Ogni volta che il Game Pass di Microsoft torna al centro dell'attenzione, come recentemente accaduto in ragione degli aumenti di prezzo, si scatenano due discussioni cicliche: quella relativa alla sostenibilità economica del servizio, che sulla carta dovrebbe interessare solo alla compagnia, e quella attorno al rapporto qualità prezzo dell'offerta, decisamente più vicina alla quotidianità dei giocatori. Nel corso degli ultimi anni la squadra che ha imbastito la selezione, che in passato rispondeva a Sarah Bond, ha accolto una sequela incredibile di perle nei confini del catalogo, la maggior parte delle quali sono passate spesso e volentieri al di sotto dei radar del pubblico di massa, che ovviamente presta maggiore attenzione ai pesi massimi dell'industria AAA.
Una rappresentanza che oggi si è fatta più folta che mai: l'inclusione della serie Like a Dragon, quella dei più recenti capitoli di Monster Hunter, la recente venuta di Persona e, ovviamente, la presenza della maggior parte dei titoli degli Xbox Game Studios, hanno coronato una crescita che ha appena toccato il suo apice. Ma se i grandi videogiochi sono l'esca pensata per attrarre nuovi appassionati nel servizio e bastano di per sé per ampliare gli arretrati oltre ogni limite consentito, tra le centinaia di titoli che fanno parte del calderone si nascondono piccoli, grandi ed enormi gioielli che spesso sfuggono agli sguardi meno attenti: in un momento in cui il servizio è sulla bocca di tutti, vi proponiamo una selezione dei migliori videogiochi del Game Pass che forse non avete ancora giocato.
I migliori videogiochi del Game Pass che forse non avete ancora giocato
Neon White
- Recensione
- Genere: Sparatutto / Platform / Elementi da Visual Novel
Pubblicato originariamente per Nintendo Switch e PC - poi più tardi su PlayStation - Neon White è il folle videogioco di debutto di Angel Matrix pubblicato da Annapurna Interactive. Spiegare di cosa si tratta in poche righe non è compito facile: si tratta di un'esperienza frenetica che alla base richiede di liberarsi nel minor tempo possibile di tutti i demoni presenti in ciascuno dei livelli. Queste semplici fondamenta nascondono profondi sistemi di movimento e di combattimento legati a una serie di carte che regolano praticamente ogni azione che si può effettuare, trasformando l'inseguimento dei record in un cocktail d'azione esplosiva che è perfetto per soddisfare il palato dei giocatori in cerca di un'esperienza tanto frenetica quanto pulita.
Celeste
- Recensione
- Genere: Platform Hardcore
Nato come piccolo progetto indipendente di Matt Makes Games, nel 2018 Celeste si è trovato a sfidare a viso aperto Red Dead Redemption 2 e God of War per il titolo di gioco dell'anno. Si tratta, senza mezzi termini, di uno dei migliori videogiochi a piattaforme mai realizzati: la scalata del Monte Celeste da parte della protagonista Madeline è un'esperienza che sfiora la perfezione sotto tutti i punti di vista, mettendo sul piatto un comparto artistico, una colonna sonora ma soprattutto un gameplay allo stato dell'arte. Tra meccaniche tanto geniali quanto originali e una costruzione dei livelli da antologia, si tratta di un'avventura imperdibile per qualsiasi appassionato del genere, capace di spingere al limite anche le capacità dei giocatori più navigati.
Citizen Sleeper
- Recensione
- Genere: Gioco di Ruolo / Avventura Narrativa
Capita molto raramente di imbattersi in una straordinaria opera autoriale degna di questa definizione, ma Citizen Sleeper di Jump Over the Age - Gareth Damian Martin e Guillaume Singelin - lo è senza il minimo dubbio. In questo semplicissimo gioco di ruolo puro, che riserva uno straordinario grado di libertà al giocatore, si indossano i panni di uno "Sleeper", una persona priva di diritti e di ricordi che si è sostanzialmente venduta a una megacorporazione. In fuga dai suoi 'proprietari' e in cerca di una nuova vita, bisogna ritagliarsi un proprio posto in questo microcosmo orbitale, scoprendo dozzine di racconti interconnessi che ruotano attorno a un unico lume: la voglia di continuare a vivere.
Bloodstained: Ritual of the Night
- Recensione
- Genere: Metroidvania
Nel corso degli anni sono stati in tantissimi a chiamare a gran voce un ritorno del leggendario Castlevania: Synphony of the Night. Poi, poco dopo la sua partenza da Konami, lo storico produttore della serie Koji Igarashi ha presentato su Kickstarter Bloodstained: Ritual of the Night, un titolo nato proprio allo scopo di fornire un successore spirituale a quel grande capolavoro. L'avventura di Miriam è proprio questo: al tempo stesso tributo e revival dell'eccellenza assoluta del genere, mette sul piatto tonnellate di meccaniche innovative senza sacrificare la tradizione, presentandosi come un'esperienza imperdibile per qualsiasi appassionato. Merita una menzione speciale la partecipazione straordinaria di artisti come la compositrice Michiru Yamane.
