area frontale: le cornici sono quindi molto sottili, e l'unico segno di discontinuità sui quattro lati è determinato dal notch, ovvero dalla tacca che ospita la fotocamera e i sensori. Si tratta però di un notch a goccia piccolo e davvero poco intrusivo, che ruba una porzione minima al display e che quindi si può ampiamente tollerare senza nessun problema. Inoltre la maggior parte delle applicazioni riesce a gestire questo spazio in maniera corretta, garantendo un'esperienza con ben poche soluzioni di continuità sotto questo punto di vista. La parte da leone la fa però ovviamente il pannello in sé, che è un OLED di 6.1" con risoluzione FULL HD+: si tratta di uno schermo molto brillante, capace di gestire in maniera eccellente colori e neri, e dotato di una ottima leggibilità anche in condizioni di forte illuminazione ambientale. Lato software è possibile selezionare due modalità di colore, con la normale che riproduce tinte più calde, realistiche e meno affaticanti per gli occhi rispetto alla più "impattante" opzione intensa. Il sensore di impronte trova spazio sotto lo schermo stesso, nella parte inferiore: il funzionamento è buono, anche se nella nostra esperienza non sono mancati alcuni tentennamenti che confermano come questa soluzione sia ancora inferiore rispetto a quella "classica". Le dimensioni del P30 sono di 149,1 x 71,4 x 7,5 mm per 165 grammi di peso, misure che collocano il prodotto in una posizione ideale dal nostro punto di vista: grande quanto basta per essere perfettamente adatto ad ogni utilizzo senza l'effetto "padella" degli smartphone più grandi. La qualità costruttiva è inoltre decisamente elevata e trasmette grande solidità, come è lecito attendersi da un prodotto di fascia alta.
Hardware e fotocamera
Dal punto di vista tecnico, Huawei P30 è spinto da un processore octa-core Kirin 980, GPU Mali-G76 e 6GB di RAM: una dotazione di tutto rispetto che dona al device la capacità di gestire qualsiasi impegno in maniera snella e convincente. Nell'uso quotidiano non abbiamo infatti mai notato nessun tipo di incertezza, anche con carichi pesanti e con multitasking spinto. Il sistema operativo è Android Pie 9.1 con interfaccia EMUI 9.1: anche in questo caso si tratta di un connubio che non genera alcun tipo di problematica, fatta eccezione per l'apparentemente inevitabile presenza di tante (troppe) app preinstallate spesso ridondanti. A dire il vero poi l'EMUI meriterebbe una svecchiata a livello estetico soprattutto per il design delle icone, ma le facoltà di personalizzazione di cui è proprio l'ambiente Android rendono questo un fattore sicuramente marginale. Molto piacevoli invece le gesture, che si stanno sempre più diffondendo sugli smartphone col sistema operativo della casa di Mountain View, ricalcando in maniera praticamente identica quelle introdotte da Apple su iPhone. Non ne facciamo certamente un caso di "chi copia chi", anche perché è evidente come questa soluzione sia preferibile e più comoda rispetto ai 3 tasti classici. Passiamo quindi al comparto fotografico, elemento molto importante all'interno dell'offerta di Huawei P30 e più in generale nell'intero mondo degli smartphone, che ha ormai da tempo fagocitato il mercato delle fotocamere compatte. Il progresso ingegneristico è comunque evidente, ed è quasi sorprendente vedere come i produttori siano in grado di scendere a patti coi limiti imposti dalle ridotte dimensioni delle ottiche.
Nel caso specifico siamo di fronte a una configurazione che offre una fotocamera frontale da addirittura 32 megapixel, che ben si propone al pubblico nell'epoca dei selfie: le qualità di questo sensore sono davvero notevoli, soprattutto in condizioni di luce favorevoli. La parte più interessante è però ovviamente rappresentata dalla fotocamera posteriore, che sottolinea le qualità di "Camera Phone" del prodotto. L'impianto è composto infatti da ben 3 sensori: una fotocamera Super Sensing da 40 MP, una lente ultragrandangolare da 16 MP e un teleobiettivo da 8 MP. Questa combinazione consente di adattarsi a qualsiasi necessità dell'utente, partendo dalle foto con soggetti ravvicinati e ritratti con effetto bokeh fino ad arrivare agli scatti panoramici e telescopici. L'assenza di stabilizzazione ottica sul sensore principale è forse l'unico neo di un comparto altrimenti di altissimo livello, e questo dettaglio si ripercuote soprattutto durante la registrazione dei video, che può raggiungere i 4k a 30 fps. In ogni caso, scatti e video sapranno farsi apprezzare dalla maggior parte dell'utenza, anche grazie ad un software a corredo molto completo e duttile, che offre opzioni sia per il "punta e scatta" che per regolazioni più professionali.
Gaming e batteria
In ambito gaming abbiamo potuto apprezzare le capacità dell'hardware del P30, che nel connubio tra processore performante e schermo OLED riesce a garantire un'esperienza di livello top anche con i titoli tecnicamente più impegnativi, come Asphalt 9 che è una sorta di benchmark per gli smartphone più potenti. Ma anche con PUBG Mobile non abbiamo ravvisato tentennamenti, e ovviamente men che meno con tutta una serie di giochi meno esigenti in termini grafici. Per quanto riguarda l'autonomia, c'è ben poco di cui lamentarsi: la batteria di 3650 mAh consente di arrivare a fine giornata anche con un uso molto intenso, e di spingersi quasi ai due giorni in situazione di stress inferiore. Se infine si può apprezzare la presenza del jack audio da 3.5mm che evidentemente è tutt'altro che morto, dispiace per l'assenza della ricarica wireless, una caratteristica che ci saremmo aspettati di trovare su un prodotto di questa fascia di prezzo; ugualmente lascia un po' di amaro in bocca in fatto che in quanto a resistenza all'acqua, il device si fermi alla certificazione IP53. Huawei P30 costa infatti 799€ di listino, anche se come sempre accade in ambito Android si possono spuntare street price già adesso parecchio più bassi.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.5
Huawei P30 è uno smartphone con tante luci e poche ombre: si nota la competenza della compagnia cinese, che negli ultimi anni ha guadagnato sempre maggiori quote di mercato non certo per caso. Questo nuovo prodotto è infatti versatile e in grado di soddisfare le richieste della maggior parte degli utenti, grazie a specifiche tecniche di primo piano, a uno schermo OLED eccellente e a un comparto fotografico davvero di alta qualità. Tutto questo all'interno di dimensioni ideali per l'uso quotidiano anche con una mano, che rendono per certi versi questo P30 anche preferibile al fratello maggiore P30 Pro. Tutto sommato quindi, uno dei migliori smartphone Android della fascia medio-alta del mercato.
PRO
- Hardware ottimo
- Dimensioni equilibrate
- Schermo OLED di grande impatto
CONTRO
- Sensore di impronte non impeccabile
- Fotocamera principale non stabilizzata
- Non è impermeabile