Mentre nel segmento degli smartphone pieghevoli "a conchiglia" è iniziata da un po' di tempo una certa bagarre che vede un manipolo di aziende impegnate a contendersi il primato, nell'ambito dei cosiddetti foldable, ovvero quei dispositivi che si aprono a libro, la scena nel mercato italiano è ancora una sostanziale egemonia di Samsung e del suo Galaxy Z Fold 5. In questa recensione di OnePlus Open parliamo dunque di un prodotto che lancia apertamente il guanto di sfida allo smartphone del gigante coreano, proponendosi come un'alternativa sotto certi aspetti persino più lussuosa.
Realizzato in collaborazione con OPPO (che ne cura la distribuzione in Asia con il nome Find N3), OnePlus Open viene venduto a un prezzo di listino di 1849€: una cifra decisamente non di poco conto - considerando anche come il suo principale competitor si sia oramai adagiato su uno street price di gran lunga inferiore - ma non per questo spropositata alla luce dei materiali di pregio e delle notevolissime qualità tecniche del dispositivo. Andiamo dunque a scoprire quali sono le caratteristiche di OnePlus Open e vediamo se alla fine dei conti si potrà prendere lo scettro di miglior smartphone foldable Android sulla piazza.
Caratteristiche tecniche
OnePlus Open parte a razzo già dalle specifiche hardware, sfoggiando una dotazione che non sfigurerebbe su un "classico" smartphone top di gamma. Il processore è un Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 octa core con processo produttivo a 4 nanometri, ovvero il meglio disponibile sul mercato perlomeno fino all'imminente arrivo dei primi dispositivi che adotteranno la nuova generazione del SoC dell'azienda statunitense. Ad accompagnarlo troviamo una GPU Adreno 740 e ben 16 GB di memoria RAM di tipo LPDDR5X, mentre lo spazio di archiviazione è pari a 512 GB con tecnologia UFS 4.0 nell'unica versione immessa sul mercato.
Degli impressionanti display e del ricco comparto fotografico parleremo approfonditamente nei paragrafi dedicati, mentre è il caso di menzionare qui il potente impianto audio stereo che può contare su ben tre speaker tutti certificati Dolby Atmos. Ampio il ventaglio offerto anche in termini di connettività, con supporto per 5G, Bluetooth 5.3, Wi-Fi 7, NFC, porta USB-C 3.1 con uscita video e un massimo di due SIM fisiche e una eSIM.
In controtendenza con quasi tutti i flagship moderni, poi, OnePlus Open offre una notevole dotazione di accessori: all'interno dell'elegante confezione c'è spazio dunque per un cavo USB-A/USB-C, un alimentatore da 80 W e persino per una cover ruvida in due pezzi per proteggere la scocca posteriore e il profilo attorno allo schermo.
Scheda tecnica OnePlus Open
- Dimensioni:
- Aperto: 153.4 x 143.1 x 5.8
- Chiuso: 153.4 x 73.3 x 11.7
- Peso: 245 grammi
- Display esterno:
- Super Fluid OLED da 6.31"
- Risoluzione 1116 x 2484
- Refresh rate a 120 Hz
- Luminosità di picco 2800 nit
- Display interno:
- Super Fluid OLED pieghevole da 7.82"
- Risoluzione 2268 x 2440
- Refresh rate a 120 Hz
- Luminosità di picco 2800 nit
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2
- GPU: Adreno 740
- RAM: 16 GB
- Storage: 512 GB
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 48 MP, f/1.7
- Grandangolare Ultra-Wide 48 MP, f/2.2 114°
- Telescopica 3x 64 MP, f/2.6
- Fotocamere frontali:
- Esterna Ultra-Wide 32 MP, f/2.2
- Interna Ultra-Wide 20 MP, f/2.2
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e/7
- Bluetooth: 5.3 con A2DP/LE/aptX HD
- Resistenza agli elementi: IPX4
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Colori:
- Emerald Dusk
- Voyager Black
- Batteria: 4850 mAh
- Prezzo:
- 16 GB RAM + 512 GB | 1849 €
Design
I foldable devono chiaramente sottostare a delle regole di design ben precise, ma ciò non ha impedito a OnePlus di infondere al proprio prodotto una distinta personalità, che si manifesta in alcune scelte stilistiche molto nette e nella grande attenzione posta nella scelta dei materiali e nella qualità dell'assemblaggio, promosso anche dai test estremi di JerryRigEverything.
