La corsa all'intelligenza artificiale continua, e questa volta è Anthropic a fare un passo in avanti importante con Claude, il suo modello linguistico di punta. A partire da oggi, gli utenti statunitensi abbonati alla versione Pro del chatbot potranno attivare la funzione di ricerca sul web, trasformando Claude in uno strumento aggiornato in tempo reale e finalmente competitivo con alternative come ChatGPT, Gemini o Perplexity. L'azienda ha confermato che il rollout iniziale riguarda solo gli Stati Uniti, ma che la funzionalità arriverà a breve anche in altre regioni e per gli account gratuiti.
Per attivare l'opzione basta accedere al proprio profilo e abilitare manualmente la funzione "web search". Una volta attivata, Claude potrà cercare informazioni aggiornate in rete e restituire risultati corredati da citazioni alle fonti, per offrire un livello di trasparenza e affidabilità maggiore. Il sistema evidenzia le fonti accanto alle risposte, così che l'utente possa verificare immediatamente l'attendibilità di ciò che viene detto. Un dettaglio cruciale, soprattutto in un'epoca in cui l'AI può incorrere in clamorose "allucinazioni".
Un ritardo strategico, non un’imperfezione
Secondo quanto dichiarato da Scott White, product lead di Anthropic, l'azienda ha impiegato più tempo dei concorrenti per rilasciare questa funzione perché l'integrazione è stata pensata con attenzione, cercando di bilanciare la potenza della rete con la complessità dei modelli probabilistici. A differenza dei sistemi deterministici, che restituiscono sempre lo stesso risultato a parità di input, i modelli linguistici come Claude producono risposte che variano a seconda delle probabilità contestuali. Quando si somma a questo la mole caotica del web, il rischio di errori è elevato.
Proprio per questo motivo Anthropic ha dato priorità alla correttezza delle fonti, optando per un sistema che consente agli utenti di consultare direttamente il contenuto originale, nel caso in cui qualcosa sembri sbagliato o poco affidabile. White ha sottolineato che la nuova funzionalità non comporterà un aumento di prezzo per ora, anche se in futuro potrebbero esserci modelli di monetizzazione alternativi.
Verso un’AI davvero aggiornata e affidabile
Con l'introduzione della ricerca online, Claude colma una lacuna che molti utenti avevano evidenziato. La sua utilità, fino a oggi, era infatti limitata da una data di addestramento fissa, che lo rendeva inadatto a rispondere a domande legate all'attualità. Non a caso, numerosi utenti avevano creato workaround per dargli accesso al web, usando strumenti esterni o script personalizzati. L'assenza della funzione di ricerca era ormai difficile da giustificare, vista la presenza di alternative come Perplexity AI che già sfruttano modelli linguistici simili per fornire risposte basate sul web.
Oggi Claude si presenta come uno strumento più completo, in grado di affiancare la potenza della generazione linguistica all'attendibilità della verifica delle fonti. Il rischio di errori clamorosi - come quelli visti con altri modelli che raccomandavano azioni assurde dopo aver interpretato male contenuti da Reddit o blog satirici - resta, ma la possibilità di risalire alla fonte offre un'arma in più all'utente per difendersi.