Dopo aver dato il nostro giudizio sul Google Pixel 8 Pro, è ora giunto il turno della recensione del Google Pixel 8, il modello standard della nuova generazione di smartphone dell'azienda di Mountain View. Disponibile a un prezzo di listino di 799€ per la versione da 128 GB e 859€ per quella da 256 GB, si tratta di un dispositivo che si distingue per costi e dimensioni ridotti rispetto alla variante Pro, senza però rinunciare a una base hardware praticamente identica a quella del fratello maggiore.
Le differenze ovviamente ci sono e riguardano il display, il comparto fotografico, la batteria e qualche dettaglio qua e là che cercheremo di mettere in luce in questo articolo, insistendo spesso sul confronto tra i due smartphone proprio per avere un quadro il più chiaro possibile. Fate dunque riferimento alla recensione della versione Pro per una maggiore completezza su tutte le feature esclusive della gamma, mentre qui proveremo in ultima analisi a dare una risposta alla domanda fondamentale: quale smartphone scegliere tra Google Pixel 8 e Google Pixel 8 Pro?
Caratteristiche tecniche
La scheda tecnica di Google Pixel 8 è abbastanza sovrapponibile a quella della versione Pro, perlomeno per ciò che concerne le componenti principali del dispositivo. Sotto il cofano batte dunque sempre il nuovo chip proprietario Tensor G3 a nove core con processo produttivo a 4 nanometri, affiancato dal coprocessore di sicurezza Titan M2 e dalla GPU Immortalis G715. Cambia invece qualcosa in termini di memorie, con la RAM che scende a 8 GB (ma mantenendo il tipo LPDDR5X) e i tagli di spazio di archiviazione non espandibile che si riducono a 128 e 256 GB sempre nel formato UFS 3.1, non proprio l'ultimo ritrovato della tecnologia a dire il vero.
Esattamente identica a quella di Google Pixel 8 Pro è l'offerta in termini di connettività, con supporto a 5G, Bluetooth 5.3, Wi-Fi 7, GPS e NFC, così come è lo stesso il sensore ottico per le impronte digitali incastonato sotto lo schermo. Manca il termometro che è rimasto un'esclusiva del modello Pro, ma non si tratta certo di una rinuncia drammatica, perlomeno per l'utilizzo limitato che se ne può fare al momento.
Le similitudini tra i due smartphone riaffiorano quando si parla di dotazione di accessori, o per meglio dire della loro assenza: nella confezione di Google Pixel 8 c'è spazio solo per un cavo USB-C e un adattatore USB-A/USB-C utile per un eventuale trasferimento di dati da un vecchio telefono: una consuetudine, quella della parsimonia negli extra, oramai comune a tutti i top di gamma di un certo livello e che non fa più clamore.
Scheda tecnica Google Pixel 8
- Dimensioni: 150.5 x 70.8 x 8.9 mm
- Peso: 187 grammi
- Display:
- LTPO OLED Actua da 6,2 pollici
- Risoluzione 1080 x 2400
- Refresh rate a 120 Hz
- Luminosità di picco 2000 nit
- Aspect Ratio 20:9
- SoC: Google Tensor G3
- GPU: Immortalis G715
- RAM: 8 GB di tipo LPDDR5X
- Storage: 128 | 256 GB di tipo UFS 3.1
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1,7
- Grandangolare Ultra-Wide 12 MP, f/2,2 126°
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 10.5 MP, f/2,2
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e/7
- Bluetooth: 5.3 con A2DP/LE/aptx HD
- Resistenza agli elementi: IP68
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale, Barometro
- Colori:
- Nero Ossidiana
- Grigio Verde
- Rosa
- Batteria: 4575 mAh
- Prezzo:
- 8 GB RAM + 128 GB | 799 €
- 8 GB RAM + 256 GB | 859 €
Design
Google Pixel 8 segue ovviamente le stesse linee guida di design del fratello maggiore, ma tra i due dispositivi non mancano le differenze, alcune piuttosto evidenti e altre che si limitano a piccoli dettagli o variazioni nella scelta dei materiali.
