In un oramai consolidato cerimoniale, è Nubia ad aprire la sfida per aggiudicarsi lo scettro di miglior gaming phone Android della stagione, e in questa recensione di REDMAGIC 9 Pro andremo a vedere quali sono le caratteristiche di un dispositivo che viene lanciato sul mercato con qualche settimana di anticipo rispetto al suo storico rivale ROG Phone. La filosofia alla base del prodotto rimane sempre la stessa: offrire a quella nicchia di utenza iper focalizzata sul mobile gaming, uno smartphone con la migliore tecnologia del momento ma senza troppi fronzoli, per riuscire così a mantenere un prezzo decisamente inferiore a quello del concorrente ASUS.
Con un listino invariato rispetto alla scorsa generazione, REDMAGIC 9 Pro è disponibile dal sito ufficiale a 649€ per la versione 12/256 GB e 799€ per la più generosa 16/512 GB: cifre più che interessanti sia per la categoria dei gaming phone sia nel contesto di dispositivi con caratteristiche hardware da flagship. Il rovescio della medaglia con i precedenti modelli stava principalmente in un comparto fotografico da fascia bassa, in una interfaccia utente con diverse mancanze e in un supporto software che è sempre stato una grossa incognita: andiamo dunque a scoprire se, oltre all'ovvio upgrade tecnologico, REDMAGIC 9 Pro ha portato con sé anche delle soluzioni per quelli che di fatto sono stati i limiti principali del marchio fin dai suoi esordi.
Caratteristiche tecniche
Come è scontato che sia per uno smartphone che punta tutto sulle prestazioni, la dotazione hardware di REDMAGIC 9 Pro offre il meglio che sia attualmente disponibile sul mercato, a cominciare dal processore che è come sempre la voce che fa più clamore sulla scheda tecnica.
Nello specifico, REDMAGIC 9 Pro è uno dei primi dispositivi Android a montare il nuovissimo SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, ultima evoluzione del chip dell'azienda statunitense che verosimilmente sarà il campione da battere nel 2024, perlomeno fino all'arrivo del suo successore. La coppia che va a formare con la nuova GPU Adreno 750 promette un incremento nelle prestazioni pari al 32% per la CPU e 34% per la GPU, assieme a un consumo che dovrebbe ridursi rispettivamente del 34% e del 38%. È vero, si tratta sempre di valori che al di fuori dei comunicati stampa lasciano un po' il tempo che trovano, ma sta di fatto che l'ultimo nato in casa Nubia lato hardware parte decisamente col botto.
Proseguendo nell'analisi delle caratteristiche tecniche del dispositivo, abbiamo RAM di tipo LPDDR5X e spazio di archiviazione UFS 4.0 (non espandibile) che ammontano rispettivamente a 12/256 GB per la versione Sleet e 16/512 GB per le più pregiate Cyclone e Snowfall, mentre sul fronte connettività ritroviamo 5G, Wi-Fi 7, GPS, NFC e Bluetooth 5.3 come nei precedenti modelli, oltre al jack audio da 3,5 mm che Nubia continua orgogliosamente a mantenere.
È una vecchia conoscenza anche il chip proprietario Red Core 2, qua aggiornato alla versione Pro, che contribuisce ad alleggerire il processore da alcuni compiti secondari - principalmente la gestione dell'audio, delle luci RGB della scocca e del feedback tattile - per permettergli di concentrarsi nel rendering dei giochi. In tema di piccoli upgrade, i tasti dorsali capacitivi si trovano sempre sul lato destro e offrono un touch sampling stabile di 520 Hz, ma stavolta hanno un'area di rilevazione più ampia e sono abbinati a delle luci RGB personalizzabili.
Uno dei fiori all'occhiello di REDMAGIC è sempre stato un raffreddamento particolarmente efficace, e anche questo è un aspetto sul quale Nubia ha voluto migliorarsi: il nuovo sistema proprietario ICE 13 è composto dunque da ben 10 strati, una camera di vapore ancora più grande e una ventola capace di raggiungere i 22.000 RPM, anch'essa dotata di illuminazione RGB gestibile da un apposito menù. Per quanto concerne la dotazione di accessori, l'azienda cinese è riuscita a mantenere i suoi soliti standard, includendo nella confezione un alimentatore da 80 Watt, un cavo USB-C e una cover in plastica rigida.
