Da qualche tempo la serie Realme GT era sparita dai radar del mercato occidentale, precisamente a seguito della distribuzione di Realme GT 2 Pro, l'ultimo della gamma premium dell'azienda cinese a raggiungere anche i nostri lidi. Evidentemente all'epoca i dati di vendita non avevano soddisfatto le attese, fatto sta che - salvo qualche sporadico sussulto con la linea GT Neo - la linea di prodotto è proseguita in patria e in altri paesi con i modelli 3 e 5, saltando come di consueto il numero 4 che in oriente è considerato di cattivo auspicio. Fatto questo doveroso riassunto, eccoci dunque qui con la recensione di Realme GT 6, che riprova a conquistare il pubblico europeo con una scheda tecnica di primo livello abbinata a un prezzo piuttosto interessante.
Al netto di promo lancio e scontistiche varie, il dispositivo esce a 599.99€ nella versione da 8/256 GB, che salgono a 699.99€ per il taglio da 12/256 GB e 799.99€ per il modello top da 16/512 GB: cifre obiettivamente lontane da quello che è stato il pane quotidiano di Realme negli ultimi mesi, ovvero smartphone prevalentemente di fascia budget, ma che proprio per questo stimolano la curiosità nei confronti di un prodotto che rompe un po' l'inerzia dell'azienda sul nostro mercato di riferimento.
L'obiettivo dichiarato di Realme GT 6 è quello di dare una scossa al segmento di fascia alta, continuate a leggere per scoprire se ci è effettivamente riuscito.
Caratteristiche tecniche
Le specifiche di Realme GT 6 confermano le ambizioni della compagnia cinese, e parlano di un dispositivo che può decisamente giocarsela ad alti livelli, a cominciare ovviamente dal SoC. Il Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3 che fa da cuore pulsante allo smartphone è una versione sicuramente inferiore del chipset top di gamma per eccellenza del produttore statunitense (di fatto è uno Snapdragon 8+ Gen 1 in overclock) ma rimane una scelta di assoluto pregio: 8 core e processo produttivo a quattro nanometri sono sempre gli stessi, mentre a cambiare è l'architettura della CPU, meno scoppiettante in questo caso ma altresì dotata di un migliore efficientamento energetico.
Di primo livello anche il restante corredo hardware: la GPU è una Adreno 735, mentre gli 8/12/16 GB di RAM sono di tipo LPDDR5X e lo spazio di archiviazione da 256/512 GB è UFS 4.0, ovvero il meglio attualmente disponibile sul mercato in termini di velocità di lettura e scrittura.
Completa di tutto il necessario la connettività, che comprende 5G, GPS, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.4 e un'antenna NFC a 360° che dovrebbe rendere ancora più agevoli i pagamenti tramite questa tecnologia. La porta USB è però solo 2.0 e manca il supporto alle eSIM, due dettagli che sulla fascia alta cominciano ad avere un certo peso.
Per quanto riguarda la dotazione di accessori compresi nella confezione, il sample che abbiamo ricevuto non contemplava alcun alimentatore, quindi assieme allo smartphone abbiamo trovato solo un cavo USB-C e una cover grigia non proprio da far luccicare gli occhi: al momento in cui scriviamo non è chiaro se sarà lo stesso anche per la versione retail.
