Puntuale come un orologio svizzero, è arrivato anche per quest'anno il momento del debutto sul nostro mercato della serie T della linea premium Xiaomi di smartphone Android: in questa recensione di Xiaomi 14T Pro parleremo dunque di un dispositivo che punta senza troppi timori alla fascia alta, forte di un hardware di tutto rispetto, di display e fotocamere di primo livello e di una qualità costruttiva oramai consolidata.
Tutti elementi che si riflettono chiaramente anche nel posizionamento del prodotto sul mercato: Xiaomi 14T Pro esce a prezzi di listino di 799.90€, 899.90€ e 999.90€ rispettivamente per le varianti da 256, 512 GB e 1 TB che - al netto di promozioni varie e inevitabili cali dello street price nelle prossime settimane - mettono giocoforza lo smartphone a confronto coi pesi massimi del panorama Android. Vediamo dunque se Xiaomi 14T Pro ha le spalle abbastanza larghe per giocarsela alla pari coi competitor più pregiati.
Caratteristiche tecniche di Xiaomi 14T Pro
La serie T ha sempre optato per soluzioni tecnologiche alternative, un po' per differenziarsi dalla proposta delle altre linee di prodotto, un po' per delle logiche valutazioni di contenimento dei costi. Xiaomi 14T Pro continua su questa falsariga, ma non nella maniera che sarebbe lecito aspettarsi: per quanto quella di Mediatek sia un'offerta notoriamente più economica di Qualcomm, qui troviamo un processore Dimensity 9300+ che ha tutti i crismi di un top di gamma, capace di pareggiare (quando non addirittura superare) le performance di uno Snapdragon 8 Gen 3.
Il resto della dotazione hardware del dispositivo non è da meno, a cominciare da una GPU Immortalis-G720 che dà ampie garanzie anche lato gaming, come vedremo in seguito. L'unico taglio di RAM previsto è da 12 GB di tipo LPDDR5X, mentre lo spazio di archiviazione (non espandibile) può essere da 256/512 GB e persino 1 TB di tipo UFS 4.0: in tutti i casi si tratta delle memorie più veloci disponibili sul mercato.
Anche dal punto di vista della connettività l'assortimento è assolutamente completo: troviamo dunque 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, NFC, emettitore a infrarossi e una porta USB-C che è "solo" 2.0 se si vuole andare proprio a cercare il pelo nell'uovo. Nell'apposito carrellino c'è poi spazio per due nanoSIM fisiche, ma il dispositivo supporta anche le eSIM come si conviene a un aspirante top di gamma. Per lo stesso motivo, è invece assente il jack audio da 3.5 mm.
Xiaomi 14T Pro viene venduto sul mercato europeo in una confezione più compatta rispetto al passato, e il motivo è presto detto: l'alimentatore non è compreso, quindi bisogna assicurarsi di possedere già un esemplare da almeno 120 W. L'offerta di accessori è composta dunque dall'immancabile cavo USB-A/USB-C e da una cover grigia scura in silicone di qualità apprezzabile.
Scheda tecnica Xiaomi 14T Pro
- Dimensioni: 160.4 x 75.1 x 8.4 mm
- Peso: 209 grammi
- Display:
- AMOLED da 6.67 pollici
- Risoluzione 2712 x 1220
- Refresh rate a 144 Hz
- Touch sampling rate a 480 Hz
- Luminosità di picco 4000 nit
- Aspect Ratio 20:9
- SoC: Mediatek Dimensity 9300+
- GPU: Immortalis-G720 MC12
- RAM: 12 GB di tipo LPDDR5X
- Storage: 256/512 GB o 1TB di tipo UFS 4.0
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 50 MP, f/1.6
- Grandangolare Ultra-Wide 12 MP, f/2.2
- Tele 2.6x 50 MP, f/2.0
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 32 MP, f/2.0
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6e/7
- Bluetooth: 5.4 con A2DP/LE/LHDC
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Resistenza agli elementi: Certificazione IP68
-
Colori:
- Titan Grey
- Titan Blue
- Titan Black
- Batteria: 5000 mAh
- Prezzo:
- 12 GB RAM + 256 GB Storage | 799.90€
- 12 GB RAM + 512 GB Storage | 899.90€
- 12 GB RAM + 1 TB Storage | 999.90€
Design
Anche dal punto di vista del design Xiaomi 14T Pro si allinea ai grandi nomi del settore, cercando di non stravolgere le cose per mantenere un look riconoscibile. Il colpo d'occhio restituisce dunque delle apparenze molto simili a quelle dei modelli precedenti, ma un'analisi più attenta evidenzia comunque qualche dettaglio che ha subito delle modifiche.
