POCO F3 è stato uno degli smartphone Android più apprezzati della scorsa stagione, non tanto per caratteristiche fuori dall'ordinario quanto piuttosto per la sua capacità di offrire uno dei migliori rapporti qualità/prezzo nell'affollatissima fascia media dei dispositivi di fattura cinese. Come scopriremo nella recensione di POCO F4, riuscire a dare seguito a un simile successo non è stata proprio una passeggiata per la società gemella di Xiaomi.
Le note difficoltà del settore tecnologico (e non solo) costringono infatti i produttori a immettere sul mercato smartphone con dotazioni simili o addirittura inferiori a quelle dei modelli precedenti, oppure ad aumentare i prezzi o a fare entrambe le cose contemporaneamente. POCO F4 cerca il più possibile di parare il colpo, lavorando di fino per migliorare qualche dettaglio e arrivando sugli scaffali con un prezzo ritoccato del minimo sindacale, ovvero 399,90€ per il taglio 6/128 GB e 449,90€ per la versione 8/256 GB. Basterà per essere un nuovo best buy?
Caratteristiche hardware
Il lungo periodo di crisi globale (e, va detto, la tendenza mai sopita dei produttori cinesi di fare uscire troppi smartphone simili tra loro in un lasso di tempo brevissimo) non lascia grande spazio di manovra di questi tempi per i dispositivi medio-gamma, e perciò POCO F4 monta lo stesso SoC del precedente modello, ovvero il collaudatissimo Snapdragon 870 5G. Considerando anche quanto lentamente si sia evoluto il panorama dei processori mobile dal 2020 ad oggi, risulta difficile criticare la scelta dell'azienda cinese, ma di fatto rispetto all'anno scorso non cambia nulla, nemmeno guardando alla GPU Adreno 650 e ai 6 od 8 GB di RAM che si abbinano a 128 o 256 GB di spazio di archiviazione non espandibile.
Per cercare qualche novità bisogna armarsi di lumicino, grazie al quale si scopre che la RAM stavolta è di tipo LPDDR5 (quindi più veloce), che il sistema di raffreddamento è più grande ed efficiente, che la fotocamera principale è leggermente migliore, che il display supporta la tecnologia Dolby Vision e che la ricarica della batteria è più rapida. Non sarà moltissimo, ma almeno è qualcosa.
Sul fronte della connettività l'offerta di POCO F4 è completa, con 5G, Wi-Fi, GPS, Bluetooth 5.2 e NFC, e lo stesso si può dire di una dotazione di accessori che comprende un alimentatore da 67 W, un cavo USB/USB-C, un adattatore da USB-C a 3,5mm per le cuffie e una cover trasparente in silicone.
Scheda tecnica POCO F4
- Dimensioni: 163.2 x 76 x 7.7 mm
- Peso: 195 grammi
- Display:
- AMOLED da 6,67"
- Risoluzione FullHD+ 1080 x 2400
- Refresh rate a 120 Hz
- Touch sampling rate a 360 Hz
- Aspect Ratio 20:9
- Luminosità tipica di 900 nit e picco di 1300 nit
- SoC: Qualcomm Snapdragon 870 5G
- RAM: 6/8 GB
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 64 MP
- Grandangolare Ultra-Wide 8 MP
- Macro 2 MP
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 20 MP
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac
- Bluetooth: 5.2 con A2DP/LE
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Colori:
- Night Black
- Moonlight Silver
- Nebula Green
- Batteria: 4500mAh
- Memoria e prezzo:
- 6 GB RAM + 128 GB | 399,90€
- 8 GB RAM + 256 GB | 449,90€
Design
Se internamente POCO F4 e il modello dello scorso anno si assomigliano parecchio, dal punto di vista del design i due smartphone sono piuttosto diversi, con tutte le limitazioni di un settore nel quale da tanto tempo non ci si inventa nulla di nuovo.
La cover posteriore è in vetro (normale, non rinforzato) e abbandona la leggera convessità di POCO F3 per presentare una superficie piatta, interrotta solo dalla sporgenza del modulo fotocamere ospitato in un rettangolo nell'angolo in alto a sinistra. La finitura a specchio è molto gradevole alla vista, con un particolare effetto ottico a raggiera che si propaga dal riquadro delle fotocamere, ma è anche terreno fertile per le ditate.