Scheda tecnica Realme GT 6
- Dimensioni: 162 x 75 x 8.6 mm
- Peso: 199 grammi
- Display:
- AMOLED da 6.78"
- Risoluzione 2780 x 1264
- Refresh rate a 120 Hz
- Touch sampling rate a 360 Hz
- Luminosità di picco 6000 nit
- Aspect Ratio 20:9
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3
- GPU: Adreno 735
- RAM: 8/12/16 GB di tipo LPDDR5X
- Storage: 256/512 GB di tipo UFS 4.0
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1.69
- Grandangolare Ultra-Wide 8 MP, f/2.2, 112°
- Tele 2x 50 MP, f/2.0
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 32 MP, f/2.45
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e
- Bluetooth: 5.4 con A2DP/LE/aptX HD/LHDC
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Resistenza agli elementi: Certificazione IP65
-
Colori:
- Razor Green
- Fluid Silver
- Batteria: 5500 mAh
- Prezzo:
- 8 GB RAM + 256 GB Storage | 599.99€
- 12 GB RAM + 256 GB Storage | 699.99€
- 16 GB RAM + 512 GB Storage | 799.99€
Design
La serie GT è stata sempre caratterizzata da un design un po' sopra le righe, e guardando a Realme GT 6 appare evidente come l'intenzione dell'azienda sia stata quella di frenare gli eccessi e puntare più sull'eleganza e su un feeling premium, nell'ottica di mettersi sullo stesso piano dei grandi nomi della scena Android: un obiettivo che si può considerare pienamente raggiunto, seppur al prezzo di aver sacrificato quel pizzico di personalità tipico della linea.
La cover posteriore è realizzata in plastica con una doppia finitura: nella fascia che contiene il modulo fotocamere composto da tre oblò disposti sulla sinistra è stato scelto un effetto a specchio, mentre la parte restante della superficie è opaca. Realme parla di una particolare lavorazione capace di rendere la scocca cangiante a seconda dell'esposizione alla luce, ma dobbiamo dire che le due colorazioni Razor Green e Fluid Silver forse non esaltano proprio questo aspetto.
Lo schermo da 6.78 pollici è protetto da Gorilla Glass Victus 2 e da una pellicola pre-applicata, presenta un punch hole centrale sul lato superiore ed è curvo sui bordi, una soluzione che non incontra sempre i gusti di tutti (e che l'industria sembra sempre meno propensa ad adottare) ma che si sposa molto bene con una scocca posteriore che si estende anch'essa su parte della cornice.
Parlando proprio del frame, la disposizione degli elementi vede il tasto di accensione e il bilanciere per il volume sulla destra, porta IR, microfono e speaker secondario in alto e altoparlante principale, porta USB-C e alloggiamento per due nanoSIM in basso.
Dimensioni e peso sono pari a 162 x 75 x 8.6 mm per 199 grammi e non descrivono chiaramente uno smartphone compatto, anche se la particolarità della cornice "incastrata" tra i bordi dello schermo e della cover lo fa sembrare meno spesso di quanto sia in realtà. Da segnalare infine che, a differenza della stragrande maggioranza dei flagship, Realme GT 6 non gode della certificazione IP68 per l'immersione ma deve accontentarsi della più umile IP65 che garantisce protezione contro schizzi d'acqua e infiltrazioni di polvere.
Display
Arriviamo a quello che è senza dubbio uno dei piatti forti di Realme GT 6, ovvero il display AMOLED da 6.78" con risoluzione FHD+ 2780 x 1264. Si tratta di uno schermo davvero eccellente, che si fa apprezzare da subito per una grande pulizia dell'immagine e una resa dei colori molto vivida, grazie anche alla profondità a 10-bit e una copertura del 100% dello spazio P3. Non manca il supporto per i formati HDR10+, Dolby Vision e Pro-XDR, ma la parte del leone la ricopre un altro aspetto.
Stando ai dati diffusi dall'azienda produttrice, la luminosità di picco del pannello dovrebbe raggiungere infatti il valore record di 6000 nits in HDR, garantendo una leggibilità estrema in qualunque condizione. Anche se non abbiamo avuto modo di validare con strumenti di precisione questo impressionante traguardo, possiamo dire senza dubbio che il display di Realme GT 6 non ha davvero paura di niente: attivando la luminosità extra dal menù delle impostazioni (cosa che comporta ovviamente un aumento nel consumo di batteria), neanche il più forte sole di mezzogiorno può interferire con quello che passa sullo schermo del dispositivo. Servivano 6000 nits per raggiungere un simile obiettivo? Forse no, ma la dimostrazione di forza è comunque notevole.