Nonostante i nomi delle colorazioni siano Titan Grey, Titan Blue e Titan Black, Xiaomi 14T Pro non utilizza in alcun modo il titanio come materiale: la scocca posteriore è in vetro, con una leggera curvatura sui bordi e una finitura satinata, bella da vedere ma purtroppo molto propensa a trattenere le impronte delle dita. Il modulo fotocamere condivide lo stesso colore della cover ed è posizionato in un riquadro nell'angolo superiore sinistro, sporgendo quel tanto che basta da far ballare un po' lo smartphone se si appoggia su una superficie piana.
Lo schermo da 6.67 pollici è rivestito di vetro Xiaomi Shield Glass, presenta una pellicola protettiva pre-applicata e delle cornici piuttosto sottili. Il punch hole per la fotocamera è come al solito al centro del bordo superiore.
Il frame è realizzato in alluminio con effetto opaco e ha lo stesso colore della scocca: la disposizione degli elementi è la classica di casa Xiaomi, con tasto di accensione e bilanciere per il volume sulla destra, alloggiamento per le SIM, porta USB-C e speaker principale in basso ed emettitore a infrarossi e altoparlante secondario in alto.
Xiaomi 14T Pro misura 160.4 x 75.1 x 8.4 mm e pesa 209 grammi: non si tratta dunque di uno smartphone compatto ma non risulta nemmeno eccessivamente ingombrante, andandosi a posizionare nella media assoluta del segmento da questo punto di vista. Per quanto riguarda la resistenza agli elementi, la certificazione IP68 mette al sicuro il dispositivo dalle infiltrazioni di polvere e acqua e dall'immersione per un massimo di 2 metri per 30 minuti.
Display
Gli schermi degli smartphone hanno oramai raggiunto un tale livello che gli upgrade si vedono con il lumicino: Xiaomi 14T Pro non sfugge a questa regola, offrendo quella che a tutti gli effetti è una riproposizione del display già visto sul precedente Xiaomi 13T Pro. Poco male, dato che parliamo di un pannello AMOLED da 6.67 pollici con risoluzione 1220 x 2712 e profondità di colore a 12-bit decisamente di ottima qualità.
La frequenza di aggiornamento massima è sempre di 144 Hz, con l'impostazione automatica di default che scala il valore a seconda di ciò che viene visualizzato. A differenza di molti altri flagship, Xiaomi 14T Pro non supporta la tecnologia LTPO, quindi le variazioni nel refresh rate non sono granulari ma procedono a step, con 30 Hz come soglia minima che viene raggiunta ad esempio con l'always on display.
Rispetto al passato si registra un incremento nella luminosità massima in HDR, che ora raggiunge un picco di 4000 nit che come al solito è un valore apprezzabile praticamente solo nei test: con un utilizzo normale si può arrivare al massimo a 1600 nit, comunque molto più che sufficienti per garantire un'ottima leggibilità in ogni condizione.
Notevole anche la risposta al tocco di 480 Hz a testimoniare l'ottima reattività del pannello, ma ci sono buone notizie anche per chi consuma contenuti film e serie tv sullo smartphone, dato che il supporto ai formati HDR10+ e Dolby Vision si traduce nella miglior resa possibile dei servizi in streaming.
Fotocamere
Xiaomi 14T Pro presenta un setup fotografico che si pone come una diretta evoluzione di quello - molto apprezzato - di 13T Pro. Troviamo dunque anche stavolta un trittico di sensori posteriori composto da una principale da 50 MP, un'ultra grandangolare da 12 MP e una tele 2.6x da 50 MP, mentre la frontale è da 32 MP. Si rinnova anche la collaborazione con l'azienda tedesca Leica per quanto riguarda la fattura delle lenti degli obiettivi e l'elaborazione di alcune modalità di scatto, filtri e filigrane varie.
La principale da 50 MP è dotata di stabilizzazione ottica ed è in grado di scattare foto ottime alla luce del sole, con una convincente gamma dinamica e una buona saturazione del colore: notevole anche la quantità di dettaglio, per quanto talvolta si noti qualche artefatto di troppo. Va tutto bene anche in notturna, con la modalità dedicata che si attiva in automatico e riesce a mettere una pezza anche in situazioni molto scure. Il software consente anche di sfruttare la risoluzione piena, ma come spesso accade, il gioco non vale la candela.
La tele da 50 MP vanta uno zoom ottico da 2.6x, un ingrandimento non eccezionale rispetto alla concorrenza ma che funziona più che bene, anche spingendosi ragionevolmente in là con il digitale. Le differenze rispetto ai primi della classe si vedono però anche in altre sfumature, da una resa in notturna che non fa gridare al miracolo fino a distanza di focus minima di 45 mm che le impedisce di essere usata anche come macro.
