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Un bel guazzabuglio medievale

I cavalieri della mischia furibonda

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   23/11/2015
Knight Squad
Knight Squad
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Nel complicarsi progressivo delle esperienze videoludiche attuali, ogni tanto fa bene tornare alla schietta semplicità di una spadata nei denti data senza particolari calcoli né remore, ed è per questo che Knight Squad riesce a prendere subito qualsiasi tipo di giocatore. Come un bello zibaldone di suggestioni classiche vi si trovano diversi elementi che ce le fanno stare subito simpatico: c'è la semplice e crudele strategia di Bomberman, l'inquadratura e la spensierata violenza di Smash TV e i labirinti medievaleggianti di Gauntlet, tutti condensati in un misto dal forte sapore arcade e tutto impostato sul gioco in multiplayer.

Un bel guazzabuglio medievale

Non facciamoci ingannare dall'aspetto semplice, Knight Squad è il risultato di un processo di affinamento costante che dura da un po' di tempo a questa parte. Uscito in accesso anticipato su Steam circa un anno fa, il gioco si è evoluto fino alla sua forma attuale partendo come gioco in multiplayer esclusivamente in presenza e arricchitosi con la fondamentale aggiunta del multiplayer online solo in tempi recenti. In effetti, le atmosfere e la meccanica suggeriscono che la fruizione migliore sarebbe quella offline, con i compagni/avversari a portata di scappellotto e le infamate con gesti di stizza annessi a fare da cornice all'azione sullo schermo. E tutto questo è comunque sempre contemplato dal gioco, ma non è certo facile riuscire a creare una situazione del genere in qualsiasi momento, pertanto la soluzione offerta dal multiplayer online risulta fondamentale per apprezzarlo. La versione Xbox One arriva dunque al culmine della maturazione del progetto e si presenta ricca di una buona quantità di contenuti ed elementi di gioco disponibili direttamente "out of the box", anche questi costruiti e raffinati col tempo, attraverso il lungo periodo di test rappresentato dall'Early Access con il supporto attivo dei giocatori, ma è molto probabile che il percorso non si sia ancora concluso e che Chainsawesome Games abbia intenzione di ravvivare ancora l'offerta con ulteriori modalità e opzioni di gioco.

Venite anche voi alla pugna: Knight Squad mette in scena un divertente massacro medievaleggiante

Cavalieri e mazzate

All'interno di arene rappresentate da schermate fisse inquadrate dall'alto, otto cavalieri si affrontano perseguendo scopi diversi a seconda delle modalità di gioco ma tutti concernenti in qualche modo l'eliminazione del prossimo e la necessità di fare punti.

Un bel guazzabuglio medievale

Le variazioni sul tema sono molteplici: c'è il classico deathmatch tutti contro tutti o a squadre, il buon vecchio "cattura la bandiera" o la digressione mitologica "cattura il graal", modalità che richiedono di fare punti rimanendo il più possibile all'interno di una determinata zona della mappa, la modalità "Juggernaut", basata sulla conquista di un'arma speciale che garantisce un notevole vantaggio sugli avversari ma al costo di doverli fronteggiare tutti insieme, una sorta di gioco di calcio con un'enorme roccia da lanciare nella porta avversaria e varie altre variazioni sul tema, con il nucleo centrale fornito sempre e comunque dallo scontro diretto con gli altri cavalieri utilizzando varie tipologie di armi. A tutto questo si aggiungono ulteriori implicazioni come la presenza o meno del respawn automatico, la modifica delle condizioni di vittoria e della durata delle partite e tanto altro. Con una struttura di base così semplice e fondamentalmente ripetitiva, la presenza di una grande quantità di varianti sul tema diventa molto importante per arricchire il gameplay e mantenere alto l'interesse sul gioco per un periodo di tempo lungo, e su questo fronte il team ha lavorato bene, mettendo a disposizione una buona scelta di alternative, che consente una continua rotazione tra modalità di gioco tutte di buona fattura. La caratteristica interessante è che tutte le opzioni di gioco si associano bene al sistema di scontro, alle armi messe a disposizione e alla costruzione delle mappe. Sebbene ci siano in effetti alti e bassi tra le varie modalità, tutte diventano ugualmente valide quando inserite in una rotazione costante e veloce, in modo da non abusare delle solite due o tre opzioni preferite troppo a lungo.

Multiplo tenzone

Il combattimento è fulmineo poiché ogni personaggio ha praticamente un solo punto ferita e al primo attacco che subisce viene eliminato (a meno che non raccolga uno scudo, nel qual caso si possono subire due attacchi prima di perire), dunque si tratta di attaccare per primi e mirare bene, tenendo conto delle diverse particolarità delle armi che richiedono approcci diversi al nemico, sempre nell'ordine dei pochi secondi concessi per fare la propria mossa. Armi e power-up vengono dislocati all'interno delle mappe e si rigenerano a intervalli di tempo regolari, con una suddivisione in linea di massima tra armi da mischia come spade di varia foggia e mazze e armi a medio-lungo raggio come archi, bacchette magiche e bocche da fuoco, oltre a esplosivi e trivelle per sfondare i muri.