La prima cosa che salta all'occhio sono ovviamente le dimensioni decisamente più ridotte di Google Pixel 8: con misure pari a 150.5 x 70.8 x 8.9 mm, lo smartphone di Mountain View entra di diritto nella categoria dei flagship compatti, sedendosi al fianco di veri e propri guru del settore quali Samsung Galaxy S23 e Asus Zenfone 10. Anche il peso è sensibilmente inferiore, con soli 187 grammi che lo rendono molto più maneggevole non solo del modello Pro ma anche del precedente Pixel 7. Un lavoro di alleggerimento che comunque non ha intaccato la qualità dell'assemblaggio, sempre ottima e suggellata dalla certificazione IP68 che garantisce protezione da polvere e acqua.
Se su Google Pixel 8 Pro la cover posteriore è realizzata in vetro Gorilla Glass Victus 2, qui bisogna accontentarsi della versione precedente del materiale, lavorato con una finitura lucida anziché opaca; identica invece la fascia in alluminio che attraversa orizzontalmente la scocca e si unisce alla cornice senza soluzioni di continuità, con abbinamenti di colori diversi a seconda del modello scelto tra Grigio Verde, Nero Ossidiana e Rosa. È invece più piccola la capsula che contiene le fotocamere posteriori, dovendone ospitare due e non tre come nel modello Pro.
Il display da 6.2" è protetto sempre da Gorilla Glass Victus ed è anche in questo caso piatto, abbandonando dunque i bordi curvi caratteristici dei modelli precedenti, con il punch hole per la selfie cam al suo solito posto al centro del margine superiore. Immutata anche la disposizione degli elementi sulla cornice, che presenta sul lato destro il tasto di accensione e il bilanciere per il volume, su quello sinistro l'alloggiamento per una singola nanoSIM (la doppia utenza è contemplata solo tramite eSIM) e in basso gli altoparlanti e la porta USB-C.
Display
Rispetto a quello del modello Pro, il display di Google Pixel 8 è forse meno foriero di novità se messo a confronto con quanto visto nella precedente generazione di smartphone dell'azienda di Mountain View, ma qualche upgrade particolarmente gradito comunque c'è stato.
Il pannello è leggermente più piccolo di quello di Pixel 7 (6.2" anziché 6.3") ma è sempre un OLED denominato Actua da Google con risoluzione 1080 x 2400 e rapporto di forma 20:9. Aumenta il refresh rate massimo, che passa da 90 a 120 Hz, lo stesso valore di Google Pixel 8 Pro ma con una differenza sostanziale: in questo caso la tecnologia LTPO è limitata a due step da 60 o 120 Hz, senza poter dunque raggiungere altre soglie in maniera davvero dinamica. Non che cambi molto a vista d'occhio (anzi) ma si tratta comunque di un fattore che può portare a un maggior consumo di batteria se si visualizzano molte schermate statiche.
Google ha concentrato anche qui i suoi sforzi nell'incremento della luminosità, che su Pixel 8 raggiunge i valori di 1400 nit in modalità automatica e 2000 nit di picco in HDR: un bel salto rispetto ai 1000/1400 nit del precedente modello, capace di portare il dispositivo tra i migliori del segmento in questo particolare ambito. La leggibilità è dunque eccellente anche sotto il sole diretto, tanto che non si notano differenze sostanziali con il display del modello Pro e i suoi numeri ancora più elevati.
A chiudere la carrellata segnaliamo il consueto supporto per l'always on display e per i formati HDR10+ e HEVC a garanzia della migliore qualità possibile di streaming con servizi quali Netflix, Prime Video o Disney+.
Fotocamere
E arriviamo al nodo cruciale del confronto tra Google Pixel 8 e la versione Pro, ovvero il comparto fotografico: è qui infatti che si concentrano le maggiori differenze tecniche tra i due dispositivi e che potrebbero far propendere un potenziale acquirente verso l'uno o l'altro modello. Il condizionale è tuttavia d'obbligo in quanto il grosso impatto dell'intelligenza artificiale nell'elaborazione delle fotografie tende un po' ad assottigliare l'incidenza dell'hardware sul risultato finale.
Come è noto, il modulo posteriore di Google Pixel 8 conta su due fotocamere, rinunciando alla tele 5x che rimane esclusiva del fratello maggiore. La principale da 50 MP ha lo stesso sensore Isocell GNV del Pro, qui però con autofocus LDAF a singola zona anziché multiplo: una sfumatura percepibile solo ai più esperti, con le performance del sensore che per il resto sono del tutto equiparabili a quelle - eccellenti - del modello più pregiato.