L'ultra grandangolare da 12 MP è decisamente la meno impressionante del pacchetto data la risoluzione modesta e l'assenza di autofocus, ma riesce comunque a produrre immagini apprezzabili in buone condizioni di luce, mentre di notte non ci si può fare grande affidamento.
Difficile esaltarsi anche per la frontale da 32 MP, in grado di realizzare selfie validi anche in modalità ritratto ma che certamente non è tra le migliori che è possibile trovare su un dispositivo di questa fascia di prezzo, anche per la mancanza dell'autofocus.
I video si possono registrare con la principale a un massimo di 8K a 30 FPS, solita soglia raggiunta per mostrare i muscoli ma che all'atto pratico serve davvero a poco. Scendendo a 4K si può scegliere tra 24, 30 e 60 FPS, ma per godere del massimo della stabilizzazione bisogna accontentarsi di 1080p a 30 FPS. Si arriva a 4K anche con la tele, l'ultra grandangolare e la frontale ma queste ultime due si fermano a un massimo di 30 FPS. La qualità dei filmati è comunque buona, si può passare da una fotocamera all'altra durante la ripresa e c'è anche una modalità Film.
Nonostante sia meno strombazzata che in altri contesti, l'intelligenza artificiale applicata alla fotografia c'è e si vede in Xiaomi 14T Pro: gli strumenti di editing consentono infatti di apportare una vasta serie di modifiche alle proprie foto con facilità e risultati il più delle volte molto convincenti. Non tutte le opzioni sono però disponibili da subito, e per averle è necessario scaricare dei pacchetti aggiuntivi comunque gratuiti.
Batteria
La batteria di Xiaomi 14T Pro è costituita da un modulo da 5000 mAh che rappresenta una capacità standard per la categoria. A fare la differenza sono l'ottimizzazione software raggiunta da HyperOS e i moderati consumi energetici del chipset Mediatek Dimensity 9300+, che consentono al dispositivo di concludere con un discreto margine residuo anche le giornate di maggiore stress. Un buon risultato che non va a insidiare il primato degli smartphone più dotati sotto questo punto di vista ma che garantisce comunque grande tranquillità.
Come abbiamo accennato in apertura, il dispositivo viene venduto senza alimentatore, quindi per godere della massima velocità di ricarica bisogna essere in possesso di un caricabatterie da 120 W: così facendo si può passare da 0 al 100% in poco più di 20 minuti, un risultato eccellente che pochi competitor possono vantare. Rispetto al modello dello scorso anno, Xiaomi 14T Pro introduce anche la ricarica wireless a ben 50 W, grazie alla quale le tempistiche per riempire completamente il serbatoio si assestano attorno ai 45 minuti, a condizione di utilizzare una periferica adeguata.
Videogiochi e prestazioni
Il fatto che Xiaomi 14T Pro vanti una dotazione hardware particolarmente avanzata si traduce ovviamente in un'esperienza gaming di primissimo livello, con i titoli più pesanti come Zenless Zone Zero, Call of Duty: Warzone Mobile, Honkai: Star Rail o Diablo Immortal che girano senza indugi al massimo dei dettagli e del frame rate.
Non mancano le solite feature di HyperOS dedicate ai videogiochi, nella fattispecie l'applicazione Game Center che propone una selezione di casual game e la più interessante Game Turbo, che funge da hub per i titoli installati e consente di gestire un'ampia varietà di impostazioni e parametri, con tanto di menù rapido richiamabile in qualunque momento con uno swipe dall'angolo dello schermo.
Abbiamo già visto che il display di Xiaomi 14T Pro fa la sua bellissima figura, ma merita una menzione anche il validissimo comportamento dell'impianto audio stereo che gode della certificazione Dolby Atmos e riproduce suoni chiari e definiti anche ai livelli di volume più alti.
Le sessioni di gioco prolungate sono poi garantite dal sistema di raffreddamento proprietario Xiaomi 3D IceLoop, che nella nostra esperienza si è sempre rivelato capace di tenere a bada le temperature.
Anche al di fuori dell'ambito gaming, Xiaomi 14T Pro si comporta in maniera impeccabile nell'utilizzo quotidiano, senza dare mai l'impressione di poter andare in difficoltà in presenza di multitasking o carichi particolarmente pesanti.
I benchmark che abbiamo eseguito confermano ampiamente questa sensazione, mettendo l'ultimo nato del colosso cinese nel novero degli smartphone più potenti del momento. Un ottimo risultato anche per il processore Mediatek Dimensity 9300+, che spezza in maniera dirompente l'egemonia dello Snapdragon 8 Gen 3 fra i dispositivi di prima fascia.