La cover posteriore nella colorazione Emerald Dusk che abbiamo ricevuto in prova è in vetro (mentre nella versione Voyager Black è in ecopelle) sulla quale spicca il generoso modulo fotocamere con tanto di logo Hasselblad, ospitato in un oblò che occupa quasi interamente la metà superiore del dispositivo: l'ingombro è notevole anche in termini di spessore, e basta vedere come dondola lo smartphone se appoggiato su una superficie piana per rendersene immediatamente conto.
Lo schermo esterno da 6.31" è protetto da un vetro Ceramic Guard e presenta un piccolo punch hole al centro del bordo superiore per ospitare la fotocamera anteriore, mentre quello interno da 7.82" ha un rivestimento in plastica e relega la selfie camera nell'angolo in alto a destra. Il famigerato scalino in prossimità della cerniera (autentica croce e delizia dei dispositivi pieghevoli) diventa praticamente invisibile a schermo attivo, e si percepisce appena strisciando il dito sul touchscreen: davvero encomiabile il lavoro di OnePlus in questo senso, anche per ciò che concerne il sistema di chiusura, con un meccanismo realizzato con una lega a base di zirconio che sporge leggermente dal corpo del dispositivo e garantisce un solido movimento in apertura e un'aderenza praticamente perfetta tra le due parti quando vengono unite.
Sulla cornice in alluminio gli elementi si trovano per la maggior parte sul lato destro, con l'iconico Alert Slider di OnePlus (qui caratterizzato da una piacevole zigrinatura) di fianco al display esterno e il bilanciere per il volume e il tasto per l'accensione che integra il sensore per le impronte digitali all'altezza del modulo fotocamere; in alto c'è uno dei tre altoparlanti mentre in basso troviamo gli altri due assieme al carrellino per le SIM e la porta USB-C.
Per quanto riguarda peso e dimensioni, non ci si può aspettare certo da OnePlus Open una particolare compattezza, ma con misure pari a 153.4 x 143.1 x 5.8 mm da aperto e 153.4 x 73.3 x 11.7 da chiuso per 245 grammi siamo comunque in linea con gli standard del segmento.
Da segnalare come il dispositivo non sia resistente all'immersione ma possieda la certificazione IPx4 contro gli schizzi d'acqua.
Display
Solitamente negli smartphone pieghevoli è il display interno a fare la parte del leone, con quello esterno che svolge una funzione più di servizio: ciò è vero anche per OnePlus Open, ma l'azienda non ha comunque voluto risparmiarsi, dotando il proprio prodotto di due schermi eccellenti che probabilmente costituiranno il metro di paragone per i futuri competitor. A conferma di questo, i due pannelli condividono diverse caratteristiche premium come la profondità del colore a 10-bit, il touch sampling a 240 Hz e il supporto per HDR10, HDR10+ e Dolby Vision.
Partendo dalla "copertina" del dispositivo troviamo dunque un display Super Fluid OLED da 6.31" e risoluzione 1116 x 2484 che non sfigurerebbe su un top di gamma tradizionale e che può essere utilizzato con gran soddisfazione per qualunque scopo, dalla semplice navigazione al gaming. La luminosità di picco in HDR raggiunge il valore strepitoso di 2800 nits e la tecnologia LTPO di terza generazione consente, a detta del produttore (non abbiamo potuto eseguire rilevazioni specifiche), di variare il refresh rate in maniera dinamica da un minimo di 10 a un massimo di 120 Hz. Non manca il supporto per l'always on display personalizzabile tramite un apposito menù.
Le cose migliorano ancora aprendo lo smartphone, grazie al sontuoso schermo pieghevole Flexi-fluid AMOLED da 7.82" e risoluzione 2268 x 2440: oltre all'incremento nelle dimensioni e nella definizione dell'immagine, il display interno offre la stessa eccezionale luminosità di picco di 2800 nits (che contribuisce non poco a rendere persino meno visibile la piega centrale) e una gestione del refresh rate ancora più granulare, con il valore massimo di 120 Hz che può scendere fino a 1 Hz. Avendo un rapporto di forma quasi 1:1, il display si esalta con i contenuti che riempiono tutta la sua superficie come foto o videogiochi, mentre per lo streaming bisogna fare per forza i conti con delle inevitabili bande nere, anche se la qualità rimane molto alta grazie anche alla certificazione Widevine L1.
