Negli ultimi mesi del 2018 la questione della privacy su internet ha ricevuto attenzioni impensabili fino a una manciata di anni fa, con un inasprimento delle sanzioni verso i colossi del web colpevoli di violarla; d'altra parte proprio le società di notevoli dimensioni puntano sempre più ad una certa trasparenza verso i propri social, soprattutto quando c'è di mezzo la propaganda politica o la disinformazione. Nelle ultime ore non stupisce quindi come Facebook e Twitter abbiano rimosso un totale di quasi mille pagine e profili "incriminati".
Nel dettaglio, Facebook ha rimosso ben 652 pagine, gruppi e profili falsi colpevoli di disinformazione politica manipolatoria e Twitter oltre 300 profili; avevano lo scopo di influenzare le opinioni politiche, spesso con mezzi apparentemente innocui come meme, più di frequente con contenuti decisamente spinti. La massiccia operazione di pulizia ha avuto inizio con la segnalazione della società di sicurezza informatica FireEye, che ha dato il via alle indagini.
Le oltre mille pagine rimosse avevano come scopo diverse campagne di disinformazione politica, di cui tre originarie dell'Iran e una partita dalla Russia. Alcuni autori si spacciavano come rappresentati di testate giornalistiche, in realtà portando avanti attacchi alla cybersecurity come hacking degli account e diffusione di malware; il tutto con ingenti investimenti fino a 10.000 dollari per ogni singola campagna di disinformazione politica.
Facebook e Twitter: rimosse quasi mille pagine di disinformazione politica manipolatoria
Facebook e Twitter sono impegnate contro la disinformazione politica a scopi manipolatori: nelle ultime ore hanno bloccato quasi mille pagine e profili