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Xbox ha presentato Muse, un sistema di IA che genera idee per il gameplay nello sviluppo dei giochi

Microsoft Xbox ha ora un suo modello di intelligenza artificiale generativa specificamente incentrato sull'elaborazione di idee che riguardano il gameplay e lo sviluppo di giochi.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   19/02/2025
Phil Spencer, capo di Microsoft Gaming

La pubblicazione scientifica Nature ha pubblicato oggi un approfondimento su Muse, un nuovo sistema di intelligenza artificiale elaborato da Microsoft Xbox, in grado di generare idee per l'elaborazione di gameplay e lo sviluppo di giochi.

Partendo dalle ricerche effettuate da Microsoft sull'argomento, anche Xbox ha elaborato un suo modello di intelligenza artificiale che ha chiamato Muse e che risulta costruito appositamente per fornire soluzioni e idee allo sviluppo di videogiochi, elaborando possibili meccaniche di gameplay e comprendendo il funzionamento dei giochi a partire da alcuni semplici input.

Si tratta di un modello catalogato come WHAM (world and human action model), il primo di IA generativa specificamente creato per elaborare idee legate ai videogiochi.

Applicazioni tra preservazione e sviluppo di videogiochi

Alla costruzione del modello ha contribuito anche Ninja Theory, che ha "addestrato" Muse utilizzando soprattutto Bleeding Edge, l'action multiplayer a base di arene da combattimento che non ha avuto grande fortuna sul mercato.

Muse riesce a comprendere il mondo di gioco 3D attraverso veloci interazioni con un gioco, analizzando velocemente la fisica, le dinamiche del gameplay e come questo reagisce alle azioni del giocatore attraverso il controller, e può suggerire soluzioni e nuove idee di gioco a partire dalle nozioni acquisite.

Come riferito nel video qui sopra da Phil Spencer, capo di Microsoft Gaming, Xbox sta già utilizzando Muse per sviluppare un modello di intelligenza artificiale giocabile in tempo reale, addestrato su altri giochi first-party: "vediamo il potenziale di questo con possibili benefici un giorno sia per i giocatori che per i creatori di giochi, dalla possibilità di far rivivere giochi nostalgici a una più rapida ideazione creativa".

Secondo Xbox, questo modello potrebbe dunque sia agevolare lo sviluppo che aiutare a preservare i videogiochi: "innumerevoli giochi classici legati all'invecchiamento dell'hardware non sono più giocabili dalla maggior parte delle persone. Grazie a questa scoperta, stiamo esplorando il potenziale di Muse per prendere i vecchi giochi del catalogo arretrato dei nostri studi e ottimizzarli per qualsiasi dispositivo".

Quindi un ambito di applicazione è la possibilità di recuperare giochi del passato e adattarli agli hardware moderni, velocizzando un processo di port e ottimizzazione che potrebbe richiedere molto tempo. Non solo, ci sono anche altri ambiti in cui Muse può essere applicato allo sviluppo.

"Un'altra opportunità che stiamo esplorando è il modo in cui Muse può aiutare i team di sviluppo a prototipare nuove esperienze di gioco durante il processo creativo e a introdurre nuovi contenuti: prendendo i giochi che i giocatori già amano e consentendo ai nostri sviluppatori di iniettare nuove esperienze per farli divertire, o addirittura di farvi partecipare al processo di creazione". L'idea è di consentire una sorta di partecipazione dal basso all'elaborazione di nuove idee di gioco o evoluzioni da applicare a titoli già noti.

Per quanto riguarda l'utilizzo di strumenti di IA nello sviluppo di videogiochi, Xbox chiarisce che la scelta se adottare o meno tali soluzioni dipende comunque dai leader dei vari team, dunque si tratta di approcci differenti e magari incentrati solo su consulenza o prova di idee da elaborare.