Completano il quadro una risposta al tocco di 360 Hz e una frequenza di aggiornamento massima di 120 Hz che, grazie alla tecnologia LTPO, può scendere in maniera granulare fino a un minimo di 1 Hz a seconda del contenuto visualizzato: un dettaglio importante in particolar modo se si è utilizzatori abituali di always on display, che il dispositivo ovviamente supporta con dovizia di opzioni di personalizzazione.
Fotocamere
Per quanto riguarda il comparto fotografico, con Realme GT 6 l'azienda ha voluto seguire le orme di altri grandi produttori, cercando di abbinare dei sensori di qualità a una spiccata propensione software all'elaborazione delle immagini, il tutto con l'assist decisivo dell'intelligenza artificiale. Il risultato è un set di obiettivi ben assortito che consente di realizzare immagini molto buone anche quando le fonti di luce scarseggiano.
Il modulo posteriore è costituito da tre fotocamere: una principale da 50 MP dotata di OIS, una tele con ingrandimento 2x sempre da 50 MP e un'ultra grandangolare da 8 MP. La prima si basa su un sensore Sony LYT-808 già visto su altri smartphone di fascia medio/alta che qui conferma le sue capacità, scattando foto nitide, dotate di un notevole livello di dettaglio e di un buon bilanciamento dei colori.
La fotocamera zoom è una Samsung JN5 che mantiene un'apprezzabile coerenza con la resa della principale a 2x, ma non delude nemmeno quando ci si spinge oltre con l'ingrandimento digitale (anche se oltre i 4x la perdita di qualità inizia a farsi sentire), tornando utilissima oltretutto per la modalità ritratto.
Niente male anche l'ultra grandangolare, una Sony IMX355 che compensa la sua definizione evidentemente inferiore con una riproduzione dei colori non troppo dissimile da quella degli altri due sensori e la capacità di non "stirare" le immagini sui bordi.
Il contributo dell'intelligenza artificiale si vede non solo nel miglioramento della foto a seguito dello scatto, ma anche di notte, con la modalità dedicata che si attiva in automatico e consente di ottenere immagini chiare e ricche di dettagli persino in situazioni particolarmente complicate. Non solo, grazie all'IA si possono sfruttare tutta una serie di strumenti di editing molto interessanti per chi ama perdere un po' di tempo a ritoccare i propri scatti: spicca su tutti una funzione grazie alla quale si può letteralmente cancellare un elemento dalla foto (sia questo un oggetto o una persona) con un semplice tap sullo schermo e aspettando poi che il software faccia la magia, riuscendo nella maggior parte dei casi a restituire soluzioni molto convincenti.
Promossa anche la frontale da 32 MP, dotata di tutto ciò che serve per garantire selfie di livello anche in modalità ritratto, con un buon dettaglio e una resa verosimile delle tonalità della pelle.
In termini di riprese video, Realme GT 6 raggiunge un massimo di 4K a 60 FPS, ma per godere di varie migliorie occorre scendere di qualche gradino: per i filmati in HDR ci si deve accontentare dei 30 FPS, mentre l'ultra stabilizzazione elettronica si ottiene solo a 1080p. I risultati sono comunque più che buoni, con l'IA che anche qui ci mette del suo soprattutto in notturna: attivando l'HDR in condizioni di scarsa luminosità c'è una bella differenza rispetto a video realizzati con altri dispositivi (persino più costosi), anche se qualche artefatto bisogna metterlo in conto.
