L'International Game Developers Association, meglio conosciuta come IGDA, è sotto accusa per il party organizzato in occasione della GDC 2013, in cui hanno fatto la loro comparsa delle ballerine seminude (ragazzi, non siete presidenti del consiglio in Italia, suvvia).
Alcune sviluppatrici, tra le quali Brenda Romero, non hanno gradito e si sono infuriate con l'associazione. Decidendo di non far passare la loro indignazione sotto silenzio. Conseguentemente, la Romero ha deciso di abbandonare IGDA, dove tra l'altro faceva parte del gruppo d'interesse Women in Games.
A lei si è unita la giovane sviluppatrice Alicia Avril, che si è chiesta come mai ci fossero delle ballerine da feste eleganti a un evento che dovrebbe rappresentare la categoria nel suo complesso, senza distinzioni sessuali. Oltretutto i rappresentanti dell'IGDA dovrebbero essere ben consci del problema del sessismo in ambito videoludico, sollevato a più riprese e recentemente oggetto di un approfondito dibattito.
Proprio ieri Brenda Romero aveva parlato dell'argomento durante una conferenza della GDC. Per lei deve essere stato un bello smacco vedere vanificate dalla sua stessa associazione le tematiche che da anni prova a mettere al centro dell'opinione pubblica dell'industria videoludica.
Coray Seifert di IGDA ha chiesto scusa alla Romero per la volgarità del party, precisando che la sua è una posizione personale e non di IGDA stessa. Alla querelle sono seguite altri abbandoni eccellenti, come quello di Darius Kazemi e quello di Courtney Stanton, fondatrice del gruppo Women In Games Boston.
Fonte: Polygon