Slay the Spire
- Recensione
- Genere: Roguelite / RPG / Deck Builder
Slay the Spire è un videogioco che si posiziona pericolosamente vicino al confine tra divertimento e dipendenza: una volta entrati nel tunnel, diventa praticamente impossibile uscirne. Ancorandosi a una struttura da roguelite, mette sul piatto diverse "classi" con cui iniziare la scalata di una torre costellata di nemici. Anche se il sistema di combattimento richiama la struttura dei classici RPG, matura attraverso la costruzione di un mazzo di carte divise tra attacchi, difese, poteri e altri strumenti volti a sostituire le tradizionali opzioni disponibili in battaglia, dando vita a un amalgama divertente, immediato e soprattutto sfidante. Non esiste un tentativo uguale al precedente, l'abilità del giocatore vince su tutto il resto, e una volta tastate le acque delle meccaniche si trasforma nella tipica esperienza che fa sembrare ore di gioco una manciata di minuti.
Against the Storm (PC)
- Recensione
- Genere: City Builder / Roguelite
A volte capita che determinati generi si stabilizzino attorno a un centro di gravità che sembra destinato a trainare tale ispirazione pressoché in eterno... almeno finché non arriva l'Against the Storm della situazione, colpendo come un fulmine a ciel sereno. Quest'opera ibrida le meccaniche del City Builder con una leggera struttura da roguelike che finisce per alterare le fondamenta stesse della sua natura "madre", offrendo sì un'avventura principale estremamente longeva e complessa, ma consentendo al tempo stesso di godersi brevi quanto appaganti sessioni di costruzione, tutte totalmente diverse l'una dall'altra. Il numero di variabili, le meccaniche accessibili e stratificate, nonché una curva di sfida di tutto rispetto, lo rendono uno dei titoli del sottobosco più interessanti degli ultimi anni.
Darkest Dungeon
- Recensione
- Genere: Roguelike / RPG a turni
Ormai divenuto un cult del suo genere, Darkest Dungeon rimane, tuttavia, confinato nella sua grossa nicchia di riferimento. Nonostante la pubblicazione del sequel, gli appassionati sembrano concordi nel ritenere il primo capitolo una sorta di unicum: dopo aver ereditato un maniero da un misterioso antenato, il giocatore scopre l'esistenza delle rovine che vi siedono al di sotto, dalle quali è emerso da tempo un antico potere. Reclutando una serie di eroi, il suo compito sarà quello di addentrarsi nel cuore dei dungeon prendendosi cura del suo esercito personale - soprattutto dal punto di vista psicologico - tramite una pianificazione certosina tanto dell'esplorazione quanto del combattimento, con il fine ultimo di sigillare una volta per tutte la minaccia che si è risvegliata, ovviamente un elemento centrale della narrazione di stampo lovecraftiano.
Dead Cells
- Recensione
- Genere: Roguelite / Metroidvania
Altro titolo che ha ormai raggiunto una diffusione aliena alla propria dimensione originaria è Dead Cells di Motion Twin, padre spirituale dell'ispirazione oggi definita "roguevania". Mescolando le meccaniche tradizionali di qualsiasi avventura d'azione in due dimensioni con un design delle mappe e della progressione generale che ricalcano, per l'appunto, la struttura metroidvania, gli sviluppatori hanno costruito un'esperienza profonda, accessibile e divertente nella quale una partita tira l'altra e il divertimento la fa da padrone. L'unica pecca? Nel corso degli anni sono state pubblicate davvero tantissime espansioni che innalzano notevolmente il costo complessivo, ma c'è da dire che l'offerta "al naturale" è già di per sé in grado di offrire centinaia di ore di intrattenimento.
Psychonauts 2
- Recensione
- Genere: Platform
Se da una parte si tende spesso ad affermare che l'estro tipico dei giochi a piattaforme degli anni '90 e dei primi 2000 sia andato smarrito durante l'evoluzione dei videogiochi, poi capita che un titolo come lo Psychonauts 2 di Tim Schafer venga pubblicato e finisca per passare pressoché inosservato agli sguardi del pubblico di massa, anche a quelli di chi, con titoli simili, ci è cresciuto. C'è poco da dire di questo videogioco: si tratta di un calderone che trabocca di originalità e di varietà, di un'avventura confezionata con amore che si lascia giocare con estrema naturalezza senza mai cedere il passo alla noia. Ironico, divertente, colorato e sempre volenteroso di sorprendere il giocatore, è un gioiello di casa Xbox che meriterebbe ben più attenzione di quanta gliene sia stata effettivamente dedicata.
