Cocoon è uno straordinario puzzle game tutto giocato sui passaggi tra dimensioni parallele sintetizzate all'interno di globi da portare in giro all'interno dei suoi bizzarri livelli: sebbene quelli già presenti bastino a creare enigmi alquanto intricati, sembra che il team di sviluppo Geometric Interactive avesse pensato ad altri due globi da inserire, rendendo il tutto ancora più complesso, ma che sono stati poi rimossi nella versione definitiva.
Ogni globo presente in Cocoon nasconde al suo interno una sorta di mondo, che è possibile trasportare ma anche visitare, caratterizzato da particolari abilità e caratteristiche. Queste contribuiscono a costruire un puzzle design complesso ma anche incredibilmente intuitivo, cosa che sta alla base della splendida meccanica del gioco, che abbiamo infatti considerato una masterclass in game design.
Sebbene la presenza di questi diversi globi si complichi con l'andare del tempo, visto l'aumento della loro quantità, sembra che la versione preliminare di Cocoon dovesse essere più ampia e complessa su questo fronte.
Il director e designer Jeppe Carlsen, tra gli autori anche di Limbo e Inside quanto era in PlayDead, ha spiegato che il team ha pensato a lungo se proporre altri due globi nella meccanica di gioco o meno, scegliendo poi di evitare di appesantire troppo la struttura.
Come riferito in un'intervista pubblicata da Eurogamer.net, l'idea era di incrementare il passaggio da un mondo all'altro e l'uso alternato delle abilità fornite dalle sfere una volta che queste vengono trasportate dal protagonista.
Il problema che si poneva, in generale, riguardava però il "ritmo" di gioco: da una parte l'idea di ricorrere più frequentemente all'alternanza tra i globi era interessante, dall'altra si poteva creare un'eccessiva complicazione di una struttura che gli sviluppatori volevano mantenere quanto più possibile fluida e intuitiva. I risultati sono stati comunque eccezionali, come abbiamo raccontato nella nostra recensione di Cocoon.
