L'intelligenza artificiale generativa continua a far discutere per via dell'utilizzo che ne viene fatto, spesso in spregio del diritto d'autore. L'ultimo caso riguarda l'attore premio Oscar Morgan Freeman, che si è scagliato contro queste nuove tecnologie, usate per imitare la sua voce senza il suo consenso, in modo anche abbastanza subdolo.
Intelligenze limitate
Sembra che Freeman sia venuto a conoscenza di una TikToker di nome @JustinesCameraRoll diventata virale per essersi finta sua nipote usando l'IA per imitare la sua voce. Freeman ha pubblicato un post su X per affrontare la questione.
"Grazie ai miei incredibili fan per la vostra vigilanza e il vostro sostegno nel denunciare l'uso non autorizzato di una voce AI che mi imita. La vostra dedizione aiuta a far sì che l'autenticità e l'integrità rimangano fondamentali. Grato. #AI #truffa #imitazione #ProtezioneIdentità," ha scritto Freeman.
Come accennato, l'intelligenza artificiale generativa sta preoccupando non poco artisti di ogni estrazione e media. Nell'ultimo anno abbiamo visto molti attori famosi criticare l'IA, dalla star Marvel Clark Gregg, che ha testimoniato davanti al Congresso lo scorso anno mentre veniva preso in considerazione il "No Fakes Act", a Tom Hanks, che ha messo in guardia i fan quando la sua immagine è stata usata senza il suo permesso in uno spot pubblicitario.
I casi vanno moltiplicandosi. Alcuni sono eclatanti come lo spettacolo di George Carlin creato con l'IA senza autorizzazione o, più recentemente, le copertine dei fumetti DC di Francesco Mattina ritirate perché realizzate male usando l'intelligenza artificiale.
Naturalmente casi come quello di Morgan Freeman fanno più rumore, data la statura del personaggio e il suo curriculum, che può vantare la partecipazione in film quali Gli spietati, Seven, Nella morsa del ragno, A spasso con Daisy e innumerevoli altri capolavori.