Stardew Valley
- Recensione
- Genere: Life Sim / RPG
Ne sono passati di anni dal momento in cui Harvest Moon ha portato la vita di campagna sulle console per videogiochi. Ed è passato tantissimo tempo anche dall'istante della pubblicazione originale dello Stardew Valley di Concerned Ape, gemma classe 2016 che non ha mai cessato di evolversi fino a diventare un cult da 30 milioni di copie che, tuttavia, rimane un grande assente nella conversazione internazionale. Dopo aver ereditato la fattoria del nonno a Pelican Town, al giocatore non resta altro da fare che... vivere. Esatto, in Stardew Valley si gestisce la fattoria, si va a pesca, si cucina, si conoscono personaggi, ci si sposa, si fanno o si adottano figli, insomma, si costruisce un'esistenza parallela calda e accogliente nella quale potersi rifugiare in totale relax.
Hollow Knight: Voidheart Edition
- Recensione
- Genere: Metroidvania / Soulslike
Sì, è vero, nel corso del tempo Hollow Knight del Team Cherry - nato da un piccolo progetto Kickstarter in cerca di finanziamenti - si è trasformato in un fenomeno di massa che tutt'ora imperversa sulle nostre pagine, ma non avrebbe senso parlare dell'offerta sotterranea del Game Pass senza menzionare il suo gioiello della corona. Considerato da diversi appassionati come uno dei migliori metroidvania mai realizzati - da taluni come uno dei migliori giochi di sempre - ha mutuato diverse meccaniche dai soulslike per esplodere in un'avventura ibrida che, in termini contenutistici, conosce davvero pochi paragoni. Con un mondo di gioco sconfinato, una costruzione del gameplay impeccabile, un comparto artistico inebriante, una pioggia di sfide al cardiopalma e tutti i contenuti extra dell'edizione Cuore di Vuoto, è una tappa obbligatoria per qualsiasi abbonato.
Crusader Kings 3
- Recensione
- Genere: Strategico
Pubblicato per PC nel 2020 e su console due anni più tardi, l'ultimo capitolo della serie strategica di Paradox ha scommesso tutto sui suoi tratti distintivi, producendo un risultato capace di triplicare i risultati dei predecessori. E non è un caso: oltre il suo velo di complessità - e della barriera linguistica per chi non ha accesso alla mod per l'italiano - si cela quella che è una delle simulazioni più affascinanti e azzeccate dell'epoca delle crociate, volenterosa non solo di trattare l'economia, la diplomazia, la politica e la guerra dell'epoca, ma soprattutto di mettere in piedi grosse storie interattive che prendono forma in tempo reale attorno alla dinastia del giocatore. Spiegare tutte le meccaniche in questa sede sarebbe impossibile e non è neppure necessario: per chi ama il genere si tratta di un titolo imperdibile.
Loop Hero
- Recensione
- Genere: RPG / Roguelite
Loop Hero di Four Quarters è un videogioco molto particolare: all'apparenza semplice e immediato, tanto sul piano dei controlli quanto su quello delle interazioni che si fanno spesso passive - un fattore, questo, che gli ha garantito anche il successo su mobile - custodisce invece un'anima nascosta che rischia di trasformarsi in una vera e propria ossessione. Giocando con l'idea stessa del loop di gameplay dei giochi di ruolo, spinge il giocatore a pianificare attentamente la sua avventura e a osservarla mentre si sviluppa di fronte ai suoi occhi in una formula ridotta ai minimi termini, svelando costantemente nuove interazioni e nonché un'anima capace di sottrarre anche decine di ore del tempo libero di chi decidesse di dargli un'occasione.
Spiritfarer
- Recensione
- Genere: Gestionale / Azione / Sandbox
Questa produzione indipendente di Thunder Lotus Games è estremamente complessa da spiegare nell'arco di poche righe, così come da condensare in un genere videoludico codificato. La protagonista, Stella, deve prendersi cura della nave che utilizza per solcare gli oceani e degli spiriti che risiedono a bordo, con il fine ultimo di sostituire Caronte nel suo ruolo di traghettatore di anime e condurle ai cancelli dell'aldilà. Oltre ad alzare il sipario sul background narrativo di ciascuno spirito, l'opera miscela la sua natura gestionale con sezioni attive volte prevalentemente alla raccolta di materiali, ma condisce il tutto con una spruzzata di meccaniche metroidvania e una serie di piccoli minigiochi che arricchiscono notevolmente l'interazione. Nonostante la varietà delle componenti, è nell'insieme che Spiritfarer arriva davvero a brillare.
