Con questa recensione di POCO M3 andiamo ad aggiungere un tassello alla curiosa parabola del brand indipendente di Xiaomi: dopo aver esordito sul mercato con terminali d'alta gamma, la compagnia cinese ha deciso di aggredire il segmento medio con il convincente POCO X3 NFC, e ora scende fino alla parte più bassa del listino con un dispositivo che ha l'ambizione di rappresentare la scelta migliore per chi ha un budget limitato. Parliamo infatti di uno smartphone che viene proposto a 159,90 Euro per la variante 4 GB di RAM e 64 GB di memoria di archiviazione e 179,90 Euro per il taglio 4/128 ma che al contempo offre una dotazione di tutto rispetto. Vediamo dunque se ci troviamo di fronte al best buy di Natale della fascia economica.
Dotazione e design
Se il buongiorno si vede dal mattino, la confezione di POCO M3 è tutto tranne che essenziale: al suo interno trovano infatti spazio, oltre al telefono, un caricabatterie da 22W, un cavo USB-C, una cover trasparente in silicone e una pellicola protettiva per il display. Un allestimento generoso, ma che non deve trarre in inganno sulle velleità di un dispositivo che punta a fare le cose semplici senza provare a scimmiottare le soluzioni di modelli più pregiati. In questo senso va inquadrata la scelta di utilizzare la cara vecchia plastica rigida per la scocca dello smartphone, una decisione assolutamente sensata in termini di praticità e contenimento dei costi ma che lascia solo un filo perplessi per la finitura ruvida che rende lo smartphone leggermente scivoloso. POCO ha comunque voluto dare un suo tratto distintivo con il blocco lucido sul retro che ospita il modulo fotocamere e presenta in bella vista il logo della compagnia: qui si entra appieno nel merito dei gusti personali, ma non si tratta di un elemento che francamente ci ha entusiasmato, anzi.
Il display da 6,5 pollici è ricoperto da Gorilla Glass 3 ed è interrotto nella parte superiore da un notch a goccia che avvolge la fotocamera frontale, una soluzione oramai adottata quasi esclusivamente dai dispositivi budget e che appare inevitabilmente un po' vecchia. Guardando alla cornice, sulla destra troviamo il tasto per l'accensione - che integra anche un valido sensore per le impronte digitali - e i comandi per il volume, a sinistra il carrellino per due SIM più eventuale scheda microSD, in alto il jack audio da 3,5 mm e in basso l'altoparlante principale che collabora con quello superiore per offrire un discreto audio stereo, cosa non comune in questo segmento. Il tutto per uno smartphone di dimensioni generose ma non esagerate, pari a 77.3 x 162.3 x 9.6 mm e con un peso tutto sommato accettabile di 199 grammi.
Display e fotocamere
Il pannello montato da POCO M3 è un LCD IPS con risoluzione FullHD+ (1080 x 2340 pixel) che garantisce una resa insospettabilmente valida considerando l'economicità del dispositivo. La luminosità è buona e rende bene anche sotto il sole diretto, i colori sono vividi quanto basta e il valido trattamento oleofobico del vetro gli consente di non trattenere troppo le impronte. Ovviamente ci sono diversi limiti, dai neri poco profondi ad un angolo di visione piuttosto ridotto, ma non ci si può davvero lamentare. Dove POCO indubbiamente è andata più al risparmio è nel comparto fotografico, che si dimostra appena sufficiente: per carità, nessuno pretendeva prestazioni da camera phone da un telefonino da 150 Euro, ma è evidente come si tratti dell'aspetto più debole del pacchetto. Il modulo delle fotocamere posteriori conta su tre unità, una principale da 48 megapixel e due sensori da 2 megapixel riservati all'effetto bokeh e alla macro: questi ultimi lasciano davvero il tempo che trovano, mentre la principale svolge un lavoro decoroso solo in condizioni di illuminazione ideale, perdendo parecchio smalto sia in presenza di luci molto forti sia viceversa in modalità notturna. La frontale da 8 megapixel fa davvero il minimo sindacale e lo stesso si può dire del comparto video, che arriva al massimo al FullHD a 30fps senza peraltro poter godere di una stabilizzazione soddisfacente. Non aiuta infine il fatto che l'applicazione nativa per le foto sia tutto tranne che rapida, gettando un'ulteriore ombra sulla componente in assoluto meno riuscita di POCO M3.
Prestazioni e autonomia
Partendo sempre dal doveroso presupposto che POCO M3 è indicato a un pubblico non esigente in termini di performance, il dispositivo si comporta bene sul profilo dell'hardware, mettendo sul piatto un processore Snapdragon 662 octa core da 2 GHz, una GPU Adreno 610, 4 GB di RAM e 64 o 128 GB di memoria interna espandibile, in poche parole tutto ciò che serve per un utilizzo moderato senza grossi pensieri. Accettando una qualità grafica inferiore ci si può anche togliere qualche soddisfazione in ambito gaming (c'è persino l'applicazione dedicata Turbo Videogiochi), mentre spingendo un po' sul multitasking vengono fuori tutti i limiti di un prodotto evidentemente non indicato a questo scopo, con rallentamenti e singhiozzi anche piuttosto importanti.
Lato software, nonostante Android 10 e MIUI 12 siano realtà super affermate, non si possono fare miracoli e certe funzionalità che filano lisce come l'olio su terminali più avanzati qua fanno evidentemente più fatica. Tutte cose assolutamente accettabili e nella norma per un telefonino in questa fascia di prezzo al quale si può e si deve chiedere soltanto di fare le cose semplici e se possibile farle bene. Valida, in questo senso, l'offerta in termini di connettività, con Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 5.0, radio FM e porta infrarossi, anche se va sottolineata l'assenza del chip NFC. Solo note positive infine per ciò che concerne l'autonomia, con una batteria da 6000 mAh che, unita ai consumi parchi del dispositivo, può portare tranquillamente a raggiungere i due giorni pieni di durata anche con uno sfruttamento abbastanza sostenuto: ulteriore conferma di un telefonino che vuole fare solo il telefonino.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
POCO M3 non sarà probabilmente lo smartphone che riscrive le regole dei dispositivi Android di fascia bassa, ma è senza dubbio una delle scelte migliori che si possono fare se si vuole spendere poco e avere comunque un po' di sostanza fra le mani. L'ultimo nato della compagnia cinese vanta infatti uno schermo di buon livello, un'ottima autonomia e prestazioni adeguate a un utilizzo moderato, mostrando il fianco solo in termini di fotocamere e di qualche piccola mancanza qua e là.
PRO
- Scheda tecnica buona in rapporto al prezzo
- Display valido per il segmento
- Autonomia notevole
CONTRO
- Fotocamere al minimo sindacale
- Manca il chip NFC
- Design e materiali ovviamente cheap