Come largamente atteso, con l'apertura del voto agli utenti, è partito su Metacritic il classico bombardamento di recensioni negative per Dragon Age: The Veilguard, fatto di 0 e 1 sparati a raffica. Attualmente la media voto degli utenti è di 3.9, con il numero che oscilla fortemente sotto la pressione di quella che come al solito si presenta come una vera e propria battaglia.
Giudizi uniformi
Il voto degli utenti su Metacritic è in netto contrasto con quello degli utenti che lo stanno giocando su Steam (su Metacritic si può recensire senza dover dimostrare di aver giocato o visto un'opera), dove Veilguard conta attualmente quasi 7.000 recensioni, il 77% delle quali positive. Ci troviamo evidentemente di fronte a una nuova manifestazione della guerra culturale in corso da anni, combattuta a suon di voti.
Il tono delle recensioni negative è abbastanza uniforme, visto che parlano tutti fondamentalmente di due temi: la troppa inclusività e il tradimento delle tradizioni della serie, spesso mescolandoli.
Ad esempio l'utente RoNeX, che ha assegnato "1" al gioco, ha parlato di "Mancanza di rispetto per l'eredità di Bioware." "Aggiungendo che la DEI non deve avere posto nei videogiochi." L'utente ZackSebastian ha invece scritto, dopo aver dato "0" al gioco, che "La storia mediocre, i personaggi senza vita e il rozzo sistema di combattimento sono adombrati dall'enfasi posta sul forzare l'ideologia gender." Secondo lui Dragon Age: The Veilguard sacrificherebbe la profondità e il coinvolgimento per inviare dei messaggi politici. I commenti con gli stessi toni sono centinaia, quindi vi bastino questi due come esempi.
