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Instagram e Facebook riducono i prezzi degli abbonamenti, ma mettono pubblicità per tutti in risposta al DMA

Meta ha annunciato una significativa riduzione del prezzo degli abbonamenti per Facebook e Instagram nell'Unione Europea, ma arrivano le pubblicità non saltabili per tutti.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   13/11/2024
Nota by Meta

Meta ha annunciato una riduzione significativa del costo degli abbonamenti per le versioni senza pubblicità di Facebook e Instagram nell'Unione Europea. Questa decisione arriva per adeguarsi al Digital Markets Act (DMA), la normativa europea che mira a regolamentare il potere di mercato dei giganti del tech.

Il nuovo prezzo mensile per l'abbonamento senza pubblicità scende a 5,99 euro per l'accesso via web e a 7,99 euro per l'acquisto tramite iOS e Android. La differenza di prezzo rispetto ai precedenti 9,99 euro e 12,99 euro è dovuta alle commissioni applicate dagli store delle piattaforme mobili. Ogni account aggiuntivo avrà un costo di 4 euro se acquistato sul web e di 5 euro dagli store dei dispositivi mobili. Gli abbonati esistenti beneficeranno automaticamente della riduzione del prezzo senza dover intraprendere alcuna azione.

Il comunicato di Meta

La Commissione Europea aveva infatti richiesto a Meta di adeguarsi alle nuove regole già a luglio e l'azienda, pur accettando le richieste, non nasconde un certo risentimento verso le autorità europee. In una nota ufficiale, l'azienda afferma di aver "continuato a ricevere ulteriori richieste da parte delle autorità di regolamentazione che vanno oltre quanto previsto dalla legge", nonostante gli sforzi profusi per rispettare la normativa.

Mark Zuckerberg, CEO di Meta
Mark Zuckerberg, CEO di Meta

La Commissione Europea aveva avviato un'indagine a marzo di quest'anno sul modello "paga o acconsenti (di essere tracciato)" di Meta. Secondo il DMA, i gatekeeper devono chiedere il consenso degli utenti per combinare i loro dati personali tra i servizi della piattaforma principale e altri servizi. Se un utente rifiuta il consenso, deve comunque avere accesso a un'alternativa meno personalizzata ma equivalente.

La Commissione ha ritenuto che il modello proposto da Meta non fosse conforme al DMA, in quanto non permetteva agli utenti di optare per un servizio con un utilizzo minore dei dati personali, ma equivalente a quello basato sugli annunci personalizzati.

L'icona per gli utenti abbonati di Meta
L'icona per gli utenti abbonati di Meta

Con le nuove tariffe, Meta ha però introdotto modifiche anche per quanto riguarda gli annunci pubblicitari. Nelle prossime settimane, gli utenti europei che scelgono di utilizzare Facebook e Instagram gratuitamente con gli annunci potranno decidere di vedere "annunci meno personalizzati". Questi annunci saranno basati su un numero minore di dati e terranno conto solo del contesto, dell'età, della posizione, del sesso e del modo in cui l'utente interagisce con gli annunci.

Meta avvisa che, in un sistema di annunci con pochi dati a disposizione, sarà costretta ad aggiungere interruzioni pubblicitarie non saltabili di alcuni secondi, simili a quelle di YouTube, per consentire agli inserzionisti di raggiungere un pubblico più ampio.

Nel comunicato, Meta sottolinea l'importanza degli annunci personalizzati per l'economia europea, affermando che "ogni anno le aziende europee guadagnano 107 miliardi di euro di entrate grazie agli annunci personalizzati sulle nostre piattaforme, promuovendo la crescita economica e sostenendo i posti di lavoro". L'azienda avverte che "se la regolamentazione dell'UE rende la pubblicità digitale meno efficiente, l'intera comunità imprenditoriale europea ne risente".

Voi che cosa ne pensate? Siete d'accordo con le rilevazioni di Meta o ritenete corretta la posizione dell'Unione Europea? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto c'è un nuovo caso Apple vs Europa, con ultimatum di 30 giorni dall'UE e possibili nuove sanzioni da miliardi di dollari.