Discorso diverso per l'ultra grandangolare, che qui rimane ancorata ai 12 MP della generazione precedente (mentre su Pixel 8 Pro è salita a 48 MP) ma con upgrade che riguardano il campo visivo a 126° e la messa a fuoco per le macro: gli scatti rimangono più che soddisfacenti, ma è indubbio come sia meno ravvisabile l'uniformità tra i due sensori che invece abbiamo apprezzato sul modello Pro.
L'assenza di un teleobiettivo è compensata in maniera piuttosto convincente da uno zoom digitale 5x che ovviamente non garantisce gli stessi risultati ma può essere comunque ampiamente sufficiente per le necessità più comuni.
La fotocamera frontale è la stessa 10.5 MP della versione Pro, con però una differenza sostanziale nell'assenza dell'autofocus: rimane comunque un sensore capace di produrre selfie di ottimo livello che dovrebbero soddisfare un po' tutte le esigenze.
Sul fronte video non si segnalano invece cambiamenti particolari, con tutte e tre le fotocamere che possono registrare a un massimo di 4K a 60 FPS permettendo anche il cambio dinamico da un sensore all'altro senza interrompere la ripresa.
Come dicevamo in apertura di paragrafo però, è il software a fare la parte del leone nella resa fotografica degli smartphone di Google, e in questo senso Pixel 8 e Pixel 8 Pro sono assolutamente identici nella completezza di opzioni e nel massiccio intervento dell'intelligenza artificiale per facilitare gli scatti e modificarli in fase di editing: troviamo dunque qui tutte le feature per l'elaborazione e la pulizia di foto e video che abbiamo già avuto modo di descrivere nella recensione della versione Pro e che si confermano come un deciso valore aggiunto rispetto a tanti smartphone concorrenti.
Batteria
Considerate le dimensioni più contenute del dispositivo, è del tutto normale che la batteria di Google Pixel 8 sia meno capiente di quella del Pro: parliamo infatti di un modulo da 4575 mAh, che segna comunque un incremento rispetto ai 4355 mAh del modello precedente. Un fattore che va di pari passo con la costante ottimizzazione del processore Tensor G3 per garantire 24 ore di autonomia con un utilizzo medio e di arrivare perlomeno a sera nei casi di sfruttamento più intenso dello smartphone.
Non stupisce nemmeno dover fare i conti con una velocità di ricarica non esattamente da record (per usare un eufemismo), una scelta non comune solo a Google e che si può leggere da un lato come una risposta molto pigra a una tendenza di mercato diametralmente opposta e dall'altro come una necessità per non stressare eccessivamente la batteria. Il valore massimo consentito tramite cavo è ad ogni modo di 27 Watt, abbastanza per riempire metà serbatoio in 30 minuti circa e fare il pieno in meno di due ore: in modalità wireless si scende invece a 18 Watt, mentre è presente la ricarica inversa utile per dare una botta di vita all'occorrenza a smartwatch o auricolari.
Prestazioni
Solitamente le versioni standard e Pro di un qualunque marchio di smartphone tendono a dare risultati diversi in termini di performance, ma non è questo il caso della gamma Pixel 8, che condividendo la stessa architettura hardware fa segnare prestazioni quasi sovrapponibili dei due dispositivi. Come abbiamo già avuto modo di dire per Google Pixel 8 Pro, il processore proprietario Tensor G3 non è un mostro di potenza, ma nell'uso quotidiano sfidiamo chiunque a notare grosse differenze tra i device Google e i flagship della concorrenza.
Certo è che, come evidenziato anche dai benchmark che abbiamo eseguito durante il nostro test, Google Pixel 8 non è chiaramente lo smartphone da scegliere se si è abituati a spingere al massimo con il gaming o con task particolarmente pesanti dal punto di vista computazionale: oltre a valori decisamente inferiori a quelli di gran parte dei competitor nella stessa fascia di prezzo (e non solo), l'ultimo nato di casa Mountain View in condizioni di stress denota un deciso calo prestazionale condito da un notevole aumento delle temperature, anche se si tratta di casi limite difficilmente raggiungibili con un utilizzo normale.