Fotocamere
Come in una sorta di regola non scritta, il comparto fotografico degli smartphone pieghevoli non è mai all'altezza di quello dei flagship, vuoi per precise scelte commerciali o più banalmente per la necessità di contenere i costi di produzione. OnePlus Open distrugge completamente questo stereotipo, dimostrandosi non solo il foldable con le fotocamere migliori sul mercato, ma anche un dispositivo capace di dire la sua persino contro i più avanzati cameraphone.
Tutto questo senza tirare nemmeno troppo in mezzo la collaborazione con Hasselblad, che riguarda principalmente una consulenza dell'azienda svedese su alcuni dettagli dell'app fotografica e sull'elaborazione delle immagini: il merito è tutto di un impressionante set di fotocamere posteriori, composto da una principale da 48 MP, un'ultra-grandangolare da 48 MP e una fotocamera zoom da 64 MP con ingrandimento ottico 3x che si può spingere fino a 6x lossless con l'intervento di un sensore apposito.
In condizioni di luce ottimale si possono fare delle foto eccellenti con tutti e tre gli obiettivi, ottenendo sempre scatti dotati di una grande quantità di dettagli, luci e colori bilanciati e una notevole gamma dinamica: le performance migliori sono comunque appannaggio della principale e della tele - anche perché entrambe dotate di OIS - con quest'ultima che stupisce per la definizione dell'ingrandimento 6x (ci si può spingere fino a un massimo di 120x ma la qualità ovviamente ha un crollo verticale).
Davvero impressionante anche la modalità ritratto, dove si può scegliere tra tre diversi livelli di zoom e regolare con uno slider la profondità di campo, ma notevole è anche il lavoro dell'ultra-wide quando si trova a gestire le macro. Persino in notturna la resa rimane da top di gamma, con le sole foto grandangolari a rimanere un passettino indietro.
Come tutti i dispositivi pieghevoli poi, anche OnePlus Open sfrutta il doppio display con una serie di accorgimenti che aumentano le possibilità di scatto: si può dunque piegare lo schermo a 90° e appoggiare lo smartphone su una superficie piana per fare degli autoscatti molto stabili oppure si può trasferire l'anteprima sullo schermo esterno per farsi dei super selfie con il modulo posteriore o fornire una sorta di specchio al soggetto che si sta inquadrando.
Passando alle fotocamere frontali, OnePlus Open ne sfoggia ben due: la prima da 32 MP sullo schermo esterno e la seconda da 20 MP nell'angolo del display pieghevole. Entrambe offrono performance più che valide, anche se il dettaglio inferiore del sensore interno rende più sensato il suo utilizzo (anche per una questione di mera comodità) più per le videochiamate che per altro.
Per quanto riguarda infine il comparto video, tutte e cinque le fotocamere di OnePlus Open godono di una convincente stabilizzazione elettronica e possono registrare a 4K a 30 FPS, ma solo utilizzando gli obiettivi posteriori si raggiungono i 60 FPS: i filmati che si ottengono sono generalmente molto buoni, con la possibilità peraltro di passare da un sensore all'altro senza interrompere la ripresa.
Esperienza d’uso
Arrivati a questo punto della recensione di OnePlus Open bisogna cercare di mettere in luce quelle che sono le caratteristiche che lo differenziano principalmente da uno smartphone di stampo tradizionale e dai competitor appartenenti allo stesso segmento: da questo punto di vista gli elementi interessanti non mancano, ma c'è anche qualche compromesso a cui sottostare.
Il primo è senza dubbio quello relativo all'ergonomia, di certo non fra le note più liete del prodotto: OnePlus Open è obiettivamente molto voluminoso e piuttosto pesante, con l'ingombrante oblò del modulo fotocamere che sbilancia notevolmente l'equilibrio del dispositivo e ne aumenta ulteriormente lo spessore, rendendolo di fatto off limits per le tasche dei jeans.