Sea of Stars
- Recensione
- Genere: JRPG "Occidentale"
Analizzare l'ultimo lavoro di Sabotage Studio - che ha imboccato una deviazione netta rispetto a The Messenger - è piuttosto difficile: Sea of Stars ha infatti diviso l'utenza esattamente a metà, ricevendo elogi e critiche in uguale misura. Arricchita da uno straordinario lavoro sul piano artistico e tecnico, l'avventura dei Guerrieri del Solstizio Valere e Gale vorrebbe essere un grande tributo ai suoi precursori degli anni '90, ma finisce per soffrire se affiancata a produzioni come il Chained Echoes di Matthias Linda. D'altra parte, l'altro grande JRPG indipendente dell'ultimo biennio ha ormai abbandonato da tempo le sponde del Game Pass, cedendo definitivamente il passo al titolo di Sabotage: un viaggio lungo, rilassante e a tratti fin troppo rilassato che rimane uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie.
Terraria
- Recensione
- Genere: Sandbox / Azione / Tutto
Siamo arrivati a un grande paradosso: se da una parte Terraria è appena entrato a far parte della Top 10 dei videogiochi più venduti di tutti i tempi sfiorando quota 58 milioni di copie piazzate, dall'altra è sempre stato un grande assente nella discussione internazionale, forse in ragione dell'eclissi subita da Minecraft. Terraria è semplicemente un immenso universo che non ha mai smesso di aggiornarsi nel corso degli ultimi tredici anni, raggiungendo delle proporzioni e un'offerta ludica che sono praticamente impossibili da concepire senza un'esperienza diretta di quel che ha da offrire. Insomma, chi sa, sa, chi non sa... è meglio che si prepari a scoprire quanto è profonda la tana del coniglio.
Ori and the Will of the Wisps
- Recensione
- Genere: Metroidvania
Per diversi anni Moon Studios è stato sinonimo di Ori, ed è una fama che è maturata in un'epoca in cui il pubblico e la critica avevano un rapporto molto diverso con l'idea del videogioco "indie". Ori and the Will of the Wisps non è uscito in un periodo fortunato, tanto che la quasi totalità delle vendite del franchise sono attribuite al primo episodio, che fu trainato dalla componente artistica. Il secondo capitolo, di contro, ha tratto dozzine d'insegnamenti dai metroidvania contemporanei e in particolar modo da Hollow Knight, titolo dal quale ha pescato parecchie ispirazioni, per alzare notevolmente l'asticella qualitativa. In tal senso, è un vero peccato che il suo predecessore sia tutt'oggi decisamente più noto e diffuso.
Pentiment
- Recensione
- Genere: Avventura Narrativa
Non è mai bello introdurre un videogioco in questa maniera, ma sta di fatto che Pentiment non è sicuramente un opera per tutti nel senso tradizionale. Interamente costruito attorno al dialogo, il grande passion project di Obsidian Games è stato acclamato a scena aperta da chiunque ci abbia messo mano, ma non è mai riuscito a sfondare al di fuori della sua bolla: si tratta di un'esperienza straordinaria che matura lentamente, attraverso i ritmi tipici del romanzo, offrendo una ricostruzione storica del medioevo e un approccio alla narrativa che, semplicemente, non si possono trovare altrove.
Octopath Traveler 2
- Recensione
- Genere: JRPG
L'arrivo di Octopath Traveler di Square Enix e Acquire è stato accolto da scroscianti applausi, forse anche troppi per il tipo di esperienza che era in grado di offrire sotto la scorza dello stile artistico, una formula tanto affascinante quanto carica di criticità. Il sequel - giunto dalle parti di Xbox proprio lo scorso giugno - è una produzione molto particolare, perché ha migliorato enormemente quella ricetta pur mantenendo sostanzialmente invariati tutti i punti deboli del capitolo d'esordio. Si rivolge, di conseguenza, a tutti i nostalgici dei JRPG che volessero perdersi ancora una volta in un mondo in 2.5D, consapevoli d'incontrare un canovaccio spezzettato seppur realizzato con grande amore.
COCOON
- Recensione
- Genere: Enigmi / Avventura
COCOON è stato un grande protagonista del finale del 2023, un titolo che ha rimesso il nome di Jeppe Carlsen sulla cartina geografica dopo LIMBO e INSIDE prima di fare incetta di numerosi premi dedicati al sottobosco indipendente, salvo passare lievemente in secondo piano in ragione delle grandi uscite che hanno scandito i mesi dell'anno passato. Si tratta di un'avventura semplice, immediata, un viaggio che scorre come l'acqua nel quale il procedimento di risoluzione degli enigmi si pone come una fonte di meraviglia più che nelle vesti di una sfida, mantenendo il giocatore in uno stato di flusso che sa rivelarsi brillante, sempre soddisfacente e mai frustrante.