Sony Interactive Entertainment potrà competere anche se Microsoft acquisirà la serie Call of Duty. La CMA, ossia l'organo antitrust inglese, ha di fatto smontato la tesi espressa dalla compagnia guidata da Jim Ryan per provare a bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard da parte della casa di Redmond.
La notizia è ufficiale e arriva da una revisione del documento con le conclusioni parziali relative all'acquisizione. Dopo ulteriori indagini e dopo aver valutato con più attenzione la posizione di Microsoft e i passi in avanti fatti nelle ultime settimane, l'ente non riscontra più il rischio di una strategia di chiusura totale da parte di Microsoft, ossia di privazione dei contenuti di Activision Blizzard alla concorrenza, Call of Duty in particolare.
CMA: Nel paragrafo 1.6 del documento possiamo quindi leggere che la CMA ha concluso in via provvisoria che, anche se alcune strategie di Microsoft potrebbero diminuire in qualche modo l'offerta di PS5, "non influiranno materialmente sulla sua capacità di competere." Insomma, il contrario di quello che ha affermato Sony, ossia di non potersi proteggere dalla perdita di Call of Duty.
Insomma, uno dei motivi del cambiamento generale di linea della CMA verso l'acquisizione sembra essere proprio la valutazione della maggiore apertura di Microsoft con la serie Call of Duty. Gli accordi presi con compagnie di cloud gaming e le proposte di contratto anche a Sony stessa devono essere state lette in maniera positiva dai responsabili della CMA, che hanno così cambiato il loro parere provvisorio sull'acquisizione, almeno riguardo il rischio di ridurre la competitività di Sony. Tutto può ancora succedere, ma si tratta sicuramente già così di una vittoria da parte di Microsoft.