La componente telefonica è invece del tutto soddisfacente, grazie a una buona ricezione e una qualità dell'audio ottima sia in capsula sia in vivavoce per merito della notevole dotazione di speaker.
Positiva anche la performance dei sensori biometrici, con il lettore per le impronte digitali affogato nel tasto di accensione che risulta preciso e comodo da raggiungere con le dita e un riconoscimento del viso 2D che ci è parso discretamente affidabile.
Dal punto di vista del software, OnePlus Open arriva equipaggiato di Android 13 declinato tramite l'interfaccia utente OxygenOS 13.2, diventata oramai di fatto indistinguibile dalla ColorOS della società gemella OPPO. Non ci sono novità sostanziali rispetto alle ultime release, ma come è facile immaginare esistono delle feature studiate appositamente per sfruttare il doppio display di questo specifico modello: non moltissime a dire la verità, ma tutte ben implementate e capaci di fare una discreta differenza anche nell'utilizzo quotidiano.
Tanto per cominciare, lo schermo interno non è un mero allargamento di quello esterno, ma offre proprio un punto di vista diverso: c'è ovviamente spazio per più applicazioni (viene di fatto replicato l'ordine delle due schermate principali del formato "normale") ma soprattutto fa la sua bella figura in basso una task bar in stile desktop che consente di accedere rapidamente alle applicazioni preferite, a quelle aperte per ultime, ai file recenti o all'intero contenuto della memoria del dispositivo.
Uno strumento fondamentale per sfruttare al meglio anche un'altra caratteristica tipica di OnePlus Open è chiamata Open Canvas ed è una versione all'ennesima potenza dello split screen: si possono affiancare un massimo di tre applicazioni da usare in contemporanea, scegliendo con semplici tap e gesture come disporre le finestre, se ampliarne alcune e ridurne altre e via discorrendo. Una soluzione per il multitasking che funziona davvero molto bene e che se padroneggiata a dovere consente di muoversi con grande agilità, con tanto di drag & drop per trasferire o condividere contenuti da una finestra all'altra.
Ci sono poi diverse piccole chicche che rendono l'utilizzo del display interno più adatto alla produttività, come ad esempio la tastiera che si spezza in due per facilitare la scrittura coi pollici, il sistema di gestione e modifica delle foto, i menù rapidi laterali e altro ancora. Peccato che non sia contemplato il supporto per il pennino come invece accade su Samsung Galaxy Z Fold 5, che ha anche il vantaggio di offrire l'inarrivabile suite DeX per collegare il dispositivo a un monitor esterno.
Del tutto soddisfacente infine il supporto garantito da OnePlus, consistente in 4 anni di major update e 5 anni di aggiornamenti di sicurezza.
Batteria
La batteria di OnePlus Open è costituita da due moduli, uno per ogni metà del dispositivo, che concorrono a formare un valore totale di 4805 mAh: si tratta di una cifra nella media del segmento, leggermente superiore a quella del diretto rivale Samsung Galaxy Z Fold 5 che si ferma a 4400 mAh. Tradotto in termini pratici, ciò significa che si arriva tranquillamente a fine giornata anche con uno sfruttamento intenso del dispositivo, per merito soprattutto della collaudatissima efficienza energetica del processore Snapdragon 8 Gen 2.
Nonostante l'alimentatore in dotazione supporti un massimo di 80 W, la ricarica di OnePlus Open arriva fino a 67 W, un traguardo ad ogni modo notevole che consente di recuperare un buon 45% di batteria nel giro di un quarto d'ora e di riempire completamente il serbatoio in soli 42 minuti. È supportata la ricarica inversa per trasferire energia ad accessori quali auricolari o smartwatch, ma manca una modalità wireless che a queste cifre sinceramente ci saremmo aspettati di trovare.
Prestazioni
Considerando le specifiche tecniche di cui dispone, non stupisce notare come OnePlus Open sia sostanzialmente al livello degli attuali top di gamma per ciò che concerne le prestazioni, e d'altra parte non potrebbe essere altrimenti vista l'estrema propensione del dispositivo nei confronti del multitasking spinto. Nel corso della nostra prova non abbiamo notato incertezze di sorta nemmeno con tre applicazioni che giravano in contemporanea via split screen, a conferma di come si tratti di un dispositivo senza dubbio indicato a chi lavora pesantemente con smartphone o tablet e magari non disdegna una soluzione che unisca i due mondi in un prodotto solo.
