Le voci sulla possibilità che Xbox ampli le sue operazioni da editore multipiattaforma (di fatto lo è già), portando alcune esclusive come Starfield o Hi-Fi Rush sulle console di Nintendo e Sony, hanno scatenato il malcontento di molti esponenti della sua comunità, con manifestazioni di dissenso fin troppo eccessive, sintomo di un investimento emotivo decisamente anomalo verso qualcosa che dovrebbe essere uno strumento e non il fine del videogiocare.
Cosa cambia?
Riflettendoci un po' negli scorsi giorni mi è venuto da chiedere a me stesso e a chiunque abbia manifestato forte dissenso per questa possibilità, quale sarebbe il problema di vedere un gioco prima esclusivo girare su di una piattaforma diversa da quella originale. Quindi ho ampliato la domanda, comprendendo tutti gli ecosistemi: ma se The Last of Us 2, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, Starfield e qualsiasi altro gioco esclusivo vi venisse in mente, fossero convertiti per altre piattaforme, si trasformerebbero automaticamente dei giochi più brutti?
Non mi è ben chiaro in cosa l'esclusività migliori un gioco. Qualcuno mi dirà che dipende da come viene sfruttato l'hardware, ma in realtà questo poteva valere quando le console avevano delle architetture molto diverse tra di loro. Ora sono praticamente dei PC mascherati, quindi la questione si pone in modo molto relativo, tanto che il titolo tecnicamente più avanzato della generazione PS4 / Xbox One è un multipiattaforma (Red Dead Redemption 2, per inciso).
Quindi, in cosa l'arrivo di Starfield su PS5 (per fare un esempio non confermato) andrebbe a detrimento di Starfield? Perché sarebbe un tradimento? Perché quelli con cui litighiamo online ci potrebbero giocare?
Inoltre: se non esistessero più esclusive, non comprereste più console? Smettereste di giocare in preda alla tristezza? Un gioco che oggi vi attrae diventerebbe automaticamente meno appetibile?
Ovviamente capisco che l'idea di far parte di una certa comunità si fondi su rituali e feticci, ma non è eccessivo scandalizzarsi per l'ipotesi che un gioco possa essere goduto da più persone, solo perché le si vede, in maniera non proprio sana, come nemiche?