Batteria
La batteria di Realme GT 6 è costituita da due moduli che concorrono a una capienza totale di 5500 mAh, un valore superiore a quella che è attualmente la media del mercato. Come si sa, tuttavia, questo dato da solo non basta a garantire una buona autonomia, e in questo senso l'efficientamento energetico dello Snapdragon 8s Gen 3 contribuisce in maniera significativa, consentendo al dispositivo di coprire una giornata piena di utilizzo intenso lasciando anche un discreto margine; al tempo stesso, limitando un po' lo sfruttamento del dispositivo, toccare le 48 ore prima di doversi collegare alla corrente è tutt'altro che utopistico.
Parlando di ricarica, Realme GT 6 supporta un massimo di 120 W che si traducono all'atto pratico in 10 minuti per raggiungere il 50% e in appena 28 minuti per riempire completamente il serbatoio: tutto questo posto che si sia già in possesso di un alimentatore adatto, dato che come abbiamo già precisato non era presente nella confezione del dispositivo che abbiamo avuto in prova.
L'azienda vanta una resa della batteria superiore all'80% persino dopo 1600 cicli completi di ricarica, ovvero quattro anni considerandone una al giorno: non possiamo ovviamente metterci la mano sul fuoco, ma sulla carta è un'ottima garanzia.
In questo contesto sicuramente molto positivo, l'assenza della ricarica wireless è però un dettaglio che si fa sentire per un dispositivo che ambisce a confrontarsi con i flagship.
Videogiochi e prestazioni
Grazie al suo notevole corredo hardware, Realme GT 6 riesce a gestire senza problemi i videogiochi più impegnativi sulla piazza come Honkai: Star Rail, Call of Duty Mobile, Diablo Immortal o Genshin Impact, chiedendo di sacrificare poco o nulla in termini di fedeltà visiva o frame rate.
Dell'eccellente display abbiamo già parlato, ma alla godibilità dell'esperienza collaborano anche un convincente impianto stereo, un robusto motore per le vibrazioni e un efficiente sistema di raffreddamento che abbina una camera di vapore da 10 millimetri quadrati a nove strati di materiali isolanti.
Non manca un'apposita modalità Giochi che raccoglie le app installate, propone una selezione di casual game e consente anche di esplorare i suggerimenti per i download di Google Play Store. C'è anche il menu rapido che si può richiamare quando un gioco è in esecuzione, il quale consente tra le altre cose addirittura di regolare la frequenza di clock dei singoli core della CPU o la velocità massima della GPU: una funzionalità che obiettivamente serve più a fare scena che altro, ma che era giusto segnalare.
In termini di prestazioni, Realme GT 6 sa difendersi molto bene nel contesto particolarmente competitivo dei dispositivi di fascia alta, anche se le differenze con i flagship veri e propri vengono a galla quando si confrontano i numeri dei benchmark: come abbiamo già detto, lo Snapdragon 8s Gen 3 è una versione meno performante del chipset leader del mercato, ed è per questo che l'ultimo nato in casa Realme non raggiunge gli stessi valori degli smartphone più pregiati dotati di quel processore.
È altresì evidente che si tratta di differenze apprezzabili fondamentalmente solo nei test, dato che nell'utilizzo quotidiano Realme GT 6 è fluido e reattivo in ogni condizione, anche quando deve gestire task di un certo peso.
A voler proprio cercare il pelo nell'uovo, il dispositivo non sembra proprio un fenomeno quando si parla di gestire carichi di lavoro importanti per periodi prolungati: gli stress test che abbiamo eseguito evidenziano infatti una stabilità non proprio granitica, con temperature che si alzano e performance che calano a lungo andare. Anche in questo caso però, va sottolineato come si tratti di situazioni difficilmente replicabili con uno sfruttamento normale dello smartphone.
Esperienza d’uso
Che Realme GT 6 sia un prodotto elegante e ben costruito l'abbiamo già detto, e nonostante non sia propriamente un peso piuma non è difficile da maneggiare con una mano sola, anche se la particolare sottigliezza della cornice lo rende obiettivamente un po' scivoloso. C'è anche da dire che la finitura lucida della scocca rappresenta un vero e proprio magnete per ditate e polvere, ancora più evidenti sulla superficie a specchio a ridosso del modulo fotocamere: se non volete passare il tempo a lucidare il telefono, l'utilizzo di una cover è praticamente obbligatorio.
