Nonostante all'inizio di quest'anno Apple abbia aperto le porte all'arrivo delle app di cloud gaming sui suoi dispositivi, al per Microsoft è "impossibile" lanciare un app nativa di Xbox Cloud Gaming su iPhone e iPad, a causa delle salate commissioni imposte dalla casa di Cupertino.
Questo riassumendo è quanto ha riferito Phil Spencer in documento inviato alla CMA (l'antitrust del Regno Unito) in merito a un indagine sui browser mobile e il cloud gaming. Il boss di Microsoft Gaming afferma che nonostante l'apertura da parte di Apple è praticamente impossibile monetizzare con un servizio di cloud gaming a fronte di commissioni pari al 30% degli incassi, che la compagnia non ritiene "economicamente sostenibili né giustificabili".
Le parole di Phil Spencer
"La commissione IAP di Apple è fissata a un livello che non è né economicamente sostenibile né giustificabile", si legge nel documento. "La commissione del 30% rende impossibile per Microsoft monetizzare efficacemente la sua offerta di servizi di cloud gaming, dato che la linea guida 3.1.3(b) impedisce di offrire agli utenti iOS contenuti, abbonamenti o funzionalità diverse (compresi i consumabili nei giochi multipiattaforma) rispetto ai contenuti, agli abbonamenti e alle funzionalità offerti su altre piattaforme".
A fine gennaio Apple ha annunciato delle nuove regole per consentire gli sviluppatori di terze parti di portare su App Store delle applicazioni per il cloud gaming. Sulla carta ciò avrebbe dovuto aprire le porte a servizi come Xbox Game Pass, ma evidentemente la commissioni salate imposte dalla compagnia stanno tendendo alla larga le terze parti. La CMA sta svolgendo un'indagine di mercato su browser mobile e servizi di cloud gaming, per stabilire se Apple e Google stanno usando pratiche che possono limitare la concorrenza e l'innovazione. Al momento l'antitrust inglese sta raccogliendo le testimonianze di vari attori del settore, in vista di un giudizio finale sulla questione entro la fine di marzo 2025.