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Stray e la durata della campagna: non conta quanto è lunga, ma come viene usata

S'è fatto un gran parlare della durata di Stray. La campagna è corta? È lunga? Tutto dipende da come viene usata, direbbe qualcuno: vi spieghiamo il perché.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   22/07/2022

Stray si pone un po' come la dimostrazione che i gatti conquisteranno il mondo, ma in questo caso il mondo è quello dei videogiochi. Il titolo sviluppato dal piccolo team francese BlueTwelve Studio sta riscuotendo un grande successo, tuttavia si è discusso parecchio anche della durata della sua campagna.

È corta? È lunga? Come scritto nella recensione di Stray, abbiamo impiegato meno di cinque ore per arrivare ai titoli di coda, ma senza avere la sensazione di essere andati molto di fretta: la lista dei collezionabili testimonia che ci siamo fermati a raccogliere diverse cose lungo il cammino e altre le abbiamo trascurate.

A giudicare dai siti che raccolgono questo tipo di informazioni per fornire una durata media dei giochi, siamo in buona compagnia: la maggior parte degli utenti ha impiegato circa quattro ore e mezza per completare la campagna, proprio come noi, mentre chi ha voluto soffermarsi di più è arrivato a sei o sette ore.

E così, mentre cercavamo di sottrarci (con scarso successo, alla fine) alle provocazioni di chi indicava in Annapurna un colosso del settore tale da incutere timore fra le redazioni, al punto da obbligarle a pubblicare una nota in cui parlavano di otto ore di durata per il gioco, nonché alle farneticazioni di chi sostiene che se impieghi meno di sette/otto ore per completare Stray devi darti all'ippica previo consulto psichiatrico, abbiamo cercato di affermare un concetto molto semplice.

Stray, uno degli scenari del gioco
Stray, uno degli scenari del gioco

La durata di un gioco è uno dei tanti aspetti che vanno contestualizzati, al pari del gameplay, della direzione artistica e della realizzazione tecnica. Esistono sicuramente indicazioni oggettive: un open world venduto a prezzo pieno che si conclude in otto ore viene percepito come breve, un altro che solo per arrivare alla fine della storyline principale richiede quasi cento ore viene percepito come lungo, lunghissimo. Il punto è però come queste ore vengono impiegate.

Nel caso di Stray ci troviamo di fronte a un titolo che viene venduto a un prezzo budget, 29,99€ su PlayStation Store e meno ancora su Steam, che si focalizza su di un'esperienza prettamente narrativa, ovverosia racconta una storia. E le storie vengono solitamente concepite in un certo modo, tanto che diluirle troppo risulta evidente e controproducente ai fini del ritmo e del coinvolgimento.

Stray, il gatto in compagnia di uno dei comprimari dell'avventura
Stray, il gatto in compagnia di uno dei comprimari dell'avventura

Ne abbiamo parlato durante la diretta del day one: gli sviluppatori del gioco avrebbero potuto "allungare il brodo" in qualche modo, inserendo ad esempio un maggior numero di fetch quest oppure un po' di backtracking, ma quel tentativo artificioso di rendere la campagna più lunga si sarebbe notato e avrebbe rovinato l'equilibrio che invece è stato raggiunto.

È il caso di ribadirlo: lato gameplay, Stray non fa nulla di straordinario e anzi percorre un sentiero fin troppo comodo, prendendosi ben pochi rischi nell'ambito di quella che immaginiamo sia una chiara presa di coscienza dei limiti di un piccolo team di sviluppo. Un esercizio di autocontrollo ammirevole, ma al contempo un bel po' di potenziale inespresso.

Stray, una delle tante 'fotografie in movimento' del gioco
Stray, una delle tante "fotografie in movimento" del gioco

Tuttavia riesce difficile criticare la durata del gioco: appurate le risorse a disposizione degli autori, il tipo di storia che hanno voluto raccontare e l'ambientazione creata per l'occasione, nonché il prezzo di vendita, cinque ore di media ci sono sembrate sufficienti e non abbiamo sentito l'esigenza che fossero di più, né siamo arrivati ai titoli di coda mormorando "è già finito?".

Alla fine dei conti, fra un RPG e un open world questo tipo di esperienze più brevi ma non meno significative hanno perfettamente senso. Se poi ci sono anche dei gatti di mezzo, tanto meglio. Voi che ne pensate? Parliamone.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.