Lo schermo è protetto da Gorilla Glass 5, è inquadrato da bordi particolarmente sottili e al centro della parte superiore presenta un punch hole per la fotocamera frontale che POCO descrive come uno dei più piccoli del settore, e non facciamo fatica a crederci. Sulla cornice in plastica trovano spazio sulla destra il tasto di accensione con integrato il lettore per le impronte digitali e il bilanciere per il volume e in basso la porta USB-C e l'alloggiamento per un massimo di due NanoSIM.
Buona parte del fascino di POCO F4 deriva anche da dimensioni piuttosto contenute per gli standard odierni, e in particolar modo da uno spessore di 7.7 mm che la stessa azienda cinese esalta come il più ridotto mai raggiunto da un dispositivo della sua gamma.
Display
POCO F4 monta lo stesso display del suo predecessore, ma data la qualità non ci si può lamentare: parliamo infatti di un AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione FullHD+ 1080 x 2400, una soluzione che si conferma decisamente di ottimo livello per questa fascia di prezzo. La luminosità tipica è pari a 900 nit con un valore di picco di 1300 nit, numeri molto solidi che rendono lo schermo leggibile in ogni condizione.
Si riconfermano davvero buone anche fluidità e reattività del display, rispettivamente con 120 Hz di frequenza di aggiornamento e 360 Hz di riconoscimento del tocco che tornano utili anche e soprattutto nel gaming. Il supporto al formato HDR 10+ si abbina poi all'inedita compatibilità con la tecnologia Dolby Vision per rendere ancora più piacevole la visione di contenuti in streaming tramite piattaforme quali Netflix, Prime Video o Disney+.
Fotocamere
Quello delle fotocamere è uno dei pochi ambiti in cui POCO F4 riesce a mettere un po' di distanza tra la sua offerta e quella del predecessore, segnando un miglioramento abbastanza netto ad esclusione di un singolo dettaglio.
Il modulo posteriore è infatti costituito da una principale da 64 MP, un'ultra grandangolare da 8 MP e una macro che scende a 2 MP rispetto ai 5 MP di POCO F3: un downgrade che va sottolineato ma per il quale non ci sembra opportuno strapparsi i capelli, visto l'utilizzo molto limitato che si fa di questo obiettivo. C'è invece di che essere soddisfatti dalla principale, capace di scattare foto davvero notevoli in termini di gamma dinamica, contrasto, accuratezza del colore e dettaglio, anche in notturna grazie a una modalità dedicata piuttosto efficiente. Finora nessuno smartphone del brand cinese aveva potuto contare su una stabilizzazione ottica, ma il sensore OmniVision OV64B di POCO F4 infrange questo tabù con tutte le conseguenze positive del caso. Molto valida anche l'ultra grandangolare specialmente di giorno (il Night Mode in questo caso fa decisamente più fatica), mentre della macro abbiamo già detto come sia evidentemente inferiore a quella dello scorso modello. Degno di nota il lavoro dell'intelligenza artificiale, in particolare per la modalità ritratto che poggia tutta sulle sue spalle non potendo fare affidamento su un sensore dedicato alla profondità di campo.
La frontale è la stessa 20 MP vista lo scorso anno e più che sufficiente per soddisfare le esigenze social di un pubblico medio, mentre salgono di livello i video, ora registrabili in 4K a 60 FPS tramite la principale, anche se per avere il massimo della stabilizzazione occorre scendere a 1080p e 30 FPS.
Batteria
La batteria di POCO F4 è costituita da un modulo da 4500 mAH, fondamentalmente lo stesso del suo predecessore, e considerando anche tutte le analogie relative al resto della componentistica, è facile intuire come l'autonomia sia molto simile: detto in parole povere, POCO F4 è uno di quegli smartphone su cui si può fare sicuro affidamento per coprire una giornata piena anche di utilizzo intenso, grazie soprattutto a efficaci processi di ottimizzazione delle risorse che sono oramai uno dei marchi di fabbrica del brand cinese.
Qualora servisse però, si può fare sfruttare una ricarica rapida decisamente più performante di quella del modello dell'anno scorso, aspetto reso evidente da un alimentatore che passa da 33 a ben 67 W di potenza: POCO dichiara che lo smartphone riempie completamente il serbatoio in 38 minuti, e il nostro test si è avvicinato molto a tale stima, per un risultato davvero notevole. Niente ricarica wireless, ma in questa fascia di prezzo ci sta.