Va tutto bene anche sul fronte della stabilità, con gli stress test che dimostrano come Xiaomi 14T Pro riesca a mantenere un livello decisamente costante di performance anche con operazioni complesse sul lungo periodo. A voler cercare il pelo nell'uovo, possiamo dire che lo smartphone si è scaldato parecchio nella zona attorno al modulo fotocamere a conclusione dei cicli di benchmark più impegnativi, ma allo stesso tempo è opportuno ricordare come si tratti di situazioni limite difficilmente replicabili con uno sfruttamento normale (per quanto intenso) del telefonino.
Esperienza d’uso
Il processo di avvicinamento di Xiaomi 14T Pro ai giganti del settore passa anche attraverso un'esperienza d'uso piacevole e matura, che forse manca però ancora del proverbiale centesimo per fare un Euro: piccole sfumature e dettagli che non inficiano assolutamente la valutazione del prodotto in sé ma che inevitabilmente si fanno un po' sentire se si confrontano altri competitor sulla stessa fascia (alta) di prezzo.
Tanto per cominciare, Xiaomi non riesce evidentemente a lasciarsi alle spalle l'effetto saponetta dei suoi dispositivi: come tanti membri della sua allargatissima famiglia, Xiaomi 14T Pro è uno smartphone che in mano si percepisce sempre un po' troppo scivoloso, rendendo obbligatorio più che in altri casi l'utilizzo di una cover.
Dal punto di vista telefonico tutto funziona perfettamente per ciò che concerne ricezione e qualità dell'audio in chiamata. Il sensore di prossimità è sempre virtuale ma non ci ha dato alcun problema nel corso della nostra prova, tuttavia la sua sola presenza potrebbe far storcere il naso a quegli utenti che non hanno avuto trascorsi piacevoli con questa tecnologia.
Nulla da dire invece sul lavoro dei sensori biometrici, con un lettore ottico per le impronte digitali che fa il suo dovere senza incertezze e un riconoscimento del volto 2D utilizzabile anche in condizioni di scarsa luminosità.
In termini di software, Xiaomi 14T Pro arriva con a bordo Android 14 declinato tramite l'interfaccia proprietaria HyperOS aggiornata alla versione 1.0.11 al momento in cui scriviamo. Nonostante il recente cambio di nome, la sostanza è quella dell'arcinota MIUI, certamente ripulita e raffinata ma con caratteristiche che potrebbero non incontrare i gusti di tutti. Bug e imperfezioni varie sono state spazzate via, ma si nota ancora qualche retaggio della Xiaomi dei dispositivi budget: c'è un pochino di bloatware preinstallato di cui avremmo fatto volentieri a meno e alcune app proprietarie ci danno ancora dentro con notifiche invasive e alcune forme di spam, ma niente che non sia risolvibile con qualche azione manuale.
C'è ovviamente spazio anche per l'IA, immancabile in uno smartphone moderno: oltre alle funzioni di editing delle immagini di cui abbiamo già parlato, sono disponibili diverse feature preinstallate e altre scaricabili gratuitamente che comprendono traduzioni e sintesi automatiche, strumenti di ricerca (c'è anche il circle to search) e tutto il repertorio di trucchetti vari che oramai sono entrati a far parte della dotazione standard di ogni dispositivo. È disponibile anche Gemini, il chatbot basato sull'intelligenza artificiale generativa di Google con cui ci si può divertire a fare qualche conversazione.
Per quanto riguarda il programma di supporto, Xiaomi 14T Pro promette quattro major update e cinque anni di patch di sicurezza: non siamo ai livelli di Google e Samsung con i loro sette anni di garanzia, ma si tratta comunque di un'offerta notevole che non è ancora così comune in ambito Android.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Xiaomi 14T Pro è un ottimo smartphone in praticamente ogni reparto: i materiali sono di qualità, le fotocamere sono versatili e performanti, il display è all'altezza, la ricarica è molto rapida e l'hardware ruota attorno a un chipset Dimensity 9300+ che non ha nulla da invidiare alle performance dello Snapdragon 8 Gen 3. Il prezzo di listino però non è particolarmente aggressivo, e a certe cifre non mancano alternative di lusso (magari uscite appena qualche mese fa) che offrono obiettivamente qualcosa in più. Con l'offerta giusta, o magari aspettando un calo dello street price, Xiaomi 14T Pro può però rilevarsi una scelta assolutamente solida nel contesto degli smartphone Android di fascia alta.
PRO
- Dotazione hardware di primo livello
- Display di qualità e a 144 Hz
- Ricarica rapida sia cablata sia wireless
CONTRO
- Il prezzo di listino è piuttosto elevato
- Fotocamere ottime ma non al livello dei top di gamma
- HyperOS non è la migliore UI in circolazione