Per quanto riguarda i benchmark veri e propri, i valori che si ottengono sono leggermente diversi in base allo schermo utilizzato, in particolar modo nei test che coinvolgono di più l'impianto grafico per via della maggiore superficie da renderizzare del display intero: si tratta comunque di variazioni non troppo significative che riteniamo impossibili da cogliere al di fuori di questo specifico ambito.
Globalmente positiva ma non proprio entusiasmante la performance di OnePlus Open negli stress test, che mettono in evidenza una stabilità che perde un po' di colpi a lungo andare e che si accompagna a un significativo consumo di batteria, tuttavia con il bicchiere mezzo pieno dato da temperature che si mantengono sotto controllo.
Videogiochi
Quando si ha a disposizione uno schermo come quello interno di OnePlus Open, che attualmente ha davvero pochi rivali in ambito mobile per dimensioni e qualità, è inevitabile fare un serio pensiero al gaming. Non a caso nella homepage di default del dispositivo fa la sua bella presenza la modalità Gioco, che consente di raggruppare tutti i titoli scaricati e di gestire con un menu rapido le impostazioni relative alle performance, alle notifiche, alla cattura di video e screenshot e così via. Nulla di particolarmente nuovo o eclatante, ma un chiaro segnale di come OnePlus sia ben cosciente delle potenzialità di Open in questo ambito.
Giocare con il dispositivo aperto è una vera e propria goduria: i vari Diablo Immortal, Call of Duty Mobile, Genshin Impact e compagnia bella girano al massimo del dettaglio riempiendo completamente lo schermo, con l'impianto audio che garantisce un'ottima resa, il motore per le vibrazioni che restituisce un feedback convincente e un sistema di raffreddamento molto efficace nel tenere a bada le temperature. Il formato più compatto rispetto a un tablet e un peso ben distribuito sono due elementi che ben si sposano con sessioni di gioco anche prolungate e che consentono anche un discreto comfort con quei giochi con molti comandi su schermo.
Detto ciò, rimane validissima anche l'opzione di giocare con un display esterno comunque eccellente, ma è evidente che, avendo a disposizione questo ben di Dio a portata di fold, lo sfruttamento del pannello più piccolo finisca per essere riservato a esperienze più fugaci o meno impegnative.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.5
OnePlus Open è sicuramente lo smartphone foldable più potente e completo attualmente disponibile sul mercato, forte soprattutto di una qualità dei display che non teme confronti, di un comparto fotografico da autentico top di gamma e di una notevole cura per ciò che concerne l'ingegnerizzazione della cerniera e la generale ottima fattura dei materiali e dell'assemblaggio. Non è esagerato affermare come OnePlus Open vinca il confronto con il rivale Samsung Galaxy Z Fold 5 su tutti i punti salienti, concedendo all'avversario solo il supporto per il pennino e una più spiccata propensione alla produttività, anche se l'abissale differenza di prezzo tra i due contendenti tenda a rendere un po' meno clamoroso questo sorpasso. Ed è proprio mettendo assieme il costo importante, un volume non da poco e una serie di feature tanto interessanti quanto settoriali che si capisce come OnePlus Open si rivolga a una nicchia di pubblico molto ristretta. Insomma, se quello che cercate è il miglior foldable del momento ce l'avete davanti: se invece volete "solo" un nuovo smartphone Android di fascia alta, è verosimile che un modello tradizionale possa al contempo soddisfare le vostre esigenze e incidere meno sul portafoglio.
PRO
- Due eccellenti display, quello interno il migliore tra i fold
- Fotocamere di primissima qualità
- Materiali di pregio e costruzione molto solida
- Software con diverse soluzioni interessanti per il doppio schermo
CONTRO
- Il prezzo è davvero molto elevato
- Il dispositivo è grande e il modulo fotocamere sporgente non aiuta
- Manca la ricarica wireless e altri piccoli dettagli
- È un prodotto obiettivamente di nicchia