Prestazioni
Abbiamo già ampiamente sottolineato come a livello hardware siano davvero minime le differenze tra POCO F3 e il qui presente POCO F4, quindi non stupisce notare che le prestazioni tra i due smartphone siano molto simili. I benchmark che abbiamo eseguito premiano comunque il nuovo dispositivo dell'azienda cinese, che si posiziona bene in rapporto ad altri competitor di media gamma e non risulta distante anni luce da flagship ben più costosi.
Un aspetto che non viene evidenziato dai test ma che vale la pena citare è quello di un sistema di raffreddamento aggiornato alla LiquidCool Technology 2.0 che sfrutta un sistema a camere di vapore più grande addirittura del 400% rispetto al predecessore: questo non significa che POCO F4 sia il 400% più fresco, ma comunque dà la misura dell'impegno profuso dal produttore per tenere a bada le temperature.
Videogiochi
Per quanto non sia ovviamente paragonabile al "fratellone" POCO F4 GT in termini di predisposizione al gaming, POCO F4 è uno smartphone con cui si può giocare tranquillamente alle più grandi hit del panorama mobile come Asphalt 9, Call of Duty Mobile, PUBG o Genshin Impact rinunciando a poco o nulla in termini di dettagli e frame rate.
I 120 Hz di refresh rate e i 360 Hz di touch sampling del display garantiscono un'ottima fluidità dell'azione su schermo e una risposta più che soddisfacente agli input sul touchscreen, mentre gli speaker stereo presenti nella parte alta e bassa del dispositivo producono un suono potente e chiaro quanto basta, peraltro con il supporto al formato Dolby Atmos.
L'immancabile modalità Game Turbo torna poi molto utile per raccogliere tutti i giochi dentro un singolo hub e modificare alcuni parametri per adattare l'esperienza alle proprie esigenze, potendo contare anche su un menu rapido richiamabile in qualunque momento da un angolo del touchscreen.
Esperienza d’uso
POCO F4 è uno smartphone piacevole da utilizzare, senza dubbio privo di particolari innovazioni né portatore di di feature esclusive, ma comunque perfettamente inquadrato nel suo segmento: è insomma un dispositivo con cui si può fare più o meno tutto con una certa soddisfazione.
Spessore e peso moderati sono poi tra i principali artefici di un'ergonomia molto buona, con il telefono che si può usare tranquillamente con una mano e che non risulta scivoloso. Ottima la performance del sensore per le impronte digitali affogato nel tasto di accensione, raggiungibile comodamente col pollice ed estremamente preciso e veloce nella rilevazione. Tutto bene anche in chiamata, con ricezione e audio apprezzabili e un sensore di prossimità che nel corso della nostra prova non ha dato nessun problema.
Non c'è infine moltissimo da dire sul software di POCO F4, nel senso che la MIUI 13 montata su Android 12 è ormai talmente familiare, stabile, veloce e completa che si fatica a trovare qualcosa di nuovo da segnalare. Interessanti però le possibilità di personalizzazione dell'always on display e l'illuminazione ai bordi dello schermo che segnala le notifiche, oltre alla sempre gradita estensione di memoria che preleva un paio GB dallo spazio di archiviazione per convertirlo in RAM addizionale.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.2
Per chi viene da POCO F3 il passaggio a POCO F4 ha obiettivamente poco senso: si tratta di due smartphone con soluzioni estetiche diverse ma sostanzialmente identici nella scheda tecnica e nelle performance. Il discorso cambia per chi fosse alla ricerca di un dispositivo Android di fascia media con cui fare un po' di tutto: sotto quest'ottica, POCO F4 è un ottimo telefonino dotato di un design moderno, schermo e fotocamere di buon livello e potenza di calcolo sufficiente per togliersi qualche soddisfazione col gaming e il multitasking. Certo, si possono ottenere più o meno gli stessi risultati andando a recuperare il modello dello scorso anno e risparmiando oltre un centinaio di Euro con la giusta offerta: ma questa, come si suol dire, è un'altra storia...
PRO
- Un medio gamma completo sotto tutti gli aspetti
- Display e fotocamere molto buone
- Ricarica super veloce
CONTRO
- Cambia pochissimo rispetto a POCO F3
- Prezzo più caro del predecessore
- Scocca non rinforzata