Videogiochi
Anche in questo ambito ci troviamo costretti a ripetere fondamentalmente quanto scritto nella recensione di Google Pixel 8 Pro: questo non è uno smartphone da gaming in senso stretto, non possedendo feature espressamente orientate ai videogiochi (persino la modalità Gioco è molto più blanda di quanto offerto da praticamente ogni attore sul mercato Android) e non potendo contare su caratteristiche hardware davvero adatte allo scopo.
Ciò premesso, si può ovviamente sfruttare Google Pixel 8 per divertirsi un po' con i vari Asphalt 9, Call of Duty Mobile, Diablo Immortal, Genshin Impact e via discorrendo, scendendo a patti con i settaggi grafici che non sempre riusciranno a garantire la massima qualità possibile, specialmente con i titoli più recenti e dispendiosi in termini di risorse. A facilitare le cose intervengono comunque un display definito e molto luminoso, un impianto stereo capace di sostenere anche volumi elevati, un convincente motore per le vibrazioni e non ultima una compattezza del dispositivo che consente anche sessioni prolungate senza affaticare i polsi.
Esperienza d’uso
Abbiamo appena accennato alle dimensioni ridotte di Google Pixel 8, specialmente in confronto alla versione Pro, ed è indubbio che questo sia un fattore notevole quando si parla di ergonomia: il "piccolo" di casa Google è leggero, comodo da usare anche con una mano sola e tascabile come pochi altri competitor sul mercato, un elemento da tenere in considerazione se mal si sopportano le misure generalmente extra large dei top di gamma.
Ricezione e qualità in chiamata si assestano su ottimi livelli, e il lettore per le impronte digitali incastonato sotto lo schermo non sarà tra i più rapidi e precisi in circolazione ma svolge il suo lavoro senza dare problemi. Decisamente più soddisfacente comunque il riconoscimento del volto, che grazie all'evoluzione dell'intelligenza artificiale ora ha raggiunto un grado di sicurezza congruo ad essere sfruttato anche per autorizzare acquisti e pagamenti: l'unico limite in tal senso è che, essendo il processo gestito comunque dal sensore fotografico frontale, condizioni di luce scarsa potrebbero impedire l'autenticazione.
Lato software va praticamente copia e incollato quanto già espresso in merito nella recensione del modello Pro: Android 14 nella sua versione più pura è pulito, ultra ottimizzato e stabile, e a meno che non si abbia un vero e proprio innamoramento per altre interfacce utente è difficile trovargli dei veri difetti. Tutte le grandi e piccole feature basate sull'IA che sono esclusiva della gamma Pixel si trovano anche qua in grande spolvero, anche se bisognerà capire le intenzioni future di Google per la politica degli update, con alcune suggestioni che già ventilano corsie preferenziali per i possessori della versione Pro. Rimane invece granitica la promessa dell'azienda di supportare anche Google Pixel 8 con sette anni di aggiornamenti al sistema operativo e ai pacchetti di sicurezza, mettendo in questo caso una distanza siderale tra la propria offerta e quella della concorrenza Android.
Conclusioni
Multiplayer.it
9.0
Arrivati alla conclusione di questa recensione di Google Pixel 8 abbiamo deciso di assegnargli un voto leggermente più alto rispetto al modello Pro perché riteniamo semplicemente che possa rivelarsi un affare migliore per chi fosse interessato ai nuovi smartphone di Google: dotato di caratteristiche hardware e software sovrapponibili a quelle del fratello maggiore ma con dimensioni molto più compatte e un prezzo di gran lunga inferiore, Google Pixel 8 può essere considerato il best buy della famiglia soprattutto se si tiene conto che la superiorità tecnica del Pro in chiave fotografica è in qualche modo smorzata dall'intervento dell'intelligenza artificiale. Rimane da capire se Google avrà intenzione di favorire in qualche modo il modello Pro con la politica degli aggiornamenti, ma ora come ora Google Pixel 8 è a nostro parere il piatto più appetibile nell'offerta dell'azienda di Mountain View.
PRO
- Dimensioni compatte e peso contenuto
- Display e fotocamere hanno poco da invidiare al Pro
- Hardware e funzionalità sono praticamente le stesse
- Sette anni di aggiornamenti sono una bella garanzia
CONTRO
- Costa meno del Pro ma l'aumento rispetto a Pixel 7 c'è
- Le prestazioni nude e crude sono quello che sono
- Capacità della batteria e velocità di ricarica non entusiasmanti
- Certi update futuri potrebbero essere a vantaggio del Pro