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L'industria dei videogiochi USA contro i dazi di Donald Trump: causeranno danni all'americano medio

L'ESA è scesa in campo contro i dazi di Donald Trump, che rischiano di causare danni significativi all'americano medio e non solo.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   03/02/2025
Donald Trump, il nuovo presidente degli USA

L'Entertainment Software Association (ESA), l'associazione di categoria dell'industria dei videogiochi in USA, ha esortato l'amministrazione del neo eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump a dialogare con il settore privato per evitare danni all'industria dei videogiochi. Il tema è quello dei dazi imposti da Trump all'importazione di beni da alcuni territori, che sta creando un'escalation che rischia di causare un'impennata dei prezzi in diversi settori, compreso quello dei videogiochi.

Le preoccupazioni dell'ESA

L'ESA vuole provare a "trovare modi per sostenere la crescita economica sorretta dal nostro settore." Il messaggio completo va più nello specifico: "I videogiochi sono una delle forme di intrattenimento più popolari e amate dagli americani di tutte le età. I dazi sui dispositivi di gioco e sui prodotti correlati avrebbero un impatto negativo su centinaia di milioni di americani e danneggerebbero i contributi significativi che l'industria apporta all'economia degli Stati Uniti. Siamo impazienti di collaborare con l'Amministrazione e il Congresso per trovare modi per sostenere la crescita economica sorretta dal nostro settore."

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L'ESA rappresenta le più grandi aziende del settore videoludico in USA, tra le quali Microsoft, Nintendo, Sony Interactive Entertainment, Square Enix, Ubisoft, Epic Games ed Electronic Arts.

Durante il fine settimana, Trump ha dato seguito alle minacce fatte in campagna elettorale e ha firmato un ordine che impone dazi su Canada, Cina e Messico. I paesi colpiti hanno reagito mettendo a loro volta dei dazi sulle importazioni USA o, nel caso della Cina, avviando azioni legali internazionali presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio. I dazi entreranno in vigore martedì, ma quelli sul Messico saranno sospesi per un mese, come concordato con il presidente messicano nel corso di una telefonata.

In futuro Trump vuole applicare i dazi anche sui beni provenienti dall'Unione Europea, quindi riguarderanno anche l'Italia. Quando gli è stato chiesto del Regno Unito, Trump ha risposto ai giornalisti: "vedremo come andranno le cose."

Gli effetti dei dazi sull'industria dei videogiochi sono attualmente oggetto di discussione tra gli esperti, come David Gibson, senior analyst di MST Financial, che ha spiegato come avrebbero un effetto "nullo" su Nintendo Switch 2 negli Stati Uniti, mentre messi sul Vietnam sarebbero dannosi perché la produzione della console passa da lì.

"Se i dazi verranno applicati alle importazioni dal Vietnam negli Stati Uniti, allora cambierà tutto. PS5 non è così fortunata, ma Sony potrebbe aumentare la produzione fuori dalla Cina per risolvere il problema."