La recensione di Little Orpheus ci porta a rivivere il periodo della corsa allo spazio fra USA e Unione Sovietica, raccontandoci però la storia di una spedizione che puntava a scoprire qualcosa di molto più vicino rispetto alla Luna: ciò che si nasconde sotto la crosta terrestre.
La nuova avventura sviluppata da The Chinese Room, disponibile per gli abbonati ad Apple Arcade, viene narrata dalla voce del piccolo ma scaltro Ivan Ivanovich, sopravvissuto non si sa come alla difficile missione che lo ha portato a visitare luoghi inimmaginabili, dove ogni pianta e ogni creatura erano giganteschi.
La trama del gioco, ispirata dichiaratamente a opere come La Terra Dimenticata dal Tempo, Flash Gordon e Sinbad, che a loro volta fanno riferimento ai romanzi di Jules Verne, rappresenta senza dubbio il punto di forza del titolo, in combinazione con una direzione artistica e una realizzazione tecnica di gran classe, molto rare da riscontrare in una produzione mobile.
Divisa in otto episodi della durata di circa 25 minuti, ognuno con una conclusione in stile cinematografico vintage, la campagna di Little Orpheus ci porterà a esplorare scenari fantastici, in fuga da creature mostruose ed enormi attraverso meccaniche platform molto semplici, spesso banali: di fatto è questo l'unico, grosso limite dell'esperienza.
Gameplay
Caratterizzato da comandi touch discretamente precisi e reattivi, ma anche dal supporto per i controller Bluetooth, il gameplay di Little Orpheus si mantiene sempre semplice e immediato, con sezioni che è possibile portare a termine limitandosi a camminare e a spiccare qualche salto, senza purtroppo introdurre un minimo di spessore nel corso degli episodi.
Ci sono nuove meccaniche, è vero: compaiono dei dispositivi da attivare, bisogna nascondersi allo sguardo di pericolose creature che possono letteralmente fulminarci con gli occhi, trovare il timing giusto per lanciarsi da una liana all'altra e risolvere piccoli enigmi ambientali, ma non troveremo alcuna minaccia concreta lungo il percorso né verremo rallentati da fasi più complesse.
La sensazione, verso la seconda metà della campagna, è che gli sviluppatori abbiano in qualche modo voluto realizzare una sorta di walking simulator a base platform, limitando l'interazione al minimo e proponendo una sfida banale per mantenere l'esperienza accessibile a chiunque e raccontargli una storia quasi del tutto priva di episodi di frustrazione.
La cosa assurda è che interpretato in questo modo il gioco ha perfettamente senso, e come detto parliamo di un progetto dal valore produttivo molto elevato, curato anche nei dettagli. Tuttavia sarebbe stupido non chiedersi come sarebbe potuto essere Little Orpheus con un gameplay più profondo, sfaccettato e impegnativo. Un nuovo Flashback, magari.
Realizzazione tecnica
Come accennato, Little Orpheus può vantare una trama ispirata e coinvolgente, in cui potremo visitare luoghi incredibili. Ebbene, la realizzazione tecnica non perde di vista l'obiettivo e ci consegna un protagonista simpatico e molto ben animato, con tanti movimenti contestuali da sfoggiare a seconda della situazione, nonché ambientazioni suggestive e dettagliate, impreziosite da effetti di luce e tocchi di classe pregevoli.
Insomma, se consideriamo il nuovo titolo di The Chinese Room come un viaggio avventuroso, non c'è dubbio che la direzione artistica e la cura realizzativa giustifichino ampiamente il prezzo del biglietto, che peraltro in questo caso è nullo laddove si disponga di un abbonamento ad Apple Arcade.
Non c'è davvero un singolo elemento di questa produzione che restituisca una qualche sensazione di approssimazione, anzi è possibile che gli sviluppatori abbiano stabilito nuovi standard qualitativi per un mobile game che tuttavia, di certo, fra qualche tempo vedremo approdare anche sulle altre piattaforme.
Il discorso di estende anche alla colonna sonora, che accompagna in maniera epica e convincente tutte le fasi dell'azione, contribuendo a creare l'atmosfera avventurosa di cui il gioco aveva bisogno. Meno brillanti i dialoghi in inglese, forse un po' forzati e scolastici per via dell'accento russo, eventualmente sottotitolati in italiano ma con sub enormi e invasivi nella parte alta dello schermo: meglio disattivarli e limitarsi ad ascoltare.
Conclusioni
Little Orpheus è un'avventura a base platform coinvolgente e ispiratissima, piena di riferimenti interessanti e caratterizzata da una direzione con tempi perfetti, nonché da una realizzazione tecnica estremamente curata, sia per quanto concerne la grafica che il sonoro. Un viaggio che vi condurrà a visitare scenari incredibili, il cui download è assolutamente obbligato se possedete un abbonamento ad Apple Arcade. Proprio per questo è un vero peccato che gli sviluppatori non abbiano voluto rendere più interessante e consistente il gameplay, limitandolo a poche meccaniche e a una sfida francamente banale.
PRO
- Una grande avventura
- Artisticamente meraviglioso
- Gameplay semplice e immediato...
CONTRO
- ...ma anche fortemente limitato
- Sfida non pervenuta
- Sottotitoli in italiano molto invasivi