Un bel guazzabuglio medievale

Con otto combattenti all'interno di un'arena ristretta potete immaginare il caos che si genera ad ogni partita, con un ritmo forsennato che porta i combattenti a lanciarsi in battaglia, scontrarsi e perire nel giro di pochi secondi per poi ritornare sul campo pochi attimi dopo (a meno che non sia attiva una modalità di gioco senza respawn) e ricominciare la sequenza, con una media di una morte ogni 10 secondi o poco più. Tanto per aggiungere ulteriore confusione, l'inquadratura dall'alto è piuttosto distanziata e i personaggi appaiono alquanto piccoli, cosa che rende ancora più difficoltoso discernere perfettamente cosa stia succedendo nelle situazioni particolarmente concitate. Non si tratta di un gioco particolarmente tattico dunque e il caos ne rappresenta un po' un elemento distintivo, ma nelle modalità senza respawn o negli scontri a squadre, dove diventa difficile anche distinguere i propri compagni dagli avversari, questa mancanza di chiarezza diventa alquanto fastidiosa. Altro problema riscontrato riguarda il multiplayer online, che in certi casi soffre di un certo lag che comporta micro-scatti di frazioni di secondo: sebbene non sembrino problemi di grande rilievo in un titolo tutto giocato sullo scontro al millimetro e alla frazione di secondo diventano molto importanti, anche se tutto potrebbe semplicemente dipendere dalla qualità della connessione.

Guerrieri spartani

Un gioco del genere chiaramente non punta sul fotorealismo o su particolari soluzioni di alta tecnologia per mettere in scena gli scontri. Knight Squad predilige un tono umoristico e caricaturale, riuscendo anche a costruirsi una propria identità particolare all'interno del mercato, sebbene non si discosti molto da diverse altre produzioni indipendenti.

Un bel guazzabuglio medievale

Riesce anche parzialmente a sfuggire a quel tono da Flash game che la grafica 2D in alta definizione tende spesso ad avere, rifugiandosi nelle suggestioni antiche che abbiamo già citato sopra. In ogni caso, la realizzazione tecnica è perfettamente funzionale al gioco e risulta anche divertente, come dimostrano le animazioni fumettistiche, il design dei personaggi e la voce di commento agli scontri che riprende in pieno lo stile dei picchiaduro ultraviolenti tipo Mortal Kombat, a marcare il particolare contrasto tra l'efferatezza dell'azione nell'arena e il look cartoonesco generale. Certo non si tratta di un design particolarmente ispirato o in grado di stagliarsi tra i numerosi action game vecchia scuola attualmente presenti nel panorama indie, ma in un titolo che fa del gameplay il suo pilastro l'aspetto estetico rimane necessariamente in seconda linea. Più grave è il problema della scarsa visibilità degli elementi sullo schermo, con l'inquadratura e le scelte cromatiche che spesso impediscono una chiara visione di quello che accade in partita, come abbiamo riferito in precedenza, cosa che può risultare decisamente frustrante considerando anche l'estrema velocità dell'azione e il poco tempo concesso per fare le proprie mosse. Qualche dubbio emerge anche sull'accesso ai dati effettuato dal gioco, visto che i caricamenti risultano particolarmente lunghi nonostante i livelli siano limitati a una singola schermata, dunque non dovrebbero richiedere un flusso di dati eccessivo. Al pari dei problemi di lag riscontrati, anche questi sono elementi che possono essere facilmente corretti con aggiornamenti successivi, e considerando lo status di Knight Squad, uscito di fresco dal suo periodo di test esteso con l'Early Access, è probabile che ancora ci sia qualcosa da registrare.

Conclusioni

Versione testata Xbox One
Digital Delivery Steam, Xbox Store
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (9)
6.6
Il tuo voto

Semplice e diretto come una mazzata medievale, Knight Squad è un gioco dotato di un'immediatezza e una freschezza non frequenti nel mercato odierno, anche considerando la ricca offerta indie. Tra le varie modalità di gioco si percepisce l'energia multiplayer dei classici a 16-bit, da sessioni in multitap e imprecazioni colorite, come le evidenti citazioni ai titoli del periodo lasciano intendere. Purtroppo c'è da fare i conti anche con alcuni difetti, che vanno da quelli eventualmente risolvibili come le imperfezioni della struttura online a quelli insiti nel design come la scarsa chiarezza e una certa inevitabile ripetitività nell'azione. Preso come party game e giocato in multiplayer offline, Knight Squad mostra tutta la sua forza e in ogni caso il download gratuito con i Games with Gold di novembre è assolutamente raccomandato a tutti.

PRO

  • Immediato e divertente da subito
  • In multiplayer offline è devastante
  • Tante modalità diverse

CONTRO

  • Qualche problema nell'infrastruttura online
  • In single player ovviamente ha ben poco da dire
  • Troppo confusionario a tratti