La componente telefonica è invece del tutto soddisfacente sia per qualità dell'audio in chiamata sia per ricezione, quest'ultima favorita da una disposizione delle antenne al centro del frame di modo da non rischiare di coprirle con le mani anche quando si utilizza lo smartphone in orizzontale.
Riguardo ai sensori biometrici, Realme GT 6 offre la classica accoppiata composta da lettore per le impronte digitali incastonato sotto lo schermo e riconoscimento del volto 2D, che peraltro funziona bene anche in condizioni di bassa luminosità ambientale.
Lato software, Realme GT 6 si basa su Android 14 declinato tramite l'arcinota Realme UI 5.0, l'interfaccia utente proprietaria che da un po' di tempo oramai si è praticamente "fusa" con Oxygen OS di OnePlus e ColorOS di OPPO, di fatto tre nomi diversi che identificano la stessa identica esperienza d'uso.
Rispetto agli smartphone più economici dell'azienda cinese, con Realme GT 6 si possono sfruttare tutte le feature avanzate offerte dal sistema operativo, comprese le air gesture (a nostro modo di vedere piuttosto inutili), lo split screen e le finestre mobili.
Ma un flagship killer non si può definire tale senza pagare dazio alla sensazione del momento, ovvero l'intelligenza artificiale: Realme GT 6 lo fa con la sua NEXT AI, che mette lo zampino non solo nello scatto e nell'editing delle foto come abbiamo visto in precedenza, ma anche offrendo alcune funzionalità appositamente studiate per l'occasione. Tra queste, vale la pena citare il riconoscimento dello schermo, grazie al quale distinguere ed estrarre contenuti visualizzati sul display (ma al momento per quanto riguarda i testi sono supportati solo l'inglese e il cinese) e il loop intelligente, che apre una serie di scorciatoie contestuali quando si tiene premuto su di un elemento. In tutta onestà non ci sono sembrate feature rivoluzionarie o incredibilmente efficaci, ma magari dei futuri aggiornamenti potrebbero cambiare le carte in tavola.
A proposito di update, anche con Realme GT 6 l'azienda evita accuratamente di dare indicazioni ufficiali sul supporto garantito, ma è lecito pensare ai canonici due major update e tre anni di patch di sicurezza, che però messi a confronto coi giganti del settore iniziano a essere davvero un po' miseri. Piccola nota di demerito anche per la presenza - fortunatamente limitata - di un po' di bloatware che su un dispositivo su questa fascia di prezzo non dovrebbe proprio esistere.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Realme GT 6 segna il ritorno sul mercato europeo di una serie che va a completare l'offerta del produttore cinese, tradizionalmente più propensa verso dispositivi di fascia inferiore: per i fedelissimi di casa Realme è senza dubbio una buona notizia, perché GT 6 vanta qualità di primo livello, capeggiate da un display eccellente con una luminosità da record, un convincente set di fotocamere e una batteria ottima per durata e velocità di ricarica. Nonostante un prezzo di listino più che adeguato - che con la giusta offerta può diventare davvero allettante - rimane qualche dubbio che Realme GT 6 possa appuntarsi al petto la medaglia da flagship killer, considerando che la somma di tanti piccoli dettagli che tradiscono le necessità di contenere i costi alla fine si fanno comunque sentire.
PRO
- Display eccellente con luminosità da record
- Set di fotocamere convincente e versatile (anche di notte)
- Ottima autonomia e ricarica rapida
CONTRO
- Su diversi aspetti c'è una bella distanza dai flagship
- L'apporto dell'intelligenza artificiale non è strabiliante
- Design elegante, ma un po' anonimo e presa scivolosa