Scheda tecnica REDMAGIC 9 Pro
- Dimensioni: 163.98 x 76.35 x 8.9
- Peso: 229 grammi
- Display:
- OLED da 6,8"
- Risoluzione FHD+ 2480 x 1116
- Refresh rate a 120 Hz
- Touch sampling rate a 960 Hz
- Luminosità di picco 1600 nit
- Aspect Ratio 20:9
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3
- GPU: Adreno 750
- RAM: 12/16 GB di tipo LPDDR5X
- Storage: 256/512 GB di tipo UFS 4.0
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1,9
- Grandangolare Ultra-Wide 50 MP, f/2,2
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 16 MP, f/2,0
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e/7
- Bluetooth: 5.3 con A2DP/LE
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Resistenza agli elementi: Nessuna certificazione
-
Colori:
- Sleet
- Cyclone
- Snowfall
- Batteria: 6500 mAh
- Prezzo:
- 12 GB RAM + 256 GB | 649,00€
- 16 GB RAM + 512 GB | 799,00€
Design
A partire dalla scorsa generazione di dispositivi, la gamma REDMAGIC ha abbandonato il tamarrissimo design degli esordi per abbracciare un look molto più squadrato e minimalista: una soluzione senza dubbio convincente che per fortuna è stata confermata anche in questo REDMAGIC 9 Pro, che rimane un prodotto piuttosto lontano dalla sobrietà ma comunque con uno stile riconoscibile e apprezzabile nel suo contesto.
Sulla scocca posteriore in vetro si nota subito il diverso posizionamento del modulo fotocamere, ora disposto in verticale nell'angolo superiore sinistro anziché al centro, con i due obiettivi seguiti dall'oblò che lascia intravedere la ventola di raffreddamento: da segnalare come nessuno degli elementi sporga in alcun modo dal corpo del dispositivo, lasciando spazio a una superficie completamente liscia che ha indubbiamente il suo fascino. I fregi che richiamano il gaming e le luci RGB sono sempre presenti ma in forma meno appariscente, e le colorazioni Sleet (nero) Cyclone (trasparente) e Snowfall (bianco) sono l'ennesima conferma di come Nubia stia cercando di dare al proprio prodotto un aspetto più cool.
Sullo schermo piatto da 6.8" protetto da Gorilla Glass 5 non ci sono punch hole o notch di sorta, in quanto la fotocamera anteriore è incastonata sotto al pannello: una soluzione non nuova per la gamma REDMAGIC e che continua a garantire il pregio di una superficie di visione completamente libera ma anche il difetto di selfie che lasciano molto a desiderare. Anche la disposizione degli elementi sulla cornice in alluminio è identica a quella vista sul modello dello scorso anno, con solo piccolissimi dettagli a fare la differenza: sulla destra c'è il tasto di accensione (ora con una forma circolare), uno sfiato per l'aria, lo slider rosso per attivare la modalità gaming e i due tasti dorsali capacitivi, sulla sinistra troviamo un'ulteriore griglia di raffreddamento e il bilanciere per il volume, in alto lo speaker secondario e il jack audio da 3,5 mm e in basso l'altoparlante principale, la porta USB-C e il carrellino per ospitare un massimo di due nanoSIM.
Che REDMAGIC 9 Pro sia esteticamente molto simile al predecessore lo si capisce anche considerando come peso e dimensioni siano rimaste praticamente identiche, ovvero 229 grammi per 163.98 x 76.35 x 8.9 mm: misure notevoli ma non esagerate per il segmento dei gaming phone. Rimane purtroppo inalterata anche la situazione sul fronte della resistenza agli elementi, con il dispositivo che non gode di alcuna certificazione contro le infiltrazioni di acqua e polvere.
Display
Oramai il livello dei display degli smartphone top di gamma ha raggiunto vette tali che è difficile assistere a grandi scossoni in questo frangente, e REDMAGIC 9 Pro non fa eccezione, offrendo uno schermo solo leggermente più evoluto di quello - ottimo - del precedente modello.
Parliamo dunque di un pannello OLED BOE Q9+ da 6.8" con risoluzione FHD+ 2480 x 1116 che trova il suo maggiore punto di svolta in una luminosità di picco ora in grado di raggiungere i 1600 nits in HDR per consentire una buonissima leggibilità in ogni condizione di luce. Il refresh rate massimo è invece sempre di 120 Hz, che il software gestisce dinamicamente a seconda del contenuto visualizzato in maniera piuttosto efficace, anche se non con le finezze degli LTPO più pregiati. La risposta al tocco, fondamentale per chi cerca le massime performance nel gaming, è pari a 960 Hz: un valore che pochi altri dispositivi possono vantare e che tuttavia non ha subito incrementi rispetto alle ultime generazioni.
Sia chiaro che stiamo cercando il pelo nell'uovo, perché è onestamente difficile lamentarsi del display di REDMAGIC 9 Pro. La superficie completamente libera da notch o punch hole è una goduria, la protezione Gorilla Glass 5 non ha bisogno di presentazioni e la profondità di colore a 10-bit e la copertura al 100% dello spettro DCI-P3 sono delle solide garanzie sia per il gaming sia per lo streaming. È però indubbio che il salto in avanti rispetto al modello dello scorso anno è proprio di quelli da formica.
Fotocamere
Il fatto che REDMAGIC 9 Pro faccia segnare diverse novità nel comparto fotografico è una notizia di un certo peso, perché si tratta tradizionalmente dell'aspetto più trascurato nei gaming phone sia dai produttori sia verosimilmente dallo zoccolo duro della loro base d'utenza, che non indirizza certo le proprie preferenze di acquisto sulla base della qualità delle fotocamere.
Sta di fatto che REDMAGIC 9 Pro si ritrova con un sensore secondario in meno (la ridicola macro da 2 MP di cui sicuramente nessuno sentirà la mancanza) ma con due fotocamere posteriori decisamente più al passo coi tempi rispetto a quanto visto nella precedente generazione. La principale da 50 MP è costituita dal solito obiettivo Samsung GN5, che guadagna però finalmente la stabilizzazione ottica e beneficia di nuove lenti 7P con uno strato anti riflesso: tre fattori che, uniti a un intervento più mirato dell'IA, consentono di scattare foto soddisfacenti in ogni condizione di luce e anche in notturna.
Un doveroso salto in avanti lo fa anche l'ultra-grandangolare, che passa dagli 8 MP di REDMAGIC 8 Pro ai 50 MP attuali: il sensore in questo caso è un Samsung JN1, e l'aumento di definizione si accompagna a un ottimizzato algoritmo di correzione della distorsione che funziona piuttosto bene, regalando immagini che non appaiono troppo "stirate" sui bordi. Insomma, non che adesso come per magia REDMAGIC 9 Pro sia diventato un camera phone (il livello rimane equiparabile a quello di dispositivi che costano meno della metà), ma è apprezzabile che finalmente qualche progresso ci sia stato dopo anni di immobilismo.
Lo stesso non si può purtroppo dire della frontale da 16 MP incastonata sotto lo schermo, che nonostante i proclami di Nubia circa le nuove tecnologie e i materiali utilizzati, rimane ampiamente sotto gli standard: i selfie appaiono poco definiti e opachi, come se la lente fosse sporca, e il filtro bellezza applicato di default non fa che dare al tutto un aspetto ancora meno naturale.
Niente di nuovo infine da segnalare per quanto riguarda i video, che rimangono di buona qualità specialmente se eseguiti con la principale che può spingersi fino a un massimo di 8K a 30 FPS: la soluzione più sensata (se non altro per questioni di archiviazione) rimane comunque scendere a 4K e scegliere tra 60 e 30 FPS, in quest'ultimo caso beneficiando del massimo grado di stabilizzazione elettronica.
Videogiochi
Trattandosi di un gaming phone in tutto e per tutto, fa un po' strano notare come proprio sul fronte dei videogiochi REDMAGIC 9 Pro non si faccia portatore di grandissimi cambiamenti al di là dell'evidente upgrade tecnologico: si potrebbe obiettare che l'offerta di Nubia fosse già da tempo particolarmente completa e che lo stesso settore del mobile gaming non sia proprio il terreno più fertile per le rivoluzioni, ma sta di fatto che bisogna usare il lumicino per andare a scorgere differenze con il precedente modello.
Sia chiaro, le specifiche hardware da top di gamma assoluto di REDMAGIC 9 Pro gli consentono di gestire ogni titolo al massimo della qualità grafica e del frame rate: i vari Asphalt 9, Call of Duty Mobile, Diablo Immortal o Genshin Impact viaggiano quindi che è una bellezza, arricchiti ulteriormente dall'eccellente dotazione del dispositivo per ciò che concerne il display, l'impianto audio stereo con certificazione DTS: X Ultra e il motore per le vibrazioni. Questo però si potrebbe definire come il minimo sindacale per un gaming phone con le ambizioni di REDMAGIC 9 Pro, quindi il fatto che ci sia poco altro di nuovo da segnalare non è proprio uno straordinario biglietto da visita per il nuovo prodotto Nubia.
Lo slider rosso per attivare la modalità Gioco è sempre ben presente sul lato destro del dispositivo, e una volta azionato accende la ventola e le luci RGB sulla scocca (tutte personalizzabili) e porta su schermo il solito hub dal quale accedere a tutti i titoli presenti in memoria e alla grande quantità di opzioni e parametri dedicati al gaming, questi ultimi gestibili anche tramite il sempre completissimo menù rapido senza interrompere il gioco in esecuzione.
Calibrazione delle performance del dispositivo, gestione delle catture, impostazione delle notifiche, messaggi, note rapide, libreria dei plugin: c'è tutto quello che serve per giocare al top, ma di fatto non ci sono grandi novità rispetto al passato se si esclude qualche nuovo elemento estetico e una manciata di feature secondarie che coinvolgono l'IA.
Discorso analogo per i tasti dorsali capacitivi, facili da assegnare a qualunque comando su schermo e che continuano ad essere comodissimi specialmente negli sparatutto, ma che fanno registrare degli upgrade marginali: l'azienda dichiara una maggiore sensibilità che è francamente impossibile da apprezzare in concreto, mentre la risposta al tocco è sempre di 520 Hz, un valore molto più che adeguato ma di fatto lo stesso dei precedenti modelli.
Nulla di particolarmente nuovo sotto il sole nemmeno per quel che riguarda le capacità di REDMAGIC 9 Pro di andare oltre i propri confini di smartphone, con il ritorno di due funzionalità particolarmente interessanti: la prima è il REDMAGIC Studio, grazie al quale eseguire un mirroring del display su un monitor tramite Wi-Fi o USB per poter così riprodurre i propri giochi mobile su PC o sulla TV: una feature questa che torna utile anche in termini di produttività, dato che si può fare affidamento su una suite dedicata per avere un'esperienza in stile desktop e usare lo smartphone come schermo secondario o trackpad.
La seconda è la modalità X-Gravity, che consente di assegnare gli input su schermo a una periferica esterna come una tastiera o un controller, utile soprattutto per sfruttare il cloud gaming di Xbox, PlayStation, Steam e similari.
Batteria
Per quanto riguarda la batteria, l'evoluzione di REDMAGIC 9 Pro procede su due binari: da un lato c'è l'ottimizzazione garantita dal nuovo processore Snapdragon 8 Gen 3, dall'altro un aumento nella capienza totale che raggiunge il valore di 6500 mAh distribuiti su due moduli distinti. Il risultato è un'autonomia davvero notevole, magari non proprio aderente alle 56 ore dichiarate dall'azienda ma comunque capace di superare senza fatica le 24 ore di utilizzo moderato e di portare il dispositivo a sera con un margine più che accettabile nel caso di uno sfruttamento particolarmente intenso.
Come ogni gaming phone che si rispetti poi, REDMAGIC 9 Pro ha anche l'asso nella manica di una ricarica rapida decisamente performante, per consentire ai videogiocatori più incalliti di infondere in pochi minuti al dispositivo l'energia sufficiente per andare avanti ore e ore. Grazie all'alimentatore da 80 W in dotazione, infatti, si riempie completamente il serbatoio in appena 35 minuti, e il tempo di una pausa caffè è sufficiente per recuperare il 50% della batteria. Di nuovo assente invece la ricarica wireless, una feature che tuttavia manca anche ai diretti competitor.
Prestazioni
L'adozione del nuovissimo Snapdragon 8 Gen 3 per REDMAGIC 9 Pro porta a una diretta - e piuttosto scontata - conseguenza: il gaming phone di Nubia sotto il profilo delle prestazioni è semplicemente il più potente dispositivo Android sul mercato, capace di macinare nuovi record nei benchmark e di alzare notevolmente l'asticella per i flagship che nei prossimi mesi proveranno a soffiargli il primato.
Cosa farci esattamente con tutta questa forza bruta è un altro paio di maniche, perché non esistono giochi mobile che hanno effettivo bisogno di specifiche del genere per girare al massimo della qualità, per non parlare dell'utilizzo quotidiano dello smartphone, durante il quale questi progressi tecnologici non sono semplicemente percepibili.
Decisamente più tangibile è il comportamento di REDMAGIC 9 Pro sotto stress, un'eventualità piuttosto probabile per un dispositivo rivolto a una nicchia di gamer particolarmente esigenti e che verosimilmente passeranno parecchio tempo spingendo l'hardware a pieno regime. La buona notizia è che l'ultimo nato in casa Nubia prosegue sul virtuoso percorso già tracciato dai suoi predecessori, mantenendo performance costanti anche sul lungo periodo senza incorrere in fenomeni di thermal throttling e con il sistema di raffreddamento che riesce ad abbassare le temperature addirittura fino a un minimo di 18°.
Esperienza d’uso
Abbiamo capito che REDMAGIC 9 Pro non è un vero e proprio elemento di rottura nel cammino della gamma Nubia, e la cosa si manifesta chiaramente in un'esperienza d'uso che è molto simile a quella dei precedenti modelli, anche e soprattutto in certi fattori che avrebbero decisamente meritato una bella revisione.
L'ergonomia perlomeno non è tra questi, sempre se vista nel contesto dei gaming phone: il dispositivo è ovviamente piuttosto ingombrante se confrontato con dei telefoni "normali", ma grazie alle forme squadrate, alla scocca completamente piatta e ad una buona distribuzione dei pesi non risulta troppo faticoso da tenere in mano, per buona pace di chi passa molto tempo davanti al display tra videogiochi e contenuti video.
La componente telefonica è valida per ciò che concerne ricezione e qualità dell'audio in chiamata sia in capsula sia in vivavoce, mentre non ci hanno convinto del tutto i sensori biometrici: il lettore per le impronte digitali incastonato sotto lo schermo nel corso del nostro test ha fatto qualche capriccio di troppo, e la scansione del volto 2D funziona solo in ottime condizioni di luce (oltre a non essere particolarmente sicura).
Il tasto più dolente rimane però sempre quello del software, non solo per la brutta abitudine di Nubia di non fornire indicazioni circa la durata e l'entità del supporto (sul quale non ci sentiremmo di essere troppo fiduciosi), ma anche per una interfaccia utente che è oramai rimasta ferma al palo da troppo tempo. L'aggiornamento ad Android 14 declinato attraverso l'interfaccia proprietaria REDMAGIC OS 9.0 non cambia granché la sostanza di un sistema abbastanza pulito e discretamente ricco di funzioni ma allo stesso tempo esteticamente grossolano e afflitto - per l'ennesima volta - da traduzioni sballate o mancanti del tutto: la nostra personale cartina al tornasole rimane la modalità always on display, che Nubia continua imperterrita da anni a localizzare in italiano come "Sempre Visualizzato", in quella che di fatto ha assunto i tratti di una perseveranza diabolica.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.5
In un segmento come quello dei gaming phone, nel quale bisogna continuamente spingere sull'acceleratore per dare l'illusione di offrire qualcosa di mai visto prima, la strategia piuttosto conservativa che Nubia ha adottato con questo REDMAGIC 9 Pro ci ha lasciato un po' interdetti: è vero, il SoC è nuovo di zecca e porta con sé abbastanza potenza da far segnare nuovi record nei benchmark, ma per il resto le poche novità riguardano elementi marginali, con diverse lacune storiche della gamma ancora ben visibili. Ben vengano dunque delle fotocamere finalmente migliorate e un design sempre meno pacchiano, ma se il software lascia ancora molto a desiderare, la traduzione è rimasta al palo e il supporto sul lungo periodo rimane una (brutta) incognita, è evidente che non si è agito dove c'era più bisogno. REDMAGIC 9 Pro resta un gaming phone dal rapporto qualità/prezzo quasi inarrivabile, ma se si cerca altro al di là della forza bruta è inevitabile guardarsi intorno.
PRO
- Il primo gaming phone con Snapdragon 8 Gen 3
- Hardware di primissimo livello e prezzo invitante
- Tante opzioni e modalità per i gamer
- Design che ha trovato una sua identità e fotocamere migliorate
CONTRO
- Software piuttosto dozzinale e traduzione (ancora) deficitaria
- Manca anche stavolta una garanzia di supporto sul lungo periodo
- Ci sono poche vere novità rispetto ai precedenti modelli
- Selfie cam sotto lo